Ezio Raciti, dopo il suo consueto discorso alla squadra e una salutare doccia, si offre con piacere alle domande dei cronisti, per commentare il pareggio-impresa ottenuto dai suoi uomini al cospetto del Catanzaro: “La qualità dell’avversario da un valore particolare a questo risultato, ancora di più se pensiamo di aver subito un gol all’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi nel primo tempo, davvero una eternità. Ma siamo stati capaci di reagire e rimetterla in piedi, avendo anche una occasione con Curiale a 5’ dalla fine, in cui è stato bravo anche il loro portiere. Va dato merito ai ragazzi per la prestazione che hanno fatto, quando una squadra come il Catanzaro non riesce a vincere, evidentemente conta la capacità dell’avversario di opporsi con i giusti mezzi e portare a casa un punto importantissimo, in quanto aumenta l’autostima del gruppo e vale tantissimo. Avevo detto che serviva la partita perfetta, lo è stata in quanto tutti hanno fatto ciò che gli è stato chiesto, però ci sono situazioni che si devono migliorare, conto che la prossima partita possiamo fare ulteriori passi avanti.”

Raciti passa poi ad esaminare alcuni aspetti tattici e spiega le motivazioni delle scelte iniziali e dei cambi fatti in corso d’opera: “Kragl non era in condizione di giocare oggi, poi ho inserito Konate al posto di Fiorani, nel momento in cui ho visto quest’ultimo in difficoltà fisica per il campo pesante ed avevamo bisogno di uno con più gamba in quella zona del campo che potevamo attaccare perché loro ci lasciavano spazi in profondità. L’unico che si poteva adattare lì era Konate, poi è uscito Balde in avanti, inserendo Marino, ci siamo messi 4-1-4-1, però i loro braccetti andavano troppo in avanti in modo indisturbato ed ho chiesto a Marino di disturbare le giocate in partenza spostandolo più vicino a Curiale, bravo nel lavoro di chiusura del centrale. A quel punto, il Catanzaro non aveva spazi di manovra e si è affidato a palloni alti per Cianci.”

L’allenatore biancoscudato viene apprezzato per la sua capacità nel toccare le corde giuste con i suoi calciatori e risponde così alla domanda su cosa abbia detto nell’intervallo alla squadra, dopo il gol subito allo scadere dei primi quarantacinque minuti: “Ho detto loro che avevano fatto una ottima partita, avevamo concesso qualcosa, ma eravamo troppo rinunciatari. Quindi, dovevamo provare ad alzare la nostra linea difensiva fin quasi al centrocampo, riducendo gli spazi tra i reparti ed andandoli ad aggredire più avanti per dargli pressione. Poi siamo stati bravi a costruire il gol del pari, conquistando il pallone, scambio di prima, arrivando sul fondo, aggredendo lo spazio nel modo giusto, una azione che avevamo provato tantissime volte in allenamento, con interpreti diversi, non Konate, che, evidentemente, è stato attentissimo durante il lavoro settimanale, applicando lo sviluppo in modo perfetto, un segnale importante del valore aggiunto dato da questo gruppo di ragazzi. Konate, quando il Catanzaro ha messo dentro 5 attaccanti, si è anche sacrificato in fase difensiva, sono veramente soddisfatto.”

Raciti passa poi a chiarire le situazioni di alcuni singoli, partendo da Catania e passando per Versienti e Trasciani: “Catania ha sentito una fitta dietro il ginocchio su un contrasto molto duro, è positivo che non abbia gonfiore, domani vedremo dagli esami strumentali l’entità del danno. Versienti non è stato convocato sia perché ha accusato un risentimento muscolare non allenandosi negli ultimi tre giorni, ma anche per qualche possibilità di trasferimento, quindi non potevo chiamare un elemento non a posto fisicamente e con la testa altrove. Inserire Ferrini al posto di Helder Baldè invece di Trasciani è stata una scelta tecnica, mi serviva maggiore fisicità in quel momento della gara, quindi ho preferito lui, non per altre ragioni legate al mercato, ma in quanto ritenevo più opportuno agire così.”

