Una partita sporca, giocata con un mix di cattiveria agonistica e capacità tecnica, viene decisa da due prodezze di Oliver Kragl, che portano tre punti preziosissimi ad un Messina capace di riprendere la corsa salvezza. Preoccupano le condizioni del tedesco, uscito dal campo al 75’ per una botta alla caviglia, ma rimane in carniere la seconda vittoria in trasferta del campionato, di buon auspicio per il resto del campionato che vedrà il Messina viaggiare altre sei volte. Prestazione non esente da errori o momenti di appannamento, ma gli uomini di Raciti sono rimasti sul pezzo per tutti i 99’ incluso il recupero e, alla fine, pur soffrendo le iniziative dei padroni di casa, sono riusciti a tenere il vantaggio fino al termine.
PREPARTITA – Continua la serie di finali per il Messina, così come annunciato da Ezio Raciti nel presentare questo match del “Raffaele Guariglia” di Agropoli, casa della Gelbison di Vallo della Lucania, dal quale i biancoscudati devono cercare di trarre punti indispensabili per dare ossigeno alle speranze di salvezza. Occorre riportare le aspettative drogate dalla campagna acquisti invernali a livelli più vicini rispetto alla realtà della classifica che vede il Messina al terzultimo posto, con 7 lunghezze di distacco dal Potenza, prima squadra fuori dalla zona playout. La Gelbison si trova solo un punto più in su dei lucani e mister De Sanzo ha qualche problema di formazione, vista la disponibilità di soli 19 elementi da convocare e la presenza, in panchina, di 8 under. Schieramento quasi obbligato, per il tecnico ex Acireale, con Anatrella tra i pali, Gilli, Cargnelutti e Loreto davanti a lui, poi linea di centrocampo Granata-Nunziante-Uliano-Papa con Graziani a cercare qualche incursione a sostegno della coppia di punte composta dall’ex biancoscudato De Sena e Tumminello. Ezio Raciti ricorre a qualche elemento nuovo rispetto a quelli impiegati come titolari la scorsa settimana, ripescando Trasciani nella coppia centrale difensiva accanto ad Helder Baldè, ma soprattutto mettendo in campo dall’inizio Antonino Ragusa. I due laterali del reparto arretrato davanti a Fumagalli sono Berto e Celesia, Fiorani affianca Fofana al centro del centrocampo, Kragl e Ortisi, subentrato a Balde dopo il riscaldamento, sono gli altri due elementi che proveranno a pungere, insieme a Ragusa, con Perez punta centrale.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Inizio di gara con i padroni di casa alla ricerca della giocata senza scoprirsi troppo ed il Messina forse un po’ troppo compassato, che costruisce la prima azione pericolosa all’ottavo minuto, con il corner da cui nasce il vantaggio, una vera e propria perla per la categoria. Dalla bandierina va Ragusa da destra, pennella un assist per il sinistro di Oliver Kragl che si piega e, al volo, dal limite dell’area, colloca la sfera nell’angolo alla sinistra di un esterrefatto Anatrella. Passa poco più di un minuto e i biancoscudati vanno ad un soffio dal raddoppio, sempre su azione da calcio d’angolo, battuto stavolta in coppia da Ragusa e Ortisi, ancora per Kragl, perfetto cross telecomandato sulla testa di Berto, solissimo in mezzo all’area avversaria, palla alta sulla traversa. Risponde la Gelbison al 13’ con una incursione di Uliano, ma il tiro finisce sull’esterno della rete. Nell’occasione, cartellino giallo per Baldè che aveva abbattuto Tumminello poco fuori dall’area. Ancora rossoblù pericolosi dopo sessanta secondi, con un cross di Loreto per la testa di Tumminello, di poco impreciso. La pressione della Gelbison dà i suoi frutti ma con una invenzione di De Sena al 17’, libero di controllare e lasciare partire un mancino dai 25 metri che fa secco Fumagalli, sorpreso dalla conclusione dell’attaccante con il suo piede considerato debole. La partita è abbastanza spettacolare, forse troppo per una sfida tra due squadre che dovrebbero badare più al sodo, considerando la posizione in classifica. Continua a spingere la Gelbison e, al 22’, Nunziante spara alto dalla distanza. Rimette la testa in avanti il Messina al 29’, con Ortisi, bravo a liberare il sinistro, ma Anatrella devia sul fondo. Dall’azione susseguente al tiro dalla bandierina, Fofana prova a servire Perez, ma la traiettoria viene interrotta da un difensore cilentano lasciando il dubbio di un tocco con la mano. Al 32’ arriva il