Finisce con i giocatori delle due squadre stremati a terra una partita nella quale il Messina passa in vantaggio, ma poi viene raggiunto dalla Casertana con un gol di Filippo Damian, due anni fa in biancoscudato. Risultato che rispecchia l’equilibrio visto in campo, ma resta il rammarico per gli uomini di Modica che, nel secondo tempo, hanno costruito di più, pur senza concludere troppo verso la porta. La Casertana è riuscita a mantenere l’imbattibilità esterna in questo campionato, mentre i biancoscudati devono rinviare la seconda vittoria stagionale. Domenica altro impegno casalingo contro il Giugliano.
PREPARTITA – Nello scenario di un “Franco Scoglio” illuminato dai riflettori e davanti a circa tremila spettatori, si incontrano due squadre che si affidano allo stesso sistema di gioco, guidate da tecnici per tanti anni allievi di Zdeneck Zeman, legati da una amicizia lunga, con le radici affondate in un calcio totalmente diverso, quello degli anni 80, quando Modica e Cangelosi crescevano nelle giovanili del Palermo. Il Messina viene dalla peggiore prestazione stagionale, la Casertana si fa forte della propria imbattibilità esterna e della vittoria ottenuta tre giorni fa a Teramo contro il Monterosi. E’ una tappa importante nella fase iniziale della stagione, con biancoscudati e rossoblù che hanno obiettivi diversi, viste le ambizioni di playoff dei campani e la necessità di ottenere fiducia e una classifica tranquilla da parte dei padroni di casa. Modica si affida a Fumagalli tra i pali, con la difesa nella quale c’è l’inserimento di Ferrara per Pacciardi al centro rispetto a Potenza, mentre lo schieramento di centrocampo è obbligato da squalifiche ed infortuni con Giunta e Frisenna accanto a Franco, mentre il trio di attacco è Cavallo-Plescia-Emmausso. Cangelosi schiera una squadra nella quale ci sono diversi elementi di qualità ed esperienza, con il problema della condizione fisica da trovare giocando, visto il ritardo con cui, gioco forza, è stata iniziata la stagione dopo essere stati ammessi in serie C a fine agosto. Davanti al portiere Venturi ci sono il messinese Calapai e Sciacca ai lati della coppia Celiento-Anastasio, Casoli e Proietti giostrano sulla mediana insieme all’ex Damian, due anni fa in biancoscudato, in avanti ci sono tre grandi nomi per la categoria come Carretta, Montalto, in avvio di carriera nella Primavera del Messina, e Curcio.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Messina che torna in casa a vestire la biancoscudata, con i due sponsor di maglia per i quali è stato recentemente concluso l’accordo economico, mentre la Casertana indossa un completo rossoblù a strisce che ricorda la divisa tradizionale dei falchetti. Prima chance per i campani al 7’, con Damian che spara alto da buona posizione, dopo un pallone perso in uscita dalla difesa biancoscudata. Guizzo del Messina al 12’, quando batte immediatamente una rimessa laterale Giunta per Plescia, atterrato da Sciacca mentre andava verso la porta, ma da distanza tale che il cartellino giallo appare una punizione abbastanza proporzionata. Emmausso si affida alla “maledetta”, trovando pronto Venturi alla deviazione in corner, sul quale Manetta commette fallo intervenendo di testa contrastando il portiere. Un paio di tentativi fuori misura dalla media distanza per Ortisi e Cavallo intorno al 15’. Ammonizione per Franco al 18’, costretto al fallo su Damian, dopo un pallone perso banalmente da Ferrara in uscita sulla propria tre quarti. Pericolosissima la Casertana al 21’ su cross da destra di Carretta, Curcio colpisce di testa e solo la traversa salva Fumagalli. Giallo per Damian che colpisce duramente Franco al 27’. L’ultima parte del primo tempo scorre via con tanto equilibrio in campo, ma senza particolari emozioni, se non un tiro di Plescia proprio allo scadere deviato in bello stile da Venturi, e il duplice fischio del signor Rinaldi sancisce uno 0-0 abbastanza sincero rispetto a quanto visto in 45’ più i due di recupero.
