Continua, al ritmo di due sedute al giorno, il lavoro dei 21 giocatori che il Messina ha portato in ritiro a Cascia per preparare la stagione 2022-23.

RITIRO E MERCATO - La presenza del direttore sportivo Marcello Pitino è un segnale chiaro che i vertici dell’area sportiva stanno procedendo ad attente valutazioni degli elementi sotto contratto dallo scorso campionato e dei giovani under aggregati alla rosa in quest’ultima settimana. L’unico movimento in entrata è stato quello di Antony Angileri, ma nei prossimi giorni dovrebbero sicuramente aggiungersi altri elementi per rimpolpare un organico dal quale mancheranno presto anche alcuni partenti, ancora non ufficializzati, orientati a rescindere sia perché non rientrano nelle preferenze del tecnico che per scelte di rimodulazione del budget. A questi, potrebbero aggiungersi eventuali cessioni con plusvalenze, opportunità di difficile concretizzazione nel calcio attuale, dove i movimenti di mercato con monetizzazione dei cartellini avvengono in casi rari e per elementi di particolare valore. Si attraversa, quindi, una fase delicata nella costruzione della rosa che dovrà avviare quel progetto pluriennale di crescita annunciato qualche giorno fa nel corso della conferenza stampa di presentazione di mister Auteri. Compito che il ds Pitino dovrà svolgere al meglio in tempi brevi per non dare alibi a nessuno.

ORGANIZZAZIONE - Intanto, la società lavora sugli altri fronti organizzativi per dare forma al nuovo Messina. La campagna abbonamenti prosegue senza numeri eclatanti, ma con costanza, superando quota 250 in 9 giorni, con qualche piccolo inceppamento causato da difetti di comunicazione abbastanza superabili. Continua la ricerca degli sponsor per dare ossigeno finanziario all’impegno, fin qui quasi esclusivo, della famiglia Sciotto, considerando che i fratelli Matteo e Gino hanno affiancato Pietro nello sforzo affrontato per perfezionare l’iscrizione del Messina al campionato. Ad inizio di questa settimana si erano intensificate le voci di un accordo quasi raggiunto con una delle aziende leader nella grande distribuzione in Sicilia, concessionaria di un marchio apparso sulla maglia di una squadra assoluta protagonista degli ultimi campionati di serie C. E, oltre a questo, vi sarebbero altre aziende contattate ed apparentemente interessate ad accostare la propria immagine a quella del Messina.Tempi ancora non maturi, però, per la concretizzazione degli accordi e le firme sui contratti di sponsorizzazione, mentre non si parla più di nuovi ingressi in società, altro pallino del presidente Sciotto, per il momento lasciato in stand by. La raccolta fondi, lanciata subito dopo lo scorso 22 giugno, è quasi arrivata alla soglia dei 40.000 euro, che dovrebbero essere destinati a un progetto, che rafforzi il senso di appartenenza alla biancoscudata, non definito ufficialmente dai dirigenti dell’Acr.

SETTORE GIOVANILE Tornando all’aspetto puramente sportivo, si è arenato l’accordo con il Camaro per traslare l’attività della società neroverde nel settore giovanile del Messina, già raggiunto nelle linee generali tra i vertici delle due società, ma evidentemente con difficoltà insormontabili quando si è passati alla stesura di una strategia concordata. Alla fine, sembra sia prevalsa la linea di condotta che prevede un investimento diretto da parte della proprietà, ricorrendo a figure interne o a professionalità da individuare piuttosto che affidarsi a una struttura e ad un metodo di lavoro collaudato negli anni. Scelte strategiche sulla cui validità si potrà esprimere un parere solo con il passare del tempo.

IMPIANTI SPORTIVI E LOGISTICA - Restano ancora irrisolti, almeno al momento, un paio di problemi fondamentali per consentire un sereno svolgimento delle attività stagionali, sia per la prima squadra che per le rappresentative Primavera, under 17 e under 15, oltre che per la compagine femminile. Si tratta dei campi di allenamento e delle sistemazioni abitative dei calciatori, autentici nodi gordiani dalle nostre parti, nei decenni passati, tranne alcune sporadiche eccezioni. Risalgono al 5 luglio scorso le dichiarazioni del sindaco Basile sulla volontà e l’impegno preso dalla Amministrazione Comunale a proposito degli impianti che dovevano essere messi a disposizione del Messina prima dell’inizio della stagione, previsto per la seconda metà di agosto, con la disputa della Coppa Italia di serie C. Basile affermò che, entro fine agosto, il “Celeste” sarebbe stato pronto per gli allenamenti, così come il “Franco Scoglio” per il primo impegno ufficiale e si sarebbe fatto in modo di sistemare, prima possibile, la foresteria dello stadio in Contrada S. Filippo. Da lontano, il prato dello “Scoglio” inizia a diventare di nuovo verde dopo lo spettacolo di Vasco Rossi risalente a più di un mese fa, si è iniziato a liberare dalla spazzatura le stanze della palazzina dietro la curva sud, ma in Via Oreto tutto è rimasto immobile. A corredo di questo pezzo pubblichiamo una foto scattata il 22 luglio nelle quali il terreno appare in condizioni pietose, ed appare complicato sperare che il prato sia agibile e, soprattutto adatto a sostenere il lavoro continuo di una squadra di calcio professionistica tra tre settimane, quando il Messina dovrà iniziare la settimana tipo di allenamenti in vista dell’esordio in Coppa Italia. Perché non basta che si innaffi il terreno attendendo che l’erba ridiventi verde per avere un manto perfetto. Ma occorre risistemare tutto, prevedendo o la semina oppure interventi di rizollatura mirati a secondo del periodo dell’anno in cui si programmano. E il mese di agosto non è proprio il momento più adatto. Senza fare polemiche, quindi, sarebbe il caso che la società solleciti il Comune ad intervenire immediatamente nel modo più corretto, nello spirito di collaborazione e partecipazione auspicato più volte dal Sindaco e dai rappresentanti dell’Acr. Per non creare alibi. A nessuno.

Sezione: Il focus / Data: Ven 22 luglio 2022 alle 09:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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