Una partita che si è giocata fino al 53’, quando Manetta ha commesso un inutile intervento falloso su Gagliano a centrocampo ed ha lasciato il Messina in dieci. Troppo furba e in ottime condizioni mentali, oltre che fisiche, il Foggia per non approfittarne e, alla fine, il calcio è uno sport che non perdona chi spreca o si lascia andare al nervosismo, quindi il responso del campo deve essere accettato, anche se amaro. Probabilmente finisce qui la speranza di entrare nelle prime dieci, ma resta la soddisfazione per un cammino fin qui lusinghiero, considerando le premesse e la situazione plumbea vissuta a novembre. Adesso, occorre ottenere prima possibile i punti che mancano per la salvezza matematica e programmare al meglio la prossima stagione, forse il passo più grande da fare per crescere davvero, sia come società che riguardo all’ambiente.
PREPARTITA – Si chiedeva un segno di risveglio da parte della piazza e, in questo sabato pomeriggio, la presenza di quasi 7.000 spettatori sugli spalti del “Franco Scoglio” è la risposta più importante, oltre ad essere un segnale di gratitudine verso questo Messina edizione 2023-24 che ha conquistato per l’atteggiamento dei suoi calciatori e il buon gioco dimostrato per gran parte della stagione. Giacomo Modica, con tutti gli effettivi a sua disposizione, ricorre allo schieramento più logico, considerando le condizioni dei singoli, anche se ci si aspettava Plescia come punta centrale, ed invece parte Zunno titolare, con il rientrante Emmausso alle sue spalle, Rosafio e Ragusa ai fianchi del numero 10 biancoscudato, mentre, davanti a Fumagalli, neo 42enne, tra i pali, ci sono Lia-Manetta-Pacciardi-Ortisi, Frisenna e Franco coppia di mediani. Cudini, bravissimo a tirare fuori il Foggia dalle secche della bassa classifica, deve far fronte ad alcune assenze per infortuni e squalifiche, ma ha fiducia che gli uomini a sua disposizione possa dare continuità ad un cammino che ha portato i rossoneri in zona playoff.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Dopo il minuto di raccoglimento in memoria del dg della Fiorentina Joe Barone, scomparso in settimana, arriva il calcio di inizio con le due contendenti che vestono le divise tradizionali, biancoscudata i padroni di casa e rossonera gli ospiti. Primo brivido al 2’ per un passaggio indietro troppo lento di Salines verso Perina, costretto ad intervenire in scivolata per allontanare il pallone in fallo laterale. Altro errore difensivo un minuto dopo, ma Zunno tira troppo lentamente con il portiere fuori dai pali e, ancora, al 4’, Franco serve Emmausso ben piazzato per la deviazione di testa, un soffio a lato. Prova il tiro a giro al 9’ Zunno, dopo l’ennesimo pallone recuperato dal Messina sulla tre quarti di attacco, Perina devia sul fondo. Doppio giallo per Franco e Odjer, responsabili di due interventi molto duri sugli avversari al 14’. Primo tiro verso la porta del Foggia al minuto 16, col tentativo di Salines, che finisce a lato. Il Messina spreca e il Foggia colpisce al 20’, quando Millico serve con i tempi giusti Gagliano in corridoio, tocco di sinistro e palla in rete. Bella giocata del numero 10 foggiano, ma difesa troppo statica. Rispondono i biancoscudati con una botta secca di Emmausso dal limite, sulla quale Perina è pronto a deviare sul fondo. Ancora Perina miracoloso al 26’ sempre su Emmausso, che scaglia un destro improvviso, ma il portiere rossonero salva con il classico colpo di reni intercettando la sfera sotto la traversa. Ammonito Tascone al 33’, per una entrataccia ai danni di Rosafio, nella metà campo biancoscudata. I padroni di casa fanno collezione di corner, ma non riescono a concretizzare una pressione costante dal primo istante di partita. Incredibile al 38’ quando Emmausso non prende un pallone di testa su corner, solissimo e, sul capovolgimento di fronte, Rolando, servito da Gagliano, si trova davanti solo uno strepitoso Fumagalli, di piede, ad evitare il raddoppio. Perina insuperabile, anche sul tiro di Franco al 40’, sul quale si lascia andare a una parata molto scenografica ma efficace, per l’ennesimo corner biancoscudato, senza effetto. Ammonito Manetta al 42’ per una trattenuta su Millico, piuttosto evidente. Non riesce per un soffio una ripartenza del Messina all’inizio dell’unico minuto di recupero concesso dal signor Luongo e finisce il primo tempo con il Foggia davanti per un gol, mentre il Messina ha giocato, costruito, corso, senza riuscire, però, a fare quello che è l’obiettivo del gioco, cioè mettere la palla oltre la linea della porta avversaria.
