Il successo per 3-1 sulla Cittanovese consentirà all'Fc Messina di trascorrere al meglio le festività natalizie, perché al netto dei fronzoli bisognava riallacciare il feeling con la vittoria, come spiega il direttore sportivo Cesar Grabinski: "Non siamo soddisfatti del gioco, sappiamo che non è bellissimo e ci stiamo lavorando, ma oggi era importantissimo fare tre punti. Ci siamo riusciti e ne siamo molto contenti. E' un campionato senza partite semplici, loro hanno fatto una buona gara, nonostante venissero da tre sconfitte e si è visto che ci tenevano al risultato. Poi il calcio è così e gli episodi ci hanno favorito. Non entro nel merito, perché ero in tribuna e non so se effettivamente, ad esempio, in rigore ci fosse. Pure sulle espulsioni non ho capito molto, ma ci hanno dato una grossa mano"

Al netto del prato verde, a tenere banco nelle ultime ore era stata la partenza di Hernan Barcos, colpo a sensazione del mercato estivo giallorosso: "I documenti, ne sono testimone perché dopo vent'anni in Italia pure io sono ancora extracomunitario, erano una faccenda complicata. Da due mesi e mezzo lottiamo contro la burocrazia e a uno di quel calibro il telefono squillava ogni santo giorno, quindi a chiunque si è prodigato per aiutarci a tesserarlo, e sono tanti staff compreso, devo un grazie dal profondo del cuore. Nonostante ciò, non ci siamo riusciti perché lui è straniero e noi disputiamo un torneo di dilettanti. Contemporeaneamente il calciatore riceveva tantissime offerte"

Nessun retroscena quindi: "Io ero quello più vicino a Barcos e vi assicuro non c'è nient'altro dietro il suo addio. Se ti chiamano dall'Australia e tu replichi che sei dell'Fc Messina, declinando tutte le proposte, ma non vedendo la luce alla fine del tunnel, prima o poi ti stanchi e inizia a domandarti a che punto sia la situazione. L'ultima chiamata, per quanto ne so, è arrivata dallla Serie A Portoghese, contro cui non potevamo competere. In ciò non ci aiuta lo Stato che, di fronte alle nostre domande su quanto tempo ci volesse, diceva venti giorni e sistematicamente prolungava il termine. Colgo l'occasione, anzi, per ringraziarlo per la sua pazienza"

L'arcano si spiegherebbe, piuttosto, con il complicato momento attuale: "Di solito viene firmato un atto che prevede un canale preferenziale tra Italia e Argentina, stavolta non è andata così e non so per quale ragione. La conseguenza è che nessun argentino può arrivare nel Paese. Mi assumo ogni responsabilità, non sapevo di simili mutamenti. L'anno scorso con lo stesso sistema portammo Coria, ora è andata diversamente. Si trattava di un super giocatore e abbiamo fatto tutto quanto in nostro possesso per completare il trasferimento"

Non si tratta di soldi: "Fosse stato un problema economico Hernan non sarebbe nemmeno arrivato, ma non a Messina, in Serie D. Lo ha dichiarato diverse volte, ha fatto una carriera importante e gli ingaggi ormai costituiscono un aspetto secondario. Digerire la cosa è difficile, in primis per noi, ma non è un autogol. Ledesma e Barcos erano nomi di grandissimo spessore e se se ne riproponesse un altro non esiterei a provarci. Chiaro, prima devo analizzare la faccenda burocratica, dati i precedenti. Per tornare al campo, quando ti alleni a lungo e non giochi trovare il bandolo della matassa è complicato. Oggi abbiamo fatto una gara migliore rispetto al Sant'Agata perché inizi ad acquisire ritmo, non dimentichiamo che negli ultimi due mesi abbiamo giocato due volte. Non mi interessa la bellezza della manovra, adesso, contava vincere e ci siamo riusciti. Non potevo pretendere di più"

Un occhio al recupero contro il Marina di Ragusa: "Chiunque sia l'avversario ci vuole lo stesso livello d'attenzione. Inoltre non dimentichiamo l'aspetto Covid. In una situazione del genere capire quando effettivamente si andrà in campo è complicato. Certo, ci prepareremo al meglio, ma è una variabile da considerare"

Pubblicato da FC Messina su Mercoledì 23 dicembre 2020
Sezione: Fc Messina / Data: Mer 23 dicembre 2020 alle 18:18
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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