Nuova avventura per il terzino messinese Antonio Stelitano, 27 anni, che ha firmato con il Balotesti, team che milita in Romania nel campionato nazionale di Serie B.
Nato a Messina il 22 ottobre del 1987, 179 cm di altezza per 73 kg di peso, terzino destro, Stelitano è cresciuto nel Real Messina, giocando in Promozione e in Eccellenza con la compagine peloritana. A 19 anni la prima esperienza in Serie D con il Paternò (4 presenze), prima del passaggio al Giarre (9 presenze), sempre nel massimo campionato dilettantistico. L'anno successivo l'esperienza in Eccellenza con il Palmanova (24 presenze), poi il ritorno al Sud con la Taurianovese (26 presenze), sempre in sesta serie, prima della grande occasione siciliana con l'Igea Virtus nel campionato di Serie C2. In maglia giallorossa Stelitano collezionò 23 presenze realizzando anche il suo primo gol tra i professionisti. Tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006 Antonio Stelitano fu ad un passo dal tesseramento con il Messina, ma tutto saltò a causa di un cavillo burocratico. L'anno dopo l'esperienza in Argentina, nel campionato di Serie C. La squadra era l’Atletico Union, con cui collezionò 14 presenze. Dopo l'esperienza sudamericana, il ritorno in Italia con la maglia dell'Interpiana, nel Girone I del campionato nazionale di Serie D (6 presenze). Successivamente una breve apparizione in Serie A romena con il Severin, prima del tesseramento con il Parma che lo mandò in prestito nel massimo campionato dominicano al Moca (10 presenze più i play-off e la vittoria del campionato). Scaduto il contratto con il Parma firmò con il Buelna, in Serie C spagnola, squadra con cui ha collezionato 14 presenze, prima di rituffarsi in una nuova avventura estera con il Balotesti nel campionato cadetto romeno.
«Sono molto contento di aver firmato con il Balotesti, mi ha fortemente voluto il mister Giovanni Pisano, nativo di Siracusa, ex attaccante di Salernitana, Cosenza, Spezia, Vittoria, Enna, Modica, Siracusa, Genoa, Foggia, Niscemi, Leonzio, Budoni, Belvedere, Avola e Biancavilla ed ex allenatore delle formazioni giovanili della Salernitana, spero di ripagare la sua fiducia nel migliore dei modi».
Queste le dichiarazioni rilasciate dal calciatore messinese Antonio Stelitano ai nostri microfoni.
«Con il tecnico è nato un bel rapporto, è una persona estremamente preparata e schietta, un grande lavoratore. Lo avevo conosciuto durante la mia esperienza in Spagna e mi ha fatto un'ottima impressione».
Stelitano non è l'unico calciatore italiano a militare nelle fila del Balotesti: «Sono in buona compagnia - afferma Antonio - . In Romania ho trovato Francesco Pisano, il figlio del mister, un attaccante che ha militato in Italia in Serie D nel Nola e in Spagna in Serie C nel Buelna con me, Pietro Mazza, centrocampista che ha vestito la maglia dell'Agropoli in Eccellenza e in Serie D e del Campobasso in Serie C2, e infine il portiere Matias Carta, ex Lanciano, Pro Vercelli e Spezia».
Sul livello del calcio romeno l'atleta messinese si esprime così: «Il livello è abbastanza alto, ho disputato diverse amichevoli e sono rimasto piacevolmente sorpreso - dichiara Stelitano - . A parer mio il calcio romeno è un po' sottovalutato, anche perché le squadre di vertice non sono riuscite ad affermarsi in Champions League ed in Europa League e la Romania ha perso lo spareggio con la Grecia non qualificandosi per il Mondiale. Ci sono tanti giocatori validi, anche in Serie B. In squadra con noi, ad esempio, sono rimasto impressionato dal centrocampista Bogdan Patrascu, calciatore di grande esperienza e dal curriculum importante, con un passato in Italia, oltre 20 presenze in Serie A con Piacenza e Chievo Verona, oltre 200 presenze in Serie B con Piacenza e Padova e circa 20 presenze in Serie C1 con il Padova, con alle spalle anche diverse presenze in Nazionale».
Stelitano è reduce da un'esperienza positiva in Spagna, in Serie C, con il Buelna: «Non posso che parlare bene della Spagna e del calcio spagnolo - dichiara il terzino messinese - . Ho giocato con continuità, ho costruito un bel rapporto con la società, con il presidente, con il mister e con tutti i miei ex compagni di squadra, mi sono ritagliato i miei spazi e ho fatto una bellissima esperienza. Certo, anche in Spagna c'è una situazione di crisi abbastanza evidente, ma dopo la scadenza del contratto con il Parma avevo bisogno di tornare in pista e di rimettermi in gioco. Volevo tornare in Europa, ho ricevuto diverse offerte dalla Repubblica Dominicana, ma alla fine ho optato per la Romania, soprattutto per la presenza del mister Giovanni Pisano».
Antonio Stelitano si conferma dunque un autentico giramondo, dall'Italia all'Argentina, passando per la Repubblica Dominicana e per la Spagna, fino alla Romania: «Mi ritengo una persona estremamente fortunata - continua - , culturalmente mi sono arricchito veramente tanto, ho conosciuto tanti posti e tante persone e non smetterò mai di ringraziare Dio. Il calcio è la mia vita e cerco di correre più degli altri per fare ciò che mi piace e per raggiungere grandi traguardi. Faccio tanti sacrifici, stare lontano dalle persone che ami non è semplice e sento ogni giorno la mancanza della mia famiglia e della mia ragazza. Non fumo, non bevo, mangio in maniera sana, vado a letto presto e faccio una vita da atleta, sono molto religioso e penso che il calcio debba essere non solo un lavoro, ma prima di tutto un divertimento, una passione e uno stile di vita. Tante persone fanno lavori più duri o non lavorano proprio, dunque io mi ritengo un privilegiato».
Antonio Stelitano è stato uno degli oltre 240 calciatori tesserati con il Parma negli ultimi anni. Una società sull'orlo del fallimento, emblema della situazione assai complessa del calcio italiano: «In questi giorni sento parlare tanto delle cinque squadre italiane che hanno passato il turno in Europa League e si sono qualificate agli ottavi di finale, sicuramente una bella soddisfazione, anche se devo dire di aver visto Fiorentina-Tottenham, con i viola senza nessun giocatore italiano in campo tra gli undici titolari. In Italia vedo troppi stranieri, a me non può che far piacere vedere grandi calciatori del calibro di Tevez, Pogba, Vidal e Icardi nel nostro campionato, ma con loro ci sono anche troppi stranieri che in Italia fanno solo la comparsa. Io in un momento di crisi come questo cercherei di aiutare i nostri calciatori, i nostri giovani in cerca di una chance, anche perché leggi e regolamenti tra cui l'età media e il minutaggio degli under a parer mio fanno solo male al calcio. Il Parma? Beh, è un capitolo triste del nostro calcio - dichiara in chiusura Stelitano - . Quando fui acquistato io dal Parma la società emiliana aveva già diversi problemi, anche se alcuni dirigenti mi chiamavano spesso dicendo di essere soddisfatti del mio rendimento. Purtroppo alcune situazioni sono state gestite male, così si arriva inevitabilmente al fallimento. Mi dispiace tanto, vedo anche altre società in difficoltà, tra cui Reggina e Monza, segno di un calcio mal gestito dalle categorie minori alle serie superiori».
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
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