giallo per Ortisi che sbraccia su Gilli in contrasto aereo. Rischia il rosso Celesia al 38’, con una scivolata abbastanza imprudente all’altezza della linea di centrocampo, che De Angeli punisce con una ammonizione. Messina troppo molle nel contrasto alle iniziative offensive degli avversari, che arrivano nei pressi di Fumagalli con eccessiva facilità e poco cattivo in fase offensiva. Il primo tempo si chiude su una punizione non sfruttata dal Messina dopo 3’ di recupero concessi dal signor De Angeli, non proprio tra i migliori in un match con diverse chance offensive, create in prevalenza dalla Gelbison, mentre i biancoscudati non sono riusciti a capitalizzare le due opportunità avute dopo il vantaggio.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio per le due contendenti nell’intervallo, e la prima occasione la costruisce al 48’ la Gelbison, ma nessun attaccante rossoblù riesce a tirare in modo pericoloso verso la porta di Fumagalli. Risponde il Messina al 50’, con un cross di Ragusa sul quale Perez e Ortisi non riescono a intervenire. In un minuto, tra il 52 e il 53, prima De Sena poi Perez non sfruttano due clamorose dormite delle difese avversarie, soprattutto il primo, solo davanti a Fumagalli, bravissimo a chiudere lo specchio, mentre l’attaccante biancoscudato sviene al momento di controllare la sfera. Al 55’ arriva il giallo per Graziani, su un fallo tattico che ferma la ripartenza del Messina. Prima sostituzione per i biancoscudati al 58’ con Ferrara che prende il posto di Baldé, protagonista di una prova scialba. Al 61’ però, si attiva l’arma letale Kragl, che controlla, salta due uomini come birilli e, giunto poco oltre la lunetta, spara un’altra bomba di sinistro, imprendibile per Anatrella. De Sanzo ricorre a Sane per Graziani al 63’, con la Gelbison che prova a spostare più in avanti il baricentro, mentre un minuto dopo è il momento di Marino e Curiale che subentrano a Ragusa e Perez. Ottima occasione al 68’ costruita dalla caparbietà di Ortisi, passaggio indietro dal fondo per Marino, che prova il tiro a giro trovando il corpo di un avversario e solo un corner. Kragl si scatena ancora al 72’ in piena area avversaria, salta due difensori, prova il tocco di sinistro su Anatrella, che si ritrova il pallone in mano, mentre il tedesco resta a terra per una botta sulla caviglia che lo costringe ad uscire dal campo. Cambia ancora De Sanzo, inserendo Correnti al posto di Granata al 75’, e, subito dopo, Versienti entra al posto di Kragl. Continua la serie delle sostituzioni con Kyeremateng che, dall’82’, subentra a Nunziante. Gran confusione in area biancoscudata all’83’, risolta dal signor De Angeli che vede un tocco di mano da parte di Kyeremateng. Messina asserragliato davanti alla propria area di rigore per resistere agli attacchi della Gelbison, che mette palloni verso la porta di Fumagalli o cerca una occasione su palla inattiva. Il signor De Angeli concede 5’ di recupero in cui, malgrado un ulteriore minuto concesso dall’arbitro milanese, ma le speranze della Gelbison si infrangono sull’ultimo corner al 96’, respinto di testa dalla difesa biancoscudata. Finisce con la vittoria del Messina, che riscatta la sconfitta di domenica scorsa, avvicinandosi alla Turris e tenendo un po’ in apprensione anche l’avversario di oggi.
TABELLINO
GELBISON-MESSINA 1-2
Marcatori: 8’, 61’ Kragl (M), 17’ De Sena (G)
GELBISON (3-5-2) Anatrella; Gilli, Cargnelutti, Loreto; Granata (dal 75’ Correnti), Nunziante (dal 82’ Kyeremateng), Uliano, Papa, Graziani; De Sena, Tumminello. In panchina: Vitale, Marong, Onda, Capone, Savini, Kyeremateng, Sane, Correnti. Allenatore: Fabio De Sanzo
MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Berto, Helder Baldè (dal 58’ Ferrara), Trasciani, Celesia; Fofana, Fiorani; Kragl (dal 76’ Versienti), Ortisi, Ragusa (dal 65’ Marino); Perez (dal 65’ Curiale). In panchina: Lewandowski, Salvo, Versienti, Konate, Balde, Grillo, Ferrini, Iannone, Zuppel. Allenatore: Ezio Raciti
Arbitro: Luca De Angeli di Milano
Assistenti: Michele Decorato di Cosenza e Michele Fracchiolla di Bari
IV Ufficiale: Gabriele Zangara di Catanzaro
Ammoniti: 13’ Baldè (M), 32’ Ortisi (M), 38’ Celesia (M), 55’ Graziani (G)
Corner: 3-4
Recupero: 3’ e 5’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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