Il Messina, in una giornata che poteva sembrare interlocutoria, con le avversarie per la lotta al primato impegnate su campi non impossibili e il fanalino di coda da affrontare in casa, tira fuori una prestazione che capovolge le incertezze del primo tempo, liquidando la pratica Roccella in una decina di minuti nella ripresa, incassando tre punti importanti per mettere un po’ di distanza con Gelbison e Football Club, in attesa di sapere quando l’Acireale potrà andare a Licata per il recupero della gara rinviata causa Covid.
Raffaele Novelli (voto 6,5) inizia affidandosi all’inossidabile 4-3-3, ma la partenza molle dei suoi uomini non dipende dal modulo di gioco, quanto da un atteggiamento non consono al ruolo di squadra matura acquisito dal Messina nelle ultime giornate. Due chance concesse agli amaranto, tra cui il gol, seppur viziato da una serie di disattenzioni della terna arbitrale, diversi errori di presunzione e leggerezza nei passaggi, erano il segnale che poteva trattarsi di un pomeriggio difficile, poi l’allenatore sposta qualche pedina, il meccanismo si rimette a viaggiare a ritmi più alti e, dopo il riposo, il volenteroso Roccella scompare dalla contesa.
Come a Vallo della Lucania, il cambio di passo viene da uno straripante Mauro Bollino (8), imprendibile nella posizione di trequartista, autore di giocate sopraffine, tra cui il lancio millimetrico che apre l’autostrada a Foggia per il 5-1, a caccia del gol attraverso soluzioni acrobatiche o tocchi da biliardo, che arriva dal dischetto con una trasformazione impeccabile all’incrocio dei pali.
Il numero dieci parla la stessa lingua di un altro “fuori categoria” come Simone Addessi (8) rapace sull’1-1, chirurgico nell’assist pennellato per il sorpasso e sempre attivo nel creare la superiorità numerica sulla fascia destra, restituitagli dopo l’inizio di partita in cui era confinato sull’out mancino. Carmine Cretella (7) è un po’ svagato in avvio, come tutti i compagni, poi carbura, cambia tre posizioni durante la gara, segna il secondo gol stagionale, ancora di testa come a Biancavilla, finisce in crescendo senza nemmeno forzare troppo.
Nella hit parade biancoscudata di giornata spetta di diritto a Ciro Foggia (7) il posto al fianco del biondo classe 2002, per la doppietta che lo mette alla pari con Maggio in vetta alla classifica cannonieri di girone, ma anche per un secondo tempo in cui fa tutto bene e con la giusta cattiveria. Nota di merito anche per l’immediato chiarimento con Cretella, a cui ruba il gol del 3-1, oltre che per il pallonetto marchio di fabbrica della casa che chiude il punteggio.
Partita di spessore atletico e agonistico per Alessio Cristiani (6,5), tappabuchi prezioso per evitare qualunque tentativo avversario e utilissimo in appoggio alla manovra offensiva, una prova da vero centrocampista per il toscano. Il resto della squadra svolge in modo adeguato il proprio compito, una volta superato il periodo di appannamento seguito al vantaggio ospite. Capitan Aliperta (6) si mantiene su ritmi costanti, passa tutti i 66 minuti del suo match controllato a uomo dal giovane Pietanesi, si concede qualche eccesso di confidenza senza conseguenze, è sempre preciso nei calci da fermo, dispensa consigli e richiami soprattutto ai più giovani.
Paolo Lomasto (6) trova in Boubacar Samake il primo avversario capace di metterlo in difficoltà sulle palle alte, ma, con il passare dei minuti, ne limita gli ardori, mentre il suo compagno di viaggio più vicino Sabatino (6) non è preciso come al solito, ma porta ampiamente la pagnotta a casa, affidandosi all’esperienza e dando un prezioso apporto in fase di costruzione come alter ego di Aliperta.
Una nota particolare di giornata è sicuramente la sostituzione dei due esterni bassi, con Cascione (6) e Giofrè (sv) che cedevano il posto a Mazzone (6,5), bravo ad entrare in partita nel momento cruciale dopo l’intervallo, e all’esordiente Polichetti (6), ben dotato tecnicamente ma rivedibile in fase difensiva. Non giudicabile, infine, il portiere Caruso, incolpevole sul gol dopo 8’ ed impegnato a prendere il sole nei restanti 82 minuti oltre il recupero. Dalla panchina arrivano i contributi di Lavrendi (6), 27 minuti in campo per lui al posto di Aliperta, Boskovic (sv) e Acquadro (sv) alla prima presenza in biancoscudato. Volti distesi e sorridenti dopo il triplice fischio e calciatori biancoscudati che, adesso, potranno passare qualche giorno di vacanza pasquale a fianco dei propri cari prima di riprendere la preparazione in vista della sfida prevista domenica 11 aprile a Castrovillari.
Sarà la prima di dieci partite in cui questo gruppo dovrà lottare fino allo stremo per non mollare di un centimetro e poi, come ha ripetuto Novelli in questi mesi fino alla noia, “all’ultimo secondo dell’ultima partita, alzeremo la testa per vedere dove siamo”.
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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