Adesso ci sono all’orizzonte due gare in una settimana, con l’impegno di Avellino contro il Giugliano e, domenica prossima, la sfida casalinga all’Audace Cerignola. In che condizioni arriva la squadra a queste partite ancora più importanti rispetto al confronto con la capolista? “La gara di oggi – risponde Raciti – ci ha fatto spendere tantissime energie, sia per la sfida con un avversario così forte che per il campo pesante, ma, in genere, con i risultati, si assorbono meglio le fatiche supplementari, quindi vedremo domani le condizioni di tutti e martedì verificheremo chi potrà essere pronto per la gara con il Giugliano che, tra l’altro, oggi ha anche vinto in trasferta.”

Raciti appare un po’ stizzito rispetto alle polemiche sollevate in casa catanzarese sulle condizioni del terreno di gioco del S.Filippo, ritenute al limite, e anche oltre, della regolarità: “Il terreno di gioco? Piove da tre giorni, voi lo sapete tutti, il campo all’inizio era buono, poi si è allentato e rovinato, ma attaccarsi a questo sminuisce i valori visti in campo, anche noi siamo stati frenati qualche volta nelle ripartenze. Poi, con il campo perfetto, magari avremmo preso 4-5 gol, ma non c’è la riprova. Se parliamo di campo, acqua, neve, vento, non ne usciamo più, vi prego, cerchiamo di essere seri, non è giusto appigliarsi a questo. Il risultato credo sia giusto, la palla gol più nitida l’abbiamo avuta noi sull’1-1, l’anno scorso il Catanzaro ha vinto 3-2 all’ultimo minuto su un rilancio del portiere ed il campo era lo stesso. Loro sono fortissimi, dall’allenatore, ai calciatori, alla dirigenza, forse troppo belli e troppo bravi, sminuire la prestazione dell’altra squadra attaccandosi al campo mi sembra un po’ banale.”

Raciti sottolinea la maturità del pubblico un concetto già espresso la scorsa domenica, dopo la vittoria contro l’Avellino: “Nel primo tempo ho sentito il megafonista ripetere ai tifosi che dovevano sostenere la squadra comunque vada. Quel comunque vada è sintomo di grande maturità, non affidarsi solo al risultato significa molto per noi, ci hanno sostenuto sempre, oggi erano anche in tanti, per noi è un onore giocare per loro e regalargli i nostri sacrifici.”

L’allenatore del Messina non ha trascurato nemmeno Curiale, dato tra quegli elementi possibili partenti negli ultimi giorni di mercato, inserito in una fase cruciale del match: “Ha lottato, corso, tenuto palla, entrando al posto di Perez, sfiorando il gol che arvrebbe potuto portarci alla vittoria. Non conosco le dinamiche di mercato, ma Curiale, se sta bene, potrà darci una grande mano in questa ultima parte del campionato, perché, insieme a Perez, ci serve un elemento come lui in quel ruolo. Abbiamo bisogno di tutti coloro i quali dimostrano di tenere a questo obiettivo, così come oggi ha fatto benissimo Helder Baldè, appena tesserato e protagonista di una grande prova in termini tecnici, atletici ed agonistici. Considerate che stamattina aveva subito un incidente domestico, tagliandosi la pianta del piede, un altro avrebbe dato forfait, lui ha giocato fin quando le gambe lo sostenevano ed ho visto la sua calza completamente insanguinata quando si è tolto la scarpa negli spogliatoi. Christian Celesia, l’altro esordiente, era più pronto come condizione, venendo da Potenza.”

L’ultima dichiarazione è sul mercato, con il Messina che sarà ancora protagonista: “Se riusciamo a piazzare quelle due-tre operazioni di mercato in entrata, oltre a sistemare eventuali uscite, così come programmato insieme dal direttore Logiudice e dal presidente, allora potremo avere buone possibilità di centrare l’obiettivo della salvezza, giocandocela alla pari con le altre avversarie dirette, che si sono tutte rinforzate.”

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 29 gennaio 2023 alle 20:50
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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