SECONDO TEMPO – Cangelosi, nell’intervallo, sostituisce Carretta, uno dei migliori in assoluto, per Toscano., che, al 48’, viene ammonito per un fallo su Plescia a palla lontana. Al 54’, Plescia viene favorito da un rimpallo con Anastasio, esita troppo e viene anticipato da Celiento al momento di concludere. Ancora palla gol per il centravanti biancoscudato al 58’, su passaggio di Emmausso, ma la sua girata di sinistro viene neutralizzata da Venturi con un intervento di grande prontezza, approfittando della poca angolazione nella conclusione. Al 61’ primi cambi per il Messina, con Giunta ed Emmausso che lasciano spazio a Tropea e Ragusa, con il conseguente spostamento di Ortisi nel ruolo di mezzala sinistra. Il Messina preme e, al 65’, arriva il gol, in una situazione molto confusa nella conclusione, su una palla persa in uscita dalla difesa casertana, Ortisi controlla e serve Ragusa, sul suo tiro verso la porta interviene Anastasio deviando in fondo al sacco. Grandi proteste da parte dei campani, perché l’assistente numero due Colaianni resta fermo sul posto e l’arbitro esita nel concedere la rete, finendo poi per convalidare. Ammonito al 67’ Ragusa per una gomitata in un contrasto aereo. Al 74’, Tavernelli prende il posto di Proietti e, due minuti dopo, Calapai esce per Paglino. La Casertana pareggia al 76’, con una azione molto rapida avviata da uno scontro in cui Plescia resta a terra, ma poi passa molto tempo prima che Anastasio, in proiezione offensiva, serva Damian, che non sbaglia solo davanti a Fumagalli per il più classico dei gol dell’ex. Difesa peloritana troppo larga in occasione del gol, eccesso di confidenza imperdonabile per chi si trova in vantaggio nel secondo tempo in una gara così equilibrata. Ci prova Cavallo all’80’ con un tiro a giro troppo lento e centrale per impensierire Venturi. Modica, all’86’, provvede all’ultimo doppio cambio, inserendo Zunno e Luciani per Cavallo e Plescia. Al primo minuto di recupero, Toscano cerca il jolly con un tiro al volo dal limite, ma Fumagalli si distende in parata bassa e la mette sul fondo. Le squadre non ne hanno più e si allungano tantissimo durante il recupero, con il Messina che non riesce a chiudere un paio di situazioni potenzialmente pericolose nell’area rossoblù, fino al triplice fischio del signor Rinaldi, dopo 4’ di recupero.
TABELLINO
MESSINA-CASERTANA 1-1
Marcatore: 65’ Anastasio (autorete), 77’ Damian ( C )
MESSINA (4-3-3): Fumagalli; Lia, Manetta, Ferrara, Ortisi; Frisenna, Franco, Giunta (dal 61’ Tropea); Cavallo (dall’86’ Zunno), Plescia (dall’86’ Luciani), Emmausso (dal 61’ Ragusa). In panchina: De Matteis, Di Bella, Darini, Pacciardi, Polito, Salvo, Buffa. Allenatore: Giacomo Modica
CASERTANA (4-3-3): Venturi; Calapai (dal 76’ Paglino), Anastasio, Celiento, Sciacca; Casoli, Proietti (dal 74’ Tavernelli), Damian; Carretta (dal 46’ Toscano), Montalto, Curcio. In panchina: Marfella, Soprano, Cadili, Del Prete, Matese, Galletta. Allenatore: Vincenzo Cangelosi.
Arbitro: Carlo Rinaldi di Bassano del Grappa
Assistenti: Glauco Zanellati di Seregno e Marco Colaianni di Bari
IV Ufficiale: Mauro Gangi di Enna
Corner: 3-2
Ammoniti: 12’ Sciacca ( C ), 18’ Franco (M), 27’ Damian ( C ), 67’ Ragusa (M)
Recupero: 2’ e 4’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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