Ezio Raciti non perde la lucidità pur di fronte ad una sconfitta difficile da digerire, che porta in dote anche la squalifica di Mallamo, espulso nel recupero per doppia ammonizione: “L’episodio favorevole è stato dalla parte del nostro avversario, mentre noi siamo incappati in situazioni negative, sia in difesa che in fase offensiva, dove abbiamo costruito 5 palle gol senza concretizzarle. Il gol subito, sembrerà banale, ma è stata una folata di vento che ha impedito a Perez di spazzare con la testa, Konatè pensava che la palla fosse già stata impattata, invece è stato preso di sorpresa e non è intervenuto. Nel primo tempo non abbiamo concesso altro, ma eravamo poco fluidi, mentre nella ripresa siamo andati meglio, proponendoci in modo pericoloso, anche se non bisogna colpevolizzare nessuno per questo risultato negativo. Forse, abbiamo perso un po’ di vista, lo ripeto a me e a tutto il mondo che ruota attorno al Messina, che il nostro campionato sarà questo, sporco, in cui dovremo lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Abbiamo ottenuto, in queste prime gare del nostro nuovo cammino, probabilmente più del pensabile, siamo andati oltre, può capitare una giornata storta, abbiamo però mantenuto la nostra identità, lottando su ogni pallone fino al fischio finale. Sei settimane fa eravamo ultimi, quasi retrocessi, ci siamo messi in campo con lo spirito giusto, riuscendo ad attaccarci a un carro importante, mettendo un buon distacco rispetto alla retrocessione diretta. Ma dobbiamo pensare a un obiettivo per volta, il primo quello di disputare eventuali playout nelle migliori posizioni, poi provare a centrare la salvezza diretta. Senza la perseveranza avuta nelle gare immediatamente seguenti al primo approccio, diventa difficile, perché, come vedete, stiamo attraversando una fase della stagione in cui tutti hanno alzato l’asticella del proprio organico, non solo noi. Noi non molliamo di un centimetro siamo vivi, un gruppo di uomini veri”.
L’allenatore biancoscudato parla poi della partita di Kragl, in dubbio nella formazione iniziale per un problema fisico avuto durante il riscaldamento pre gara: “Kragl ha accusato un malessere particolare, si tratta di un calo di pressione con problemi intestinali, se si fosse trattato di altro tipo di infortunio non sarebbe stato utilizzato. Ha giocato, perché un giocatore del genere, quando devi recuperare, può sempre fare la giocata decisiva, come è successo in diversi corner, tra cui quello da cui è nata la chance clamorosa col colpo di testa da parte di Baldé. Purtroppo, oggi non è andata bene.”
Raciti si presta anche ad una analisi delle scelte fatte nella formazione iniziale: “Mancando Catania, con Ragusa che non aveva più di 20’ nelle gambe, diventati 30 con accordo di Antonio, era difficile trovare lo spunto da quella parte, mentre per Konate la scelta è dovuta al fatto che loro giocano molto sulle ripartenze, quindi poteva essere più utile un elemento con le sue caratteristiche, al contrario di Marino che si butta di più negli spazi ed avrebbe creato squilibrio, o Fiorani, bravo quando è stato chiamato in causa, la cui presenza avrebbe costretto Mallamo a stare più attento alla coperture, mentre preferivo lasciargli spazio e tempo per la giocata. Col senno del poi, ci sta anche considerare errate queste decisioni, o rivederle durante il corso della partita. Per quanto riguarda Versienti, avevamo pensato di accoppiarlo a Celesia sulla fascia sinistra in modo da invitare il Cerignola a spingere un po’ di più per poi colpirli anche attraverso lo spostamento verso l’interno di Versienti per aprire la corsia a Celesia. Ma Christian (Celesia ndr) ha risentito della stanchezza al terzo impegno consecutivo in una settimana, Versienti non ha reso al massimo e poi la gara ha detto cose diverse rispetto a quello che avevamo preparato.”
Mister Raciti, infine, sottolinea nuovamente l’importanza di comprendere esattamente il momento sia in campo che fuori, partendo proprio dal comportamento del Cerignola: “I nostri avversari di oggi sono quinti in classifica, eppure sono venuti qui rispettandoci molto e entrando sul terreno di gioco con umiltà, facendo una gara di categoria, come ha precisato il mio collega. Proprio oggi, nel presentare la partita, ho precisato ai ragazzi che squadre come il Giugliano, l’Audace, la Gelbison, sono neopromosse ma con l’atteggiamento giusto per questa categoria, compatte, concedono poco, lottano sempre in ogni situazione. Fino ad oggi siamo stati così, ma non me la sento di rimproverare i ragazzi per qualche giocata che può apparire presuntuosa, magari hanno provato a ripulire qualche pallone invece di buttare solo palla dentro. Purtroppo, ci troviamo a commentare una sconfitta, mentre avremmo meritato il pareggio, risultato importante per muovere piano piano la classifica nella zona bassa in cui si cammina piano. Ad ogni modo, concentriamoci sui prossimi impegni, consapevoli di non avere ancora fatto nulla, continuiamo con umiltà, non adagiamoci su entusiasmo, mercato, calciatori arrivati, ma tutti si devono adattare al momento, lottare, mettersi a disposizione. Sono fiducioso, in questo senso, perché oggi usciamo sconfitti, ma tutti i nuovi arrivati si sono calati in questa realtà, a partire da Antonio Ragusa, pronto a sacrificarsi entrando senza problemi anche se reduce da un lungo stop. Siamo obbligati a continuare così.”
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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