I fantasmi del passato possono ripresentarsi anche a distanza di molto tempo. Una situazione che il Football Club Messina conosce bene, specialmente con l’inizio del girone di ritorno. La vigilia che ha preceduto la trasferta di Corigliano, infatti, ha fatto tornare in mente la gara d’andata e una sconfitta pienamente meritata sul campo. Fu uno dei primi passi falsi di inizio stagione dei giallorossi, una gara che ancora oggi lascia molto amaro in bocca.
Da quel caldo pomeriggio di settembre molto è cambiato nell’universo sportivo del Football Club Messina. Una squadra allora ancora troppo acerba, specialmente dal punto di vista mentale, ha lasciato spazio a un gruppo solido e di grande qualità. La vittoria di Corigliano certifica ancor di più lo stato di forma dei giallorossi, capaci di vincere una gara complicata sotto molteplici aspetti. La sfida contro Catalano e compagni è stata la famosa “prova del nove” per dar seguito alla sudata vittoria contro la Palmese. Due avversarie pericolanti, due squadre con poco da perdere e sei punti fondamentali in ottica playoff.

Mister Gabriele non lascia nulla al caso, sottolineando come ogni particolare possa risultare decisivo in queste partite. Per questo motivo la conferma del 4-4-2 è scontata come anche l’undici iniziale con la consueta staffetta Camara – Correnti a occupare la quota under 2001. Sul campo, poi, la gara si trasforma in un nuovo monologo giallorosso proprio come una settimana prima contro la Palmese. Su un terreno di gioco al limite della decenza, il Fc Messina macina gioco e occasioni con il consueto atteggiamento aggressivo. La difesa alta, guidata del rientrante Domenico Marchetti, non concede nulla agli avversari, costretti a un’infinita serie di lanci lunghi da parte dei centrali Strumbo e Colombatti. Massima espressione della grande prova difensiva giallorossa, oltre a non aver subito gol, è la prestazione di Catalano. L’ex Acr Messina è costantemente anticipato da Casella nel primo tempo e da Brunetti nella ripresa, facendosi notare esclusivamente per qualche calcio piazzato battuto sulla trequarti campo. Il centrocampo, poi, domina su quello avversario con una prova da incorniciare di capitan Giuffrida in forma smagliante.
La chiave della gara, però, è sempre sugli esterni con Bevis e Camara che rappresentano delle spine nel fianco per gli avversari. Il primo mette in crisi tutto il reparto difensivo del Corigliano, che colleziona ben quattro cartellini gialli. Il secondo è autore di una prova in crescendo coronata dalla rete decisiva per i tre punti.

Al termine dei novanta minuti, il Football Club Messina non solo “vendica” l’amara sconfitta dell’andata, ma scavalca anche il Troina conquistando il terzo posto in classifica. Adesso la sfida contro il Biancavilla di domenica è la partita perfetta per chiudere alla grande il primo mese del 2020. Non ci sarà mister Gabriele, espulso dalla panchina come il collega avversario Mangiapane. Tuttavia la squadra ha acquistato quella maturità tale da non volersi permettere passaggi a vuoto o cali di concentrazione. Nel frattempo si spera di recuperare Carbonaro per la sfida contro gli etnei, mentre Melillo prosegue il suo iter sulla via del rientro. Battere il Biancavilla diventa fondamentale per presentarsi nel miglior modo possibile alla sfida del “Renzo Barbera” contro il Palermo. E si avvicina anche la fine del calciomercato di gennaio e non è escluso che non ci possa essere qualche novità in casa giallorossa.

Sezione: Fc Messina / Data: Mar 21 gennaio 2020 alle 09:57
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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