Giacomo Modica si lascia andare a uno sfogo e non solo ad esaminare la partita vinta contro il Taranto con un gol a 10' dal novantesimo, partendo dalla situazione societaria: "La nuova proprietà deve fare un discorso chiaro e netto alla città. Per quello che riguarda Sciotto non ha mai fatto mancare gli stipendi, a differenza di altre realtà dove questo non c’è, ma non esiste solo lo stipendio nel calcio, che dovrebbe essere obbligo pagare ogni tre mesi, secondo il contratto firmato, ma ci sono altri aspetti che abbiamo scontato in questi sei mesi. Fino ad Avellino eravamo andati più che bene, poi abbiamo fatto altre due tre gare scellerate, ci eravamo ripresi per ripiombare nella crisi. Purtroppo, ci sono alberi che hanno radici labili, oppure più solide, noi siamo stati in piedi dignitosamente anche se con pochi risultati. Chiediamo scusa per questo, ma non siamo una squadra di perecottari, ci è toccato affrontare tantissime problematiche che non basterebbe un giorno e mezzo per elencarle. Ora siamo qui, vogliamo combattere, onorare il campionato per noi, per la città, per i nostri tifosi. Ci accorgeremo a breve se non ci sono le condizioni per rafforzarci.
Modica prova grande rammarico per i tifosi, costretti a vivere una situazione così complicata, dentro e fuori dal campo: "A me dispiace solo che domenica, per la prima volta in stagione erano ritornati al campo gli ultrà e abbiamo fatto una pessima prestazione. Ci hanno incitato per 90’ e, alla fine, mi è salito un dolore infinito. Loro non sanno alcune cose, perché si percepisce solo il copia incolla di verità parziali. Mi dispiace perché Messina non merita questa situazione, ci ho giocato 38 anni fa ed era bellissimo, mentre adesso se ne vogliono andare tutti, i procuratori dicono ai loro assistiti di non giocare. Quattro giocatori di questa rosa non sono voluti venire con noi per giocare oggi, gli altri due sono infortunati. Adesso serve, immediatamente, una svolta a 360 gradi, per poter essere competitivi in questo campionato. Oggi eravamo in diciassette, con due 2007 in panchina, Adragna e Mameli, con noi da mesi, che comunque andavano premiati.
L'allenatore tocca poi il tema del prossimo futuro, già a partire dall'inizio della prossima settimana: "La nuova proprietà? Si deve capire cosa vuole fare, ma si deve agire subito, perché serve tanto per poter scalare la classifica e prendere quartultima e quintultima. Ora, considerando la pessima posizione in classifica, difficilmente vedremo quello che mi piace calcisticamente, perché servono i risultati."
Infine, una carezza agli uomini che oggi hanno vestito la biancoscudata: "Oggi ci abbiamo messo cuore per ottenere la vittoria. Bravo Anatriello a fare assist e poi Luciani poteva segnare il secondo gol subito dopo. Ora dobbiamo andare avanti piano piano come la formichina, vedendo cosa succederà sul mercato. In ogni caso, di una cosa sono certo: quelli che oggi non sono qui con noi, per me possono restare a casa, poi se la proprietà interviene vedremo se si può fare qualcosa di importante, con me o senza di me."
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