Lo aveva fatto già più volte nel corso della sua esperienza da presidente del Messina, iniziata a luglio 2017 come unico imprenditore che aveva avuto la "follia" di rispondere presente al bando pubblicato dal Comune per proseguire in D la storia calcistica del capoluogo.
Ma stavolta, Pietro Sciotto potrebbe davvero essere arrivato al capolinea e, le parole pronunciate oggi pomeriggio a "Radio Amore" subito dopo la fine della gara di Torre del Greco, potrebbero segnare una svolta nel futuro immediato del calcio messinese: "Io sono umiliato, dispiaciuto per i tifosi, per la città, per la provincia, per tutti quelli che vogliono bene al Messina. Ho fatto di tutto per portare il Messina in alto, ma molto in alto, ho dato carta bianca, ma non ce la faccio più, sono arrivato al punto di non ritorno, non vado più avanti, mi dispiace moltissimo. Rischio l'infarto, in questo momento sono al massimo della negatività, voglio solo chiedere scusa a tutti. Mi fermo, punto. Rilascio solo questa dichiarazione in diretta. Grazie e scusa".

Lo sfogo avuto da Sciotto durante la partita contro l'Andria, dopo appena 28' di gioco, al momento in cui era stato decretato il rigore del 1-2, era solo un antipasto rispetto allo stato d'animo attuale del patron biancoscudato che, il giorno successivo, si è incontrato con Pietro Lo Monaco, per poi accettare sia la conferma di Capuano sulla panchina che le dimissioni "fantasma" del direttore generale. Alcune voci davano per fatta una tregua tra proprietà e staff dirigenziale nei giorni scorsi e, quindi, la possibilità di impostare insieme la campagna rafforzamento, ma la pesantissima ed umiliante sconfitta del "Liguori" ha causato un crollo nervoso in Pietro Sciotto, non una novità, ma adesso il Messina è tra i professionisti e gli impegni presi sono gravosi, imponendo scadenze immediate (entro il 16 dicembre occorre saldare alcune spettanze, in parte già anticipate), ma soprattutto non si può prendere tempo nel momento in cui appare indispensabile ricostruire una nuova squadra e un nuovo staff tecnico dirigenziale in grado di salvare la categoria, obiettivo ancora raggiungibile, ma impossibile se si continua ad agire in base a impulsi momentanei oppure seguendo trame o scenari celati. 

Tutto ciò accade proprio nella settimana che precede il derby contro il Catania e la sfida con la Paganese, due impegni da affrontare con il massimo della determinazione e rabbia, che, invece, sono diventati montagne improbe da scalare. 

Ancora una volta, bisognerà capire, nelle prossime ore, chi davvero ha a cuore le sorti del calcio a Messina e si adopererà subito per evitare l'ennesimo, assurdo, naufragio.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 12 dicembre 2021 alle 17:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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