Finisce con la contestazione della curva potentina che fa da contraltare alla truppa biancoscudata felice a centrocampo e poi a festeggiare sotto il settore ospiti, occupato da quasi 150 tifosi messinesi. Il Messina espugna 1-0 il “Viviani” di Potenza, con una prova tutta cuore, ma anche impreziosita da un gol di ottima fattura, con il brivido di un gol annullato, un rigore contro abbastanza dubbio sbagliato da Caturano, e uno schieramento arretrato, ma soprattutto un atteggiamento battagliero che avrebbe fatto inorgoglire il paron Nereo Rocco. Con questi tre punti si raggiunge quota 36, mettendo altissima pressione a tutte quelle squadre che, fino a qualche settimana fa, si ritenevano salve, ma adesso dovranno rifare i loro conti.
PREPARTITA – Il Messina rende visita al Potenza in un momento cruciale della propria stagione, quando le ultime combinazioni di risultati hanno riportato in auge la possibilità di agganciare le posizioni di classifica che porterebbero alla salvezza diretta, ma serve mantenere una media da prime posizioni ed i lucani, nel girone di ritorno, hanno fatto 20 punti, solo due in meno rispetto ai biancoscudati dall’avvento di Raciti in panchina. Squadra contraddittoria il Potenza, a dispetto dei numeri, visto che il numero di pareggi ottenuti, ben 17, non rispecchia l’andamento della difesa più perforata del campionato, con 46 reti subite, ma, d’altra, parte, Peppe Raffaele non segue certamente dettami tattici o filosofici “capuaneschi”, per citare l’ultimo allenatore del Messina capace di vincere al “Viviani”, nella scorsa stagione, in un esordio mai così illusorio. Il tecnico di Barcellona pozzo di Gotto ha confessato, alla vigilia del match di oggi, di avere messo a riposo Sbraga e Di Grazia proprio per averli freschi contro il Messina e, quindi, ci tiene molto a far bella figura contro quella squadra che lo ha visto in panchina solo per pochi giorni durante l’estate del 2018, in un rapporto con il Presidente Sciotto subito caldissimo, ma poi addolcitosi nel corso degli anni seguenti. Il Potenza va in campo con un inusuale 4-3-3 in cui Gasparini difende i pali, la linea difensiva è composto da Hadziosmanovic -Sbraga-Girasole-Armini, a centrocampo Del Pinto, Talia, Laaribi centrali, con Del Sole tra le linee a sostegno di due attaccanti pericolosissimi come Caturano e Di Grazia. Risponde Raciti confermando gli undici di partenza contro il Pescara, con Fumagalli in porta, davanti a lui Berto, Helder Baldè, Ferrara e l’ex potentino Celesia, Konate e Fiorani a presidio della difesa, pronti a innescare la fase offensiva per le giocate illuminanti di Kragl e Ragusa, le finalizzazioni di Ibou Balde e il lavoro di cucitura e apertura degli spazi, caratteristica principale di Perez, punta centrale ancora a secco di gol da quando è a Messina.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Messina e Potenza si presentano sul terreno di gioco in sintetico del “Viviani” con le divise tradizionali, in biancoscudato e rossoblù. Iniziano forte i padroni di casa che impegnano Fumagalli al 4’ su calcio di punizione battuto da Del Sole, forte, centrale, ma insidioso. Ancora pericolosi gli uomini di Raffaele al 17’, sul primo calcio d’angolo a favore, Talia si trova solo in piena area messinese, ma il suo piattone al volo di perde altissimo. Il Messina si fa vedere per la prima volta in attacco un minuto dopo, con una bella trama partita da Fiorani, continuata sulla corsia mancina tra Ragusa e Celesia, cross ben indirizzato, ma Kragl non indovina lo stop sulla rimessa corta potentina e l’occasione sfuma. Ci prova ancora il Messina al 23’ con una progressione centrale tra Perez e Ragusa, chiusa da Sbraga al momento in cui il numero 90 era al cospetto del portiere. Ragusa al 25’ interviene in sforbiciata su un cross un po’ lento di Perez, e la conclusione viene deviata sul fondo da Laaribi. Primo ammonito del match allo scoccare della mezz’ora di gioco, quando Sbraga trattiene Perez poco dopo il centrocampo. E’ una fase in cui i padroni di casa cercano di aumentare la pressione e gli ospiti resistono ma non riescono a ripartire con pericolosità. Kragl non riesce ad entrare in partita, anche perché Raffaele, come diversi suoi colleghi nelle ultime gare, marca il tedesco con un difensore centrale adattato sulla fascia come Armini, si innervosisce e, al 40’, viene ammonito per una spinta sul suo avversario diretto. Clamorosa occasione allo scadere del primo tempo, su una azione di ripartenza perfetta del Messina nata dai piedi di Kragl, discesa del tedesco sulla destra e passaggio perfetto per l’inserimento di Perez, stop e tiro a giro del centravanti, ma, sulla traiettoria destinata in fondo al sacco, spunta la testa nuda di Sbrega che salva un gol fatto. La prima frazione da gioco si chiude, dopo due minuti di recupero sul corner successivo, con il colpo di testa solo sfiorato da Konate. Un pareggio dopo 45’ che rispecchia quanto visto in campo, visto il numero di occasioni create dalle due contendenti, anche se quella sui titoli di coda del Messina avrebbe potuto rompere gli equilibri.
