La stagione 2025-26 del Messina, sicuramente la più complicata della storia di questo Acr nato nel 2017, è iniziata, formalmente, con la conferenza stampa di presentazione dello staff tecnico giallorosso, tenutasi, intorno alle 12.30, presso una delle sale dell’Hotel Royal. Il primo momento di incontro con la stampa a quasi 4 mesi dalla gara di andata dei playout di serie C, l’ultima occasione in cui un allenatore o dirigente biancoscudato si erano presentati a rispondere alle domande dei cronisti. Il momento è piuttosto complicato, tutta la questione societaria è più che mai “sub iudice”, in quanto il futuro del Messina dipende dalle decisioni della sezione civile del Tribunale Civile sezione procedure concorsuali, che si esprimerà sulla procedura di liquidazione giudiziale dopo la presentazione della proposta di concordato preventivo e il piano di rientro e transazione dei debiti, la cui scadenza è stata prorogata al 10 ottobre.
Fino ad allora, però, bisogna andare in campo e, in questa fase ”transitoria”, la gestione, di fatto, è nelle mani del direttore generale Giuseppe Peditto, nominato dalla compagine societaria rappresentata da Alaimo e Sciotto. Passaggi concretizzatisi un paio di settimane fa e resi operativi da meno di sette giorni, visto che direttore sportivo, allenatore, staff tecnico e organizzativo sono stati definiti dallo scorso lunedì ad oggi, quando si sono visti, tutti insieme, i volti di chi sarà chiamato a rappresentare il Messina nel campionato di serie D girone I da domani, quando, alle ore 15, al “Franco Scoglio”, si giocherà la prima gara in calendario contro l’Athletic Palermo.
Spazio, quindi, alle dichiarazioni del direttore organizzativo Giuseppe Munaò, del ds Giovanni Martello, del mister Pippo Romano, del suo secondo Peppe Savanarola, dell’allenatore dei portieri Davide Messina e del preparatore atletico Antonino Ollio, presentati da Estefan Tirrito e Paolo Crisafi, responsabili della comunicazione e addetto stampa, con un intervento finale del dg Peditto.

Parole accorate, fatte di impegno, passione per i colori giallorossi e buona volontà, pur con la consapevolezza dell’estrema difficoltà rappresentata dall’impresa di raggiungere la salvezza partendo da una penalizzazione di 14 punti, con l’incognita di ulteriori punizioni relative al mancato rispetto della scadenza relativa ai contributi, ritenute ed emolumenti di giugno scorso.

“Dal 25 agosto – afferma Giuseppe Munaò – credo abbiamo fatto un mezzo miracolo, riuscendo a mettere in piedi un organico degno di tal nome. Non appena sono stato chiamato da Peditto ho preso contatto con Martello e Romano, i quali, una volta formalizzato l’incarico, si sono subito messi all’opera per costruire la rosa che doveva affrontare il campionato. Abbiamo qui professionisti che si sono messi in gioco ed hanno voglia di far bene, soprattutto con carattere e i cosiddetti “attributi”. Potremo sbagliare – conclude il direttore operativo – ma chiedo a tutti di stare vicini a noi e a questi ragazzi, perché sentiamo l’orgoglio di difendere il nome della città e i colori giallorossi.”

Mister Romano prende la parola e si percepisce la sua emozione nel rivestire il ruolo di allenatore del Messina: “Passando i giorni, aumentano le sensazioni positive, partendo dal presupposto che, in pochi giorni, abbiamo costruito qualcosa di importante. Quando ho ricevuto la telefonata, ho accettato con entusiasmo, perché se mi chiama il Messina io ho il dovere di rispondere. Quando sono venuto qui da avversario, in panchina, ho sempre detto che era un mio sogno venire qui, avrei sperato di esserci in circostanze migliori, ma questa sfida la raccolgo con grande motivazione. Ricordo l’entusiasmo di una volta attorno al calcio, difficile ripetere quelle imprese, ma c’è disponibilità di tutti per salvarci e poi programmare il futuro. Sono qui per lo stemma del Messina, per affetto ai tifosi e per quello che mi ha prospettato la società, un programma negli anni successivi. Qualora le condizioni dovessero cambiare, lo dico con sincerità, io mi metterò da parte ma in questo momento sono contento di quello che è stato fatto. Il direttore generale non ci ha fatto mancare nulla, mettendoci nelle migliori condizioni per operare. Sappiamo che dovremo scontare la mancata preparazione, ma, proprio per questo, la squadra è stata costruita con gente esperta in determinate zone del campo, mentre gli under saranno, almeno inizialmente, sulle corsie laterali e in attacco, dove abbiamo elementi di buon valore. Il primo giorno c’erano 38 giocatori, abbiamo scremato e scelto quei 20-22 che costituiscono la rosa, su cui lavoreremo per poter avere, al più presto, una squadra in grado di dire la propria in questo campionato, consapevoli che la salvezza è una impresa sportiva. Ma sono molto fiducioso che riusciremo nell’intento."

Il direttore sportivo Martello conferma le impressioni del tecnico, con cui, per anni, ha lavorato nel Licata, portando a casa buoni risultati: “Sono molto contento di questo staff tecnico, partendo da Romano, che è un galantuomo di altri tempi. Siamo fermamente convinti che le figure accanto al tecnico romano saranno di supporto e aiuto per salvare il Messina, partendo da Savanarola e passando da Messina e Ollio. Il primo è un fresco ex calciatore, scelto per la sua conoscenza della categoria, visto che era già un allenatore in campo, ed è persona della quale ci fidiamo ciecamente con carisma e personalità. L’allenatore dei portieri incarna la messinesità, il sangue giallorosso, dovrà occuparsi di un ruolo delicato per il quale abbiamo scelto tre ottimi elementi. Infine, del preparatore atletico Ollio mi ha impressionato la voglia di lottare e sacrificarsi per noi in un’avventura non facile, dimostrando motivazioni nello sposare il progetto. Scegliendo Messina in questo momento usciamo dalla nostra comfort zone, mettendoci alla prova in una piazza importante, alla ricerca dell’impresa difficile ma non impossibile, soprattutto se avremo con noi i tifosi che saranno fondamentali, potranno darci spinta e una marcia in più.”

Il ds giallorosso non si sottrae alla domanda sul mercato: “Partendo, di fatto, il 30 agosto, non è stato semplice reperire degli under, ma non siamo numericamente indietro, avendo già individuato una buona batteria di 2006 e 2007, coprendo il fabbisogno nell’immediato. Poi, sarà il campo a dire se ci sarà necessità di ulteriori innesti o variazioni. Attualmente, la rosa ha 23-24 calciatori di categoria, giovani ma rodati in maniera seria con tanti tornei di serie D alle spalle. Ora siamo pronti a partire, seppure con tutte le difficoltà di cui abbiamo già parlato, ma poi vedremo se ci sarà necessità di aggiungere una ciliegina”

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 06 settembre 2025 alle 16:57
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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