Messana a un passo da uno storico traguardo. Vicinissima l'Eccellenza, sarebbe la prima volta in 57 anni di storia. Una promozione che potrebbe arrivare ufficialmente sabato, partita in programma alle 19 a Bisconte, contro l'Fc Belpasso. Una vittoria darebbe ai giallorossi il pass per il salto di categoria, senza attendere i risultati dagli altri campi. Un obiettivo costruito con sacrifici e lungimiranza, da una antica storica del territorio, con la matricola più vecchia del capoluogo, che ha saputo passo dopo passo strutturarsi e diventare, nel giro di qualche stagione, un punto di riferimento per il movimento dilettantistico locale. 
Siamo lì, ma non dobbiamo ancora cantare vittoria fino a quando il campo non dirà che siamo giunti alla matematica - è il commenta del direttore generale Ciccio De Luca -. Ci aspetta questa partita sabato, speriamo sia una bella festa alla quale ci auguriamo partecipano quanti più appassionati e simpatizzanti. Per noi è un grande orgoglio già pensare di essere primi e potere ambire a confrontarci con piazze e realtà di assoluto livello”.

Dove si fondano le radici di questa grande cavalcata?
“Devo essere sincero, niente sarebbe stato possibile senza alcuni figure che quattro anni fa, appena rientrati da Villafranca e senza alcun tesserato o dirigente, ci hanno dato una mano a ripartire. Cito gente come Andrea e Piero Pollicino, Emanuele Rigano che assieme a me ha rimesso in piedi tutta la struttura tecnica e dirigenziale, superando i momenti più difficili, dando una mentalità ambiziosa a tutta la società e un'immagine rinnovata, legata alle radici ma moderna. Poi ovviamente la famiglia Ammirata che non si è mai tirata indietro. Man mano si sono riavvicinate o avvicinate tante persone che ci hanno aiutato e crescere, diventando quello che siamo oggi. Incidendo e dando forma a una realtà rinnovata ma sempre legata al passato. Massimo De Domenico con la sua esperienza e conoscenza degli ambiti amministrativi e non solo, Tommaso e Carlo Autru Ryolo, Walter Mattina, diversi soci e tanti sponsor che hanno capito le nostra ambizioni e motivazioni. Questo percorso, parlando di cose fuori dal campo, è stato possibile con il piccolo grande contributo di tante persone che ci hanno creduto, come Peppe Bagnato”. 

La vera svolta, quest'anno, è forse stata essersi affidati a un tecnico giovane ma ambizioso come voi, cioè mister Gabriele Patti.
“Anche in questo caso, per una questione di correttezza, voglio ringraziare e ricordare tutti coloro che negli ultimi anni ci hanno messo la faccia e aiutato nelle fasi più dure. Soprattutto coloro, allenatori, dirigenti e calciatori, che ci sono stati nell'estate del  2019 quando siamo ripartiti. Il calcio poi è fatto di cicli, lo scorso campionato se n'è chiuso uno, tecnicamente parlando. Quindi in estate abbiamo deciso, di comune accordo con la proprietà, di dare una scossa. La scelta di Patti si è rivelata la più azzeccata, poi la costruzione di una rosa giovane e affamata, con qualche veterano a fare da guida come Cordima, Calcagno, Buda e Munafò, ha fatto il resto. Siamo partiti pensando di salvarci il prima possibile e pianificare un salto di categoria su tre anni. Poi abbiamo capito che si poteva fare di più, che il gruppo è forte, coeso e mentalizzato. Tanti ragazzi, che conoscevano il mister, si sono ritrovati e uniti sempre più. C'è grande sintonia, si lavora alla grande, con fame di vittorie e voglia di stare insieme”.

Una svolta giovane, in prima squadra, ma anche con la crescita del settore giovanile...
“Senza dubbio. Domenica scorsa dieci/undicesimi di squadra risultava sotto il 1999. Sono numeri. Due ragazzi del nostro organico la prossima settimana saranno a Crotone per essere valutati nell'ottica di un inserimento nella rosa della Primavera 2 calabrese. Poi c'è la nostra Juniores che dopo una grande stagione regolare finita al primo posto, la prossima settimana si giocherà l'accesso alle fasi regionali, era un altro obiettivo di inizio anno posto dalla proprietà che speriamo di raggiungere. L'Under 17 ha fatto sia regionale che provinciale, con buoni risultati, mentre l'Under 15 di Carmen Geraci giocherà i playoff e chissà. Anche da questo punto di vista abbiamo rilanciato un impianto che con il tempo si era perso, la vera vittoria è essere identificati e riavere un movimento di persone vicine. E anche in questo caso il grazie va a tutti coloro che s'impegnano, spesso nelle retrovie, sul campo e fuori a supporto dei ragazzi, cito il responsabile Tommaso Di Pietro su tutti ma non dimentico chi si prodiga per i nostri colori”.

Ultimo passaggio, sabato con il Belpasso. Scontro diretto, prima contro seconda. La festa è pronta?
“No, c'è una partita da giocare, i ragazzi sono pronti e scenderebbero in campo anche adesso. Non va abbassata la guardia. Diciamo che se dovessimo salire, come società non ci faremo trovare impreparati ma alle cose extra dobbiamo pensarci solo noi che non giochiamo. E' un traguardo davvero storico, che sicuramente farà sorridere da  lassù gente come il “mago” e il “professore”, i fratelli Turiano, ma anche Gaetano Tiano recentemente scomparso. Tantissimi appassionati che hanno vestito questa maglia ci scrivono e si tengono costantemente aggiornati su cosa facciamo, perché la Messana ha formato tantissimi giocatori in questi quasi sessant'anni di vita, ma soprattutto tanti uomini. E la cosa bella è averne ancora diversi all'interno della società o che tifano per la squadra”.  

Anche per te, che da 31 anni difendi questi colori in campo e fuori, dovesse arrivare l'Eccellenza sarebbe un'emozione unica. Da dove si ripartirà?
“Prima arriviamoci, ma la società non è ferma, si è già riunita la scorsa settimana per tracciare le linee guida che poi si dovranno andare a sviluppare, senza perdere troppo tempo. In Eccellenza ci sono società con grandi budget, realtà con strutture sportive a  disposizione, noi dovremo barcamenarci per stare al passo e quindi prima si parte, meglio è. Però avere le idee chiare è già un punto di partenza. Andranno fatti ovviamente dei passaggi, interni ed esterni. Ma la linea non cambierà: stesso approccio familiare che ha caratterizzato da sempre il nostro mondo, cercando di accrescere ancora il piglio manageriale degli ultimi quattro anni. Servirebbero nuove figure e qualche modifica organizzativa, poi il piano sportivo sarà un conseguenza ma prima di tutto bisognerà farsi trovare pronti strutturalmente. Un'altra sfida che però ci esalta”.

Sezione: Promozione / Data: Gio 16 marzo 2023 alle 12:29
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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