Si avvicina la sfida di domenica prossima al “Rocchi” di Viterbo, campo di casa del Monterosi Tuscia, ed il Messina continua la settimana lavorativa standard dopo gli ultimi turni giocati di sabato. I biancoscudati sono attesi all’impegno in terra laziale, che inaugurerà una serie di partite ravvicinate, partendo dal Pescara al “Franco Scoglio” cui seguirà, il 22 marzo, la trasferta a Potenza e l’altro scontro diretto di Torre del Greco.
Un poker di gare al termine delle quali ne mancheranno altrettante alla fine della regular season e il Messina potrà avere una idea più chiara del suo destino in questa stagione, o meglio, capirà se il 23 aprile ci sarà l’ultima giornata o la salvezza dovrà essere guadagnata passando dalle forche caudine dei playout.
La classifica recita 29 punti, il prossimo avversario dista solo due lunghezze e in mezzo alle due contendenti c’è la Turris, mentre la Gelbison viaggia a quota 35. Domenica prossima, oltre a Monterosi-Messina, il calendario prevede Gelbison-Pescara, Taranto-Picerno, Latina-Turris, Monopoli-Andria e Potenza-Viterbese, ma gli uomini di Raciti non possono permettersi di fare conti, visto che solo una serie di vittorie nelle ultime 8 tappe di questo torneo darebbe la chance concreta di mantenere la categoria senza ricorrere al doppio spareggio previsto per due sabati consecutivi, il 6 e il 13 maggio prossimi.
In subordine, oltre al 16° posto con almeno 9 punti di vantaggio sulla penultima, altra strada per non disputare i playout, occorre ottenere il miglior piazzamento possibile per sfruttare il vantaggio del turno di ritorno in casa, ma soprattutto per avere la meglio in caso di parità del risultato tra andata e ritorno. La sconfitta di sabato scorso contro il Monopoli non ha precluso nulla al Messina, ma è ovvio che, diminuendo le partite da giocare, si riducono le probabilità di ridurre le distanze dalle avversarie stazionate più in su della quindicesima piazza e, quindi, serve assolutamente riprendere la marcia speditissima intrapresa nel corso del 2023, con una media di 1,8 punti a partita nelle ultime 10 che, se fosse rispettata, proietterebbe i biancoscudati a quota 43, quindi con grosse chance di tirarsi fuori dalle secche della graduatoria.
Il calcio non è una scienza esatta e davvero serve ragionare esclusivamente una gara alla volta, senza proiezioni o considerazioni su quello che potrebbe essere, ma con la consapevolezza delle condizioni in cui si trovava il Messina dopo 20 giornate, praticamente già retrocesso e con distanze siderali dalla salvezza.
Intanto, stamattina è stata ripetuta la visita in un istituto scolastico cittadino da parte dei calciatori del Messina. E' stato il turno del Comprensorio di Tremestieri, dove i ragazzi delle scuole primaria e secondaria hanno incontrato Gabriele Berto e Roberto Marino, rivolgendo loro alcune domande e raccogliendo risposte condite da autografi. Una iniziativa che prova ad avvicinare i più giovani al Messina, augurandosi sia una anteprima di altre occasioni, più strutturate e prolungate nel tempo, da programmare a partire dalla prossima stagione, a salvezza acquisita e con maggiori ambizioni per il prossimo futuro.
Tornando al campo, mister Raciti dovrà verificare le condizioni di alcuni uomini non utilizzati contro il Monopoli o ancora lontani dalla condizione migliore, in primis Oliver Kragl, vero trascinatore della squadra soprattutto in trasferta, che sembrerebbe sulla via del recupero dopo i fastidi muscolari patiti alla vigilia dell’ultima partita. Ibou Balde dovrebbe avere messo più benzina nelle gambe, con l’obiettivo di essere pronto per dare il proprio contributo in fase di costruzione e finalizzazione della manovre, così come ci si attende un miglioramento costante e concreto da parte di Nino Ragusa, impiegato con continuità da mister Raciti proprio per dare all’ex Sassuolo quei minuti di sforzo agonistico indispensabili per acquisire il ruolo da protagonista assoluto cui è destinato dal momento in cui il presidente Pietro Sciotto lo ha ingaggiato.
Altro pilastro di questa rinascita messinese è stato Michele Ferrara al centro della difesa, inamovibile anche se non in perfette condizioni fisiche, mentre, restando sempre ai rinforzi invernali, i tifosi peloritani sperano nel primo gol in biancoscudato di Perez, instancabile in fase di cucitura del gioco, rifinitura e difesa del pallone, ma poco lucido davanti al portiere avversario. Atteso al riscatto anche Mallamo, gioiellino del centrocampo un po’ appannato nella prestazione contro il Monopoli, sostituito così come Fofana durante la gara con i pugliesi, ma ci si attende una ripresa del trend che ha visto protagonista la coppia di centrali di centrocampo giallorossi negli ultimi 2 mesi di campionato, in un lavoro di copertura davanti alla propria difesa e ricucitura costante del gioco. Domenica, quindi, serve che il Messina riproponga quello spirito battagliero, cinico e con buone giocate dei singoli visto in tutte le partite disputate in trasferta durante il nuovo anno, sperando di cogliere un risultato pieno dalla doppia valenza, visto che si tratta di uno scontro diretto, indipendentemente dalle notizie che arriveranno dagli altri campi, considerando la possibilità, da sfruttare fino in fondo, di essere ancora padroni del proprio destino.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 09 marzo 2023 alle 16:00
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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