Tra i più apprezzati e noti talent-scout in Italia e non solo degli ultimi 25 anni, ha scoperto calciatori del calibro di Alessandro Nesta, Luigi Di Biagio, Paolo Di Canio e Marco Di Vaio, oltre ai vari Lorenzo De Silvestri, Marco D'Alessandro e Federico Macheda, facendo le fortune del settore giovanile laziale e regalando grandi campioni al calcio italiano.
Stiamo parlando di Volfango Patarca, ex direttore tecnico del settore giovanile della Lazio e della scuola calcio ed ex allenatore della formazione dei Giovanissimi Nazionali biancocelesti, intervenuto ai nostri microfoni per presentarci gli ultimi acquisti del Messina.
Da Manuel Mancini, cresciuto nel florido vivaio degli aquilotti, ad Alessandro Berardi, estremo difensore giunto in riva allo Stretto in prestito dalla Lazio, fino ad arrivare a Vlad Marin, terzino sinistro del Messina in prestito dalla Juventus ma con un passato nel settore giovanile della Lazio, e Riccardo Serpieri, ex capitano della formazione Primavera della Lazio, attualmente in prova con il team biancoscudato.
“Ho lavorato con la Lazio ai tempi del presidente Sergio Cragnotti, adesso alleno una squadra dilettantistica a Ponte di Nona, una società emergente, dove ci dedichiamo esclusivamente allo sviluppo del settore giovanile. Abbiamo già diversi ragazzi nel mirino di società del calibro di Napoli, Roma, Lazio, Udinese, Palermo, Genoa e Sampdoria - dichiara Volfango Patarca - . Nesta, Di Biagio, Di Canio e Di Vaio, tanto per nominarne qualcuno, li ho cresciuti io e li porto ancora nel cuore. Roma è sempre stata la massima espressione a livello calcistico in Italia, anche se adesso stanno subentrando diversi stranieri e forse si sta un tantino esagerando. Non sono mai uscito dal mondo del calcio, seguo tutto e fortunatamente riesco ancora a regalare giocatori al grande calcio. Crescere i ragazzi è sempre stato il mio mestiere e spero di farlo ancora a lungo”.
Volfango Patarca è stato il responsabile del settore giovanile della Lazio fino all'avvento dell'attuale presidente biancoceleste Claudio Lotito. Da Mancini a Berardi, da Marin a Serpieri, tutti calciatori che il "maestro" Patarca conosce molto bene: “Riccardo Serpieri, che attualmente si allena con il Messina, lo ricordo molto bene. E' stato anche campione d'Italia con la formazione Primavera della Lazio, già da diversi anni si parla di una sua possibile esplosione e mi auguro che, in caso di tesseramento con il Messina, possa trovare quella continuità necessaria per fare il grande salto. I giovani hanno bisogno di giocare, lui purtroppo è stato sfortunato e ha bisogno adesso di recuperare la condizione fisica ideale dopo essersi rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Se il Messina lo prende, a parer mio, fa un affare, assicurandosi un giocatore veramente bravo e di grande prospettiva. E' un difensore centrale del 1994, tra i migliori in Italia, che all'occorrenza può fare anche il terzino destro o mancino. Con la Lazio ha già ricevuto diverse convocazioni in Prima Squadra ed è andato in panchina più volte in campionato, in Coppa Italia ed in Europa League, sia con Edy Reja che con Vladimir Petkovic. E' molto abile in marcatura, forte di testa, ma bravo anche ad impostare il gioco, non butta via un pallone, ha la giusta mentalità per far bene. Mi meraviglia il fatto che ancora non abbia esordito in Serie A, è un giovane dalle grandi qualità”.
Il nuovo estremo difensore del Messina è Alessandro Berardi, un numero uno che Volfango Patarca ben conosce: “Anche Alessandro l'ho cresciuto io, è un portiere veramente bravo, freddo, tranquillo e deciso, padrone assoluto tra i pali. E' un classe 1991 che ultimamente non ha trovato una grande continuità tra Hellas Verona, Salernitana e Grosseto, ma a Messina può riscattarsi. Anche lui ha ricevuto diverse convocazioni in Prima Squadra con la Lazio, è un giocatore di grande prospettiva, tra un paio d'anni lo ritroveremo almeno in Serie B”.
Fosforo a centrocampo con l'arrivo in giallorosso di Manuel Mancini, anche lui cresciuto nel settore giovanile biancoceleste: “Un giorno tentarono di farlo smettere di giocare a calcio, io lo riportai alla Lazio e lui ripartì alla grande, riscattandosi, ripagando la mia fiducia e giocando successivamente con Sudtirol Alto Adige, Taranto, Siena, Gallipoli, Hellas Verona, Salernitana e L'Aquila. Ha grande esperienza essendo del 1983, è nel pieno della sua maturità fisica e tattica e può rappresentare un valore aggiunto. E' un trequartista che può tranquillamente ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, molto forte tecnicamente, a parer mio tra i migliori ragazzi che ha avuto la Lazio nel suo settore giovanile. Mi piace molto anche come metronomo davanti alla difesa, è un ottimo calciatore. E' un ragazzo d'oro, straordinario, gioca a calcio come pochi e con grande semplicità riesce a far tutto, è uno dei miei uomini e lo ricordo con grande affetto”.
Altro ex laziale è l'esterno sinistro romeno Vlad Marin, al Messina in prestito dalla Juventus. Fino a questo momento si è visto poco in maglia biancoscudata anche a causa di un infortunio: “Lui ha avuto una storia un po' particolare, perché dalla Lazio andò al Manchester City, poi lo prese la Juventus che lo girò in prestito alla Roma e successivamente rientrò ancora una volta a Torino. E' comunque cresciuto nella Lazio, all'epoca era considerato veramente molto bravo, tra i migliori nel suo ruolo, anche se lo ricordo bambino. E' del 1995, quindi ancora è giovanissimo, a parer mio merita fiducia”.
Un occhio poi al futuro: “Non ho timore di essere smentito, entro qualche anno vedremo altri talenti laziali in Serie A, ne sono certo. Qualche nome? Simone Palombi, attaccante del 1996, Cristiano Lombardi, ala del 1995, Luca Crecco, terzino sinistro del 1995, ed Alessandro Murgia, regista del 1996. Sono ragazzi destinati ad una grande carriera, ma non certo gli unici”.
Una vita per il calcio quella di Volfango Patarca: “Dal 1980 ad oggi ho sempre fatto l'allenatore, o meglio, l'insegnante di calcio. Da allora non sono mai mancato un giorno dal campo, sono sempre stato presente, con grande passione e con grandi motivazioni. La Lazio, ma in generale Roma, può essere veramente una miniera a livello giovanile per tutto il calcio italiano, abbiamo sempre cresciuto ragazzi dalle grandi qualità portandoli poi tra i professionisti - dichiara in chiusura Volfango Patarca - . Ho avuto tantissimi ragazzi durante l'arco della mia carriera, forse il più grande di tutti è stato proprio Alessandro Nesta, un campione assoluto. Ho sempre aiutato tantissimi ragazzi e lo farò finché potrò, perché è giusto così, i giovani vanno stimolati e aiutati affinché possano esprimersi al meglio. Ho speso una vita per il calcio, ho sempre fatto questo ed è questo che amo. Se si ferma il pallone abbiamo perso tutti”.
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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