Il calcio è un gioco popolare in tutto il mondo proprio perché i più forti non vincono sempre e la gara di oggi pomeriggio al “Franco Scoglio” tra Messina e Catanzaro rispecchia questa tesi. Gli uomini di Raciti riescono a portare a casa un punto, subiscono l’iniziativa della capolista nel primo tempo, prendono gol nel recupero, ma, con una ripresa tutta cuore e muscoli, riescono a segnare e, addirittura, hanno sul piede di Curiale la palla del raddoppio, soffrendo il giusto negli ultimi minuti. Alla fine, festeggia il Messina sotto la curva e il Catanzaro saluta i propri tifosi, l’imbattibilità è salva, mentre i biancoscudati tornano a puntare l’obiettivo della salvezza, con un risultato di prestigio in saccoccia.
PREPARTITA – Potrebbe essere tante cose questo Messina-Catanzaro che si ripropone in serie C senza i crismi della sfida, visti i 43 punti di differenza in classifica a favore dei calabresi, da 19 anni a caccia della serie B, che, finalmente, salvo clamorosi ribaltoni, proprio grazie ad un esperto cacciatore come mister Vivarini, sarà preda delle Aquile alla fine di questo campionato, dopo la beffa di Padova nella semifinale dei playoff nella scorsa stagione. A Messina ci si augura di fare l’impresa perché fermare una squadra capace di 20 vittorie e 3 pareggi in 23 turni darebbe una spinta importantissima alle speranze di salvezza biancoscudate, che apparivano chimera solo tre settimane fa. Sulla sponda giallorossa calabrese, ovviamente, durante i giorni precedenti al match del “Franco Scoglio”, non si è andati oltre le generiche espressioni di rispetto verso un avversario reduce da tre vittorie consecutive, ma comunque anni luce lontano, non solo nella graduatoria, ma proprio nel range di attività calcistica. Molto dipenderà dall’applicazione che ci metteranno gli uomini di Vivarini, mentre mister Raciti, al di là delle dichiarazioni della vigilia, al momento di leggere le formazioni, pensa più ai prossimi impegni ravvicinati in sette giorni contro Giugliano in trasferta e Audace Cerignola tra le mura amiche. Messina con Fumagalli tra i pali, linea difensiva con la sola conferma di Berto e Ferrara, accanto ai freschissimi acquisti Helder Balde e Celesia. A seguire, Mallamo e Fofana a fare schermo e ripartire innescando le giocate delle mezzali Fiorani-Catania e il lavoro delle punte Balde-Perez. Grande applicazione in fase difensiva per i biancoscudati, alla ricerca dell’episodio che possa riequilibrare il gap tecnico enorme con gli avversari di giornata. Risponde il Catanzaro con una schiera di campioni per la categoria, da Fulignati in porta passando per il trio difensivo Martinelli-Brighenti-Scognamillo, la diga di centrocampo con le frecce Situm e Vandeputte sulle fasce Ghion e Verna a rompere e costruire per Brignola, appena arrivato a Catanzaro, e due frombolieri del calibro di Iemmello e Biasci.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Non sarà la cornice di pubblico dei bei tempi, ma anche i poco più di tremila presenti sugli spalti del “Franco Scoglio” fanno atmosfera, in un pomeriggio anche assolato e, soprattutto, senza la temutissima pioggia previste nei giorni precedenti alla sfida, con il terreno di gioco che presenta diverse zone senza erba, sistemate con la vecchia, cara, segatura che fa tanto vintage. Inizio con il copione previsto alla vigilia, Catanzaro in attacco e Messina che prova a resistere. La prima chance ce l’ha sul destro Iemmello dopo 5’, su una posizione di offside abbastanza evidente, ma non per l’assistente numero uno Cravotta che lascia correre, consentendo a Fumagalli di esibirsi nella prima parata del match, già determinante. Raciti è costretto a spendere la prima sostituzione dopo un quarto d’ora di gioco, per l’infortunio di Catania, uscito malconcio da uno scontro a centrocampo. Al suo posto entra Iannone, che si piazza sulla fascia sinistra. Ancora Iemmello vicino al vantaggio al 16’, con un colpo di testa dalla parabola arcuata, che Fumagalli spinge, con lo sguardo, proprio all’incrocio tra palo e traversa. Molto fortunato l’estremo difensore biancoscudato al 19’ quando Martinelli prova dalla lunghissima distanza e la palla, deviata in modo non proprio perfetto da Fumagalli, sorvola la traversa. Il Catanzaro prova a rubare palla molto in avanti, ma