SECONDO TEMPO – Raciti, nell’intervallo, lascia Celesia negli spogliatoi, inserendo Trasciani e Raffaele cambia Armini con Verrengia. La ripresa sembra iniziare con un ritmo diverso e la prima chance la costruisce il Messina su azione susseguente al quarto corner dell’incontro, al minuto 48. Scambio tra Kragl e Balde, la palla torna al numero 69 biancoscudato, che tira, rimpallo su Perez e Konate batte da ottima posizione trovando una deviazione fortuita da cui parte un contropiede sprecato da Del Sole, troppo lento a servire Di Grazia. Caturano, al 50’, solo davanti a Fumagalli, liscia il sinistro e si rammarica per l’errore. Al 55’, grande azione del Messina, tutta di prima, parte da Kragl, sponda di Perez e tiro immediato da parte di Balde, al suo settimo gol stagionale. Il gol rende immediata la sostituzione preparata da Raffaele un attimo prima. Fuori Di Grazia, Del Sole, Del Pinto dentro Rocchi, Murano e Logoluso e schieramento che passa al 3-5-2. Murano si rende subito pericoloso chiamando Fumagalli alla parata a terra e costringe Helder Baldè al fallo sancito da ammonizione. Sul calcio di punizione susseguente, Laaribi coglie la traversa. Al 63’ come di consuetudine, arriva il doppio cambio per il Messina, un po’ insolito, visto che Kragl viene sostituito da Ferrini e Marino subentra a Ibou Balde, con i biancoscudati che si mettono a specchio a presidio del risultato. Mischia in area messinese al 64’, risolta da Fumagalli che blocca vicino alla propria linea di porta. Al 68, spazio a Zuppel al posto di Ragusa per dare maggior peso in avanti. Bella discesa sulla destra di Hadziosmanovic, che salta di netto Berto, cross dal fondo teso, sul quale non arriva Murano. Spinge in modo notevole il Potenza alla ricerca del gol del pari, ma il Messina resiste, pur soffrendo ad arginare le iniziative rossoblù. Al 73’, episodio dubbio in area potentina, quando, su calcio di punizione battuto da Marino, la palla resta ferma all’altezza del dischetto del rigore, Perez viene messo a terra, l’azione prosegue e infine Helder Baldè segna ma un attimo dopo che il signor Bonacina aveva fischiato sanzionando l’intervento di Perez su Talia, un attimo prima del tiro del portoghese. Sbraga non ce la fa più e Raffaele lo sostituisce con Schimmenti al minuto 76. Giallo per Fiorani al 78’, autore di uno sgambetto su Schimmenti. All’83’, clamorosa chance per il Potenza, con un rigore figlio dell’irruenza di Konate su Schimmenti, anche se le immagini non mostrano contatto tra i due protagonisti. Dal dischetto va Caturano che manda fuori di un soffio alla sinistra di Fumagalli. All’87’ esce Perez ed entra Versienti, per dare ancora più densità in mezzo al campo al Messina tutto concentrato nella difesa di un risultato che sarebbe importantissimo. Al 93’ su una palla contesa nei pressi della panchina biancoscudata, c’è una discussione animata al termine della quale viene espulso Cinelli in panchina. Il Potenza si fionda tutto in area peloritana nel supplemento di recupero concesso dal signor Bonacina, ma il Messina resiste e conquista tre punti di platino che consentono di uscire, per la prima volta in stagione, dalla zona playout, coronando, per il momento, una rimonta straordinaria, adesso da consolidare nelle prossime sfide, a partire da quella di Torre del Greco tra sei giorni.
TABELLINO
POTENZA-MESSINA 0-1
Marcatore: 55’ I.Balde (M)
Potenza (4-3-3): Gasparini; Hadziosmanovic, Sbraga (dal 76’ Schimmenti), Girasole, Armini (dal 46’ Verrengia); Del Pinto (dal 56’ Rocchi), Talia, Laaribi; Del Sole (dal 56’ Logoluso), Caturano, Di Grazia (dal 56’ Murano). In panchina: Alastra, Cittadino, Legittimo, Polito, Steffè, Riccardi, Alagna, Volpe. Allenatore: Giuseppe Raffaele
Messina (4-2-3-1): Fumagalli, Berto, H.Baldè, Ferrara, Celesia (dal 46’ Trasciani); Fiorani, Konate; Kragl (dal 63’ Ferrini), I. Balde (dal 63’ Marino), Ragusa (dal 68’ Zuppel); Perez (dall’87’ Versienti). In panchina: Lewandowski, Salvo, Curiale, Grillo, Iannone, Ortisi. Allenatore: Ezio Raciti.
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo
Assistenti: Giorgio Lazzaroni di Udine e Simone Biffi di Treviglio
IV Ufficiale: Gabriele Sacchi di Macerata
Ammoniti: 30’ Sbraga (P), 40’ Kragl (M), 60’ H. Baldè (M), 78’ Fiorani (M)
Corner: 5-4
Recupero: 2’ e 5’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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