Giacomo Modica si presta con spirito sereno alle domande dei cronisti locali presenti nella sala stampa del “Pinto”, dopo la netta vittoria ottenuta dal Messina sul campo della Casertana: “Abbiamo giocato, secondo me, un grande calcio – esordisce il tecnico biancoscudato – una grande partita. Sono contento di quello che hanno fatto i miei ragazzi contro una squadra forte come la Casertana che non perdeva dal 5 ottobre. Sono stati bravi a metterli in difficoltà subito, andarli a prendere, poi ci siamo anche divertiti a costruire, creando le premesse per fare qualche gol in più. I nostri avversari di oggi hanno fatto un capolavoro in questo campionato, noi siamo andati a fasi alterne, ma mi voglio godere la prestazione di oggi perché i ragazzi sono stati favolosi, fantastici, sbagliando poco, capitalizzando meno di quanto costruito. Andiamo avanti, ogni partita fa storia a sé, oggi siamo stati bravini, nella prossima non lo so, abbiamo regalato tanti punti nel nostro percorso, ma noi conosciamo la nostra dimensione. Dobbiamo portare avanti degli obblighi aziendali, valorizzando qualche ragazzo, facendo il minutaggio, lo sappiamo dalla prima di campionato e siamo, tutto sommato, in linea con i programmi. Abbiamo sbagliato tante cose in questa metà stagione, qualcuna l’abbiamo indovinata, non è tutto da buttare, pur se a volte c’è chi pensa sia così. Siamo un gruppo che si diverte lavorando insieme, proponendo gioco e oggi - sottolinea Modica -abbiamo fatto cose importanti. Quindi, mi va di spendere due parole per l’impegno, l’applicazione, la dedizione, la volontà di fare la partita a Caserta. Siamo arrivati con tre ragazzi presi dal nostro settore giovanile e sono contento per lo spirito con cui abbiamo affrontato questo impegno.”

Modica si sofferma poi sul modo in cui il Messina ha messo in pratica il piano partita predisposto per la Casertana, apparsa non al massimo questa domenica: “Io e Cangelosi siamo figli dello stesso padre, calcisticamente parlando, lo sapete. La nostra filosofia comune è vincere, passando attraverso il gioco, ma non comandati o influenzati da un risultato negativo. Ho parlato poco quando ho vinto e riconosciuto i meriti degli avversari quando ho perso. E’ importante che la squadra ti segua ed abbia sempre voglia di migliorarsi. Il campionato lo vince solo uno, gli altri sembrano sempre sconfitti a inizio stagione devi capire cosa mangiare e i condimenti che puoi mettere in tavola. Tutto è sempre legato alla qualità e al budget. Poi, io conosco Cangelosi da 40 anni, oggi ho cercato di disturbare il loro play mettendo un calciatore che è stato bravissimo a schermare Proietti, giocando dietro a lui nelle ripartenze. Abbiamo cambiato modulo perché dobbiamo giocare con gli under e, quelli disponibili oggi, mi sembravano adatti a questo tipo di gioco. Poi siamo stati anche un po’ fortunati, perché la Casertana oggi non ha giocato bene. Ma ciò non toglie i nostri meriti, loro hanno un percorso diverso dal nostro e sono convinto che sia noi che loro raggiungeremo i rispettivi obiettivi stagionali.”

Infine, il tecnico peloritano risponde anche sulla vicenda, rilevante mediaticamente a livello nazionale, della presenza, tra i convocati per la gara di oggi, di Ermanno Fumagalli e del figlio Jacopo, chiarendo i motivi, ovvi, per cui non si è assistito all’esordio in campo del più giovane: “Dovevo guardare al risultato, fondamentale per la nostra classifica, e, quindi, non era il momento degli esperimenti. Ho dovuto mettere dentro quello che ritenevo giusto per portare a casa la vittoria”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 14 gennaio 2024 alle 17:55
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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