esagera con Iemmello al 23’, quando il centravanti spinge Celesia e si becca un giallo evitabilissimo. Altrettanto inutile l’ammonizione per Fumagalli al 27’, reo di aver perso tempo in una rimessa dal fondo, sanzione già subita domenica scorsa per lo stesso motivo. Il Messina si fa vedere dalle parti di Fulignati con un corner al minuto 32, palla spizzata da Perez che resta davanti alla linea fatale, ma la difesa catanzarese libera il pericolo. Azione manovrata degli ospiti al 33’, con Brignola che pesca dalla parte opposta Vandeputte, colpo di testa in tuffo sul quale Fumagalli è prontissimo a deviare in corner. Giallo per Perez al 39’, quando l’attaccante disturba Ghion al momento di battere un calcio da fermo a centrocampo. Ancora in evidenza Fumagalli al 43’, bravo a tuffarsi alla sua sinistra su un tiro di Verna, più di tocco che di potenza, a coronamento di una bella azione manovrata. Fumagalli devia sul fondo un altro tentativo di Vandeputte da posizione decentrata al 48’ ma nulla può un minuto dopo sul siluro sganciato da Verna che controlla e tira dai trenta metri, siglando il vantaggio proprio allo scadere del recupero. Un risultato che penalizza gli sforzi del Messina di mantenere inviolata la propria porta almeno fino all’intervallo, ma premia la pazienza, volontà e grandissima qualità della capolista.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio negli spogliatoi e prima annotazione sul taccuino al 50’, quando arriva il giallo per Brignola, che eccede nel pressing su Fumagalli in uscita dalla propria area. Il Messina sembra provare ad uscire dalla propria metà campo alla ricerca della giocata che possa riequilibrare il match. La partita si anima anche con qualche scontro di troppo a centrocampo, ne fa le spese Scognamillo, durissimo su Fiorani, ammonito al 60’. Subito dopo, Raciti cambia Fiorani e Perez per Konate e Curiale. Passa poco più di un minuto ed il Messina, clamorosamente, confeziona il pareggio sull’asse Fofana-Konate, scambio di prima che libera sul fondo il numero 14 biancoscudato, palla al centro, dove Balde appoggia di piatto alle spalle di Fulignati. Al 66’ grande ripartenza con Curiale che difende palla sulla linea del centrocampo, scambia con Iannone, controlla e tira all’ingresso in area giallorossa, trovando la parata di Fulignati. Sulla respinta, gioco fermo per fallo di Curiale su Brighenti. Triplo cambio per Vivarini al 68’, quando può fare entrare Curcio, Cianci e Pontisso per Iemmello, Verna e Brignola. Proteste per un fallo di mano in area biancoscudata di Berto, al 71’, ma il signor Nicolini giudica correttamente il tocco di fianco. Escono i due Balde insieme al 73’, l’attaccante per scelta tecnica, il difensore perché stramazza al suolo. All’81’ è il turno di Rolando al posto di Situm. Al primo dei 6’ di recupero, Ferrara lascia sfilare un pallone in piena area, su cui si avventa Curcio, ma ciabatta malamente fuori solo davanti a Fumagalli. I biancoscudati lottano su ogni singolo pallone e un calcio di punizione o un rinvio vengono salutati dal pubblico come un gol, fino al fischio finale del signor Nicolini, dopo 6’ di recupero.
TABELLINO
MESSINA-CATANZARO 1-1
Marcatori: 49’ Verna ( C ), 63’ Balde (M)
MESSINA (4-4-2) Fumagalli; Berto, Ferrara, Helder Baldè (dal 74’ Ferrini), Celesia; Fiorani (dal 61’ Konate), Mallamo, Fofana, Catania (dal 15’ Iannone); Balde (dal 74’ Marino), Perez (dal 61’ Curiale). In panchina: Lewandowski, Daga, Trasciani, Kragl, D’Amore, Grillo, Zuppel. Allenatore: Ezio Raciti
CATANZARO (3-5-2) Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm (dall’81’ Rolando), Brignola (dal 68’ Curcio), Ghion, Verna (dal 68’ Pontisso), Vandeputte; Iemmello (dal 68’ Cianci), Biasci. In panchina: Sala, Grimaldi, Gatti, Megna, Fazio, Tentardini, Welbeck, Rolando, Katseris, Cinelli, Brignola, Cianci, Curcio. Allenatore: Vincenzo Vivarini
Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia
Assistenti Andrea Cravotta di Citta' di Castello e Andrea Bianchini di Perugia
IV Ufficiale: Giuseppe Vingo di Pisa
Ammoniti: 24’ Iemmello ( C ), 27’ Fumagalli (M), 39’ Perez (M), 50’ Brignola ( C ), 60’ Scognamillo ( C )
Corner: 1-6
Recupero: 4’ e 6’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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