SECONDO TEMPO – Nessuna sostituzione nell’intervallo per i due tecnici, evidentemente soddisfatti di quanto visto durante i primi 45’, nei quali le squadre si sono fronteggiate a viso aperto con un netto predominio territoriale biancoscudato, cui si è opposto un Foggia cinico nello sfruttare la prima chance offensiva. Parte forte il Messina e conquista subito un calcio di punizione dalla fascia sinistra del fronte di attacco, Emmausso prova a sorprendere Perina, respinta di pugno e azione sfumata. Manetta esagera con il tackle su Gagliano a centrocampo e, al 53’, finisce la sua partita beccando il secondo giallo. Il Messina si innervosisce e ne fa le spese Ragusa, al quale il signor Luongo sventola un giallo per proteste, dopo un fallo fischiato al numero 90. Cambio per Cudini al 56’, con Di Noia al posto di Tenkorang. Sbanda la difesa biancoscudata subito dopo, per un controllo sbagliato di Pacciardi in piena area, ne approfitta Tascone, che controlla e batte di sinistro, indisturbato, Fumagalli. Modica effettua solo al 60’ due sostituzioni, mettendo dentro Polito e Giunta per Rosafio e Ragusa. Dentro Tonin per Gagliano e Martini al posto di Tascone al 66’. Ancora cambi dall’una e dall’altra parte, prima escono Franco ed Emmausso, sostituiti da Giunta e Plescia, poi Papazov e Martini al posto di Ercolani e Odjer. Plescia ha sul sinistro la palla per accorciare le distanze al 74’, su ottimo assist di Giunta, ma la manda a lato con un tiro al volo. Ammoniti Giunta al 77’ e Marino un minuto dopo, con la partita che, da tempo, è incardinata sulla vittoria pugliese. Il signor Luongo sventola due volte il giallo in faccia a Frisenna all’81’, prima per una entrata in ritardo su Rolando, subito dopo perché il numero 8 applaude alla decisione arbitrale. Col Messina in 9, entra Salvo per Lia al minuto 82, e i biancoscudati tentano ancora di andare avanti, come all’83’ quando Plescia fa sponda per Scafetta, ma il tiro dal limite viene svirgolato e termina sul fondo. Fumagalli,all’ 85’, chiude su Tonin, presentatosi solo al suo cospetto. C’è spazio per il terzo gol foggiano, che premia il calciatore migliore in campo, Millico, lesto ad approfittare di una palla vagante in area biancoscudata, al secondo dei tre minuti di recupero concessi, controllo e botta nel sette. Resta solo il fischio finale di Luongo, dopodiché festeggiano i circa 250 tifosi foggiani giunti a Messina, mentre vanno via delusi gli spettatori di fede biancoscudata, costretti a rinviare, probabilmente ad un’altra stagione, i sogni di playoff. La curva sfoga la propria rabbia principalmente sul direttore di gara, applaudendo i propri calciatori, anche se gli uomini di Modica hanno tanto da recriminare non tanto per le decisioni arbitrali, quanto sulla poca cattiveria e determinazione in attacco e su un secondo tempo giocato solo fino alla espulsione di Manetta e poi buttato via tra proteste ed errori dei singoli.
TABELLINO
MESSINA-FOGGIA 0-3
Marcatori: 20’ Gagliano (F), 57’ Tascone (F), 92’ Millico (F)
Messina (4-2-3-1): E. Fumagalli; Lia (dall'83' Salvo), Manetta, Pacciardi, Ortisi; Franco (dal 70’ Scafetta), Frisenna; Rosafio (dal 60’ Giunta), Emmausso (dal 70’ Plescia), Ragusa (dal 60’ Polito); Zunno. A disp. Piana, Zona, Dumbravanu, Firenze, Luciani, Signorile, Cavallo, J. Fumagalli, Civilleri. All. Modica.
Foggia (4-3-3): Perina; Ercolani (dal 72’ Papazov), Silvestro, Rizzo, Salines; Tenkorang (dal 56’ Di Noia), Odjer (dal 72’ Marino), Tascone (dal 66’ Martini); Rolando, Gagliano (dal 66’ Tonin), Millico. A disp. De Simone, Nobile, Castaldi, Schenetti, Marino, Antonacci, Manneh, Papazov, Di Noia, Embalo. All. Cudini.
Arbitro: Fabio Rosario Luongo di Napoli
Assistenti: Nicolò Moroni di Treviglio ed Elia Tini Brunozzi di Foligno
Quarto ufficiale: Emanuele Ceriello di Chiari
Corner: 10-4
Ammoniti: 14’ Franco (M), 14’ Odjer (F), 32’ Tascone (F), 42’ e 53’ Manetta (M), 56’ Ragusa (M), 77’ Giunta (M), 78’ Martini (F), 81’ Frisenna (M)
Espulsi: 53’ Manetta (M), 81’ Frisenna (M)
Recupero: 1’ e 3’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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