Jolly esauriti dopo appena cinque giornate, quelle che hanno messo sulla strada del Messina tante sfide complicate, nelle quali i biancoscudati non sono riusciti a sovvertire il pronostico della vigilia. Dopo i ko con il Crotone in casa e sui campi di Virtus Francavilla e Avellino, Daga e compagni sono caduti anche in casa della corazzata Catanzaro.

Tutto, di fatto, come previsto alla vigilia, con il Messina che ha recitato alla perfezione il ruolo di vittima sacrificale al cospetto di un avversario nettamente più forte. Ha stupito, però, l’assenza di una reale reazione, da parte di un gruppo giovane che ancora sta faticando a interpretare la categoria. Sono anche gli uomini più esperti che stanno deludendo, tra cattiva condizione fisica, su tutti un Curiale ben al di sotto degli standard immaginati, e rendimento altamente insufficiente, basti pensare a un Fofana che è lontano parente del bel giocatore ammirato lo scorso anno. A Catanzaro, poi, si sono palesati tanti limiti, come quelli di Amara Konate, co-protagonista con il portiere Daga nella frittata del primo gol di Vandeputte e dalle cui parti ha sfondato a proprio piacimento proprio l’esterno belga, autore anche del secondo gol e dell’assist per la terza realizzazione di Iemmello. In mezzo, una prova altamente negativa del Messina, con l’unico lampo della traversa colpita da Iannone, con l’aiuto di una deviazione, poco dopo la rete dell’1-0.

Ora, come si è detto spesso, inizia il vero campionato del Messina: dopo le prime cinque complicate giornate, nelle quali però era lecito attendersi qualcosa di più, arrivano le sfide con le matricole Giugliano, Gelbison e Audace Cerignola. Allungando lo sguardo fino al 22 ottobre, poi, ecco Fidelis Andria e Latina. Sulla carta cinque avversarie nella lotta alla salvezza e che diranno realmente che ruolo potrà recitare il Messina in questa stagione.

Sezione: Il focus / Data: Lun 26 settembre 2022 alle 15:32
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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