“Ricominciamo”. Con una "story" su Instagram, il presidente del Football Club Rocco Arena annuncia la ripresa delle attività per la stagione agonistica 2021-2022.

Lo fa mettendo in sottofondo alle immagini di alcuni ragazzotti in magliettina della salute, pantaloncini o a torso nudo, le note del pezzo di Adriano Pappalardo, proprio la parte in cui il cantante recita “non mollo lo giuro, perché sono nel giusto”, una vera e propria dichiarazione di amore verso la creatura sportiva dell’ex massimo rappresentante dell’FC International Alicante, seppur ormai da mesi pare abbia delegato le principali funzioni, non facendosi vedere sullo Stretto. 

Le panche degli spogliatoi sono quelle del “Celeste”, dove i nuovi calciatori che dovrebbero vestire le maglie azzurre e giallorosse della squadra messinese di serie D si sono radunati per iniziare a conoscersi e testare il verde prato che dovrebbe essere del Comune e, quindi, sicuramente lo avrà messo a disposizione della società posseduta al 100% dalla Everywhere srl, dopo avere sanato il periodo posteriore al 31 maggio 2020 (quasi 15 mesi fa), quando era scaduta la concessione annuale  per la stagione 2019-2020.

Evidentemente, non ha inciso nemmeno il contenzioso avviato dallo stesso Football Club Messina con il Comune a seguito della mancata aggiudicazione della concessione pluriennale del principale stadio cittadino, il “Franco Scoglio”, avverso la quale il vice presidente Santi Cosenza, negli ultimi mesi portavoce del FC, aveva preannunciato la presentazione di un ricorso al Tar (dovrebbe essere discusso in prima battuta il 15 settembre). E, usando il "Celeste" si presume a canone, si sarà anche provveduto a regolarizzare le pendenze evidenziate a gennaio 2021  ( qui il link a uno dei pezzi apparsi sulla nostra testata in quel periodo), magari con le tanto sbandierate “compensazioni” che, a periodi alterni, vengono accettate o respinte dall’amministrazione comunale di turno a Palazzo Zanca. 

Nella stessa giornata, l’ex stella del FC Ciccio Lodi, affermava su “La Sicilia”, che “A Messina ci sono dei problemi. Non c’erano le condizioni per proseguire insieme. Il club ha convocato uno per uno i tesserati e ci ha spiegato che non avrebbero potuto corrispondere gli stipendi. Bisognava trovare una soluzione alternativa e sono andato via”. De Luca e Gallo annunciavano di non avere potuto effettuare il “miracolo di San Filippo” e, quasi in contemporanea, un altro crooner dalla voce graffiante, Mario Biondi, benediceva lo “sbaraccamento di Fondo Fucile”. 

Ecco servito un tipico corto circuito mediatico in salsa peloritana.

Guardando il bicchiere mezzo pieno, evidentemente, la “riapertura” del glorioso impianto di Via Oreto potrebbe essere un primo passo per fare utilizzare quel campo anche alle altre squadre del territorio (e magari a prezzi più abbordabili rispetto alle attuali "presunte" esose tariffe), costrette, invece, a trovare soluzioni alternative in giro per la città (ovviamente a pagamento) o in provincia. Oppure si rispolvererà, solo per il “Celeste” il vituperatissimo strumento della “concessione annuale”.  

Le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Sezione: Fuori Campo / Data: Mar 24 agosto 2021 alle 20:12
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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