Il Messina resuscita l’Avellino, salva la panchina di Taurino e raggiunge l’ultimo posto in classifica, dopo una partita nella quale, per un tempo, sembra cambiare l’inerzia di questa parte iniziale di campionato, mantenendo il risultato sul pareggio, con una condotta di gara intelligente e propositiva, vanificata dalla solita corbelleria difensiva, cui, però, si sono accompagnate scelte non proprio azzeccate nei cambi e la troppa leggerezza del reparto avanzato.
PREPARTITA – Avellino-Messina arriva in un momento abbastanza importante della stagione, sebbene siamo ancora alla quarta giornata, perché gli irpini si trovano con un solo punto in classifica e la pressione della piazza che fatica a digerire il programma avviato dalla proprietà quasi due mesi fa, basato interamente sulle capacità tecnico-tattiche dell’allenatore Roberto Taurino chiamato a plasmare la rosa per inserirsi da protagonisti nella lotta alla serie B e adesso messo in discussione dopo i primi 270’. Il Messina, invece, non ha ambizioni di alta classifica, punta sulla qualità dei suoi giovani e, in comune con i biancoverdi, ha l’essersi affidato al tecnico, in questo caso Gaetano Auteri, per costruire una stagione interessante, anche se il pareggio di mercoledì scorso non ha lasciato sensazioni positive per il prossimo futuro.
Entrambi gli allenatori non ricorrono al loro consueto modulo, il 3-4-3, optando sul 4-3-3, anche se gli uomini a loro disposizione non sono proprio adattissimi per caratteristiche tecniche.
Taurino mette Marcone tra i pali, linea difensiva Ricciardi-Aya-Moretti-Auriletto, trio d’attacco con Ceccarelli e l’ex biancoscudato Russo laterali, il bomber di ritorno Trotta al centro.
Auteri, invece, mette ben sei elementi nati dopo il 2000 negli undici iniziali, partendo dal portiere Daga, poi Trasciani e Angileri terzini bloccati ai lati della coppia centrale Camilleri-Filì, Fiorani recuperato e schierato accanto a Marino e Fofana, mentre Balde torna punta centrale, assistito da Iannone e Catania sulle fasce.
Rinnovato, come avviene da decenni, la fratellanza tra le due tifoserie, con il centinaio di supporters giunti da Messina accolti in una piazza di Avellino per il pranzo e l’attesa, insieme ai sostenitori biancoverdi , del fischio di inizio.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Dopo il minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione nelle Marche, sono gli ospiti, in maglia nera, ad avviare le ostilità in campo, ma palla persa nello scambio tra Fiorani e Iannone, così come accade un minuto più tardi, al limite dell’area avellinese tra Catania e Fofana. Più incisiva la sgroppata di Catania al 3’, chiuso, al momento di concludere di sinistro, in calcio d’angolo. Al minuto 7, bella manovra impostata da Fofana, che serve Iannone defilato sulla destra in area avversaria, prova la botta al volo, ma senza precisione né forza. Primo cartellino giallo per Filì poco dopo, per una trattenuta a centrocampo, abbastanza ingenua. Pericoloso l’Avellino al 17’, quando Russo penetra a sinistra, palla che schizza sui piedi di Dall’Oglio , sponda di Ceccarelli, Trotta di testa al limite dell’area piccola, stoppato da Daga che poi blocca. Altra palla gol dopo meno di un minuto ed ancora il portiere giallorosso chiude sulla conclusione incrociata di Russo in piena area. Brutta palla persa sulla propria tre quarti da Fiorani al 20’, parte Ceccarelli, steso da Camilleri, ammonito. E’ la mattonella di Jacopo Dall’Oglio, che fa tre passi, tira di interno destro e segna il gol dell 1-0, con Daga immobile a guardare la traiettoria impressa al pallone dal centrocampista milazzese. Auriletto, al 23’, saltato da Iannone, dà una manata in faccia al giallorosso, prendendosi l’ammonizione, ma rischiando molto di più. Reazione del Messina con Catania che conquista palla, arriva sul fondo, prova la ruleta, palla comoda tra le mani di Marcone. Sul ribaltamento di fronte, Ceccarelli si libera sulla tre quarti di attacco, mulina un sinistro proprio sulla testa di Russo, solissimo davanti a Daga, ma la palla è lenta e centrale proprio tra le braccia del portiere sardo. Fofana, al 25’, entra nel cuore della difesa avversaria, appoggia al limite ma Fiorani ciabatta un piattone fuori. Molto meglio va a Catania al minuto 28, che prende palla da Balde, punta l’avversario diretto, arriva ai 20 metri e scarica un destro secco, imprendibile per Marcone, firmando il pareggio meritato per la truppa giallorossa. Ancora Catania, innescato al 36’ da Fofana, libera il sinistro, fuori misura. Intervento piuttosto duro al 37’ di Trasciani su Dall’Oglio, proprio all’altezza del centrocampo, punito con un cartellino giallo, portando a tre i difensori giallorossi ammoniti. Percussione al 42’ di Iannone, giunto al limite dell’area avversaria, decide di tirare, trovando la deviazione sul fondo di Aya, invece di servire Catania, solo sulla sua sinistra. Niente da segnalare fino al duplice fischio del signor Emmanuele a chiudere la prima frazione di gioco, durante la quale l’Avellino ha spinto decisamente nei minuti immediatamente precedenti al gol, giunto su prodezza da fermo, ma il Messina è riuscito a rispondere colpo su colpo raggiungendo il pareggio con una grandissima giocata di Catania, tenendo il campo, comunque, da squadra.
SECONDO TEMPO – Cambi nell’intervallo per i due tecnici con Konate al posto di Trasciani, mentre Matera sostituisce Franco in casa avellinese. Ammonizione per Russo al 49’, autore di un intervento durissimo a palla lontana su Fiorani. Al 55’, Russo diventa vittima di un intervento durissimo da parte di Konate, che finisce sul taccuino dei cattivi. Al 62’, sostituzione per Auteri che inserisce Grillo al posto di uno stanco Iannone. L’Avellino preme senza troppa convinzione, ma arriva lo stesso al vantaggio proprio a metà ripresa, quando la palla arriva sui piedi di Trotta, che semina lo scompiglio solo con un paio di finta, poi crossa debolmente, Daga respinge debolmente al centro, proprio sui piedi di Russo, stop e appoggio di destro per il più classico gol dell’ex. Auteri prova a cambiare qualcosa, inserendo Napoletano al posto di Fofana al 70’, passa un minuto e sembra fatto il 3-1, però Trotta, sul cross dal fondo di Ricciardi, viene colpito dal pallone e spreca. Finisce al 73’ la partita di Marcello Trotta, con Gambale al suo posto. Giallo per Moretti all’80’, per fallo su Grillo, fermato nella propria metà campo. Messina che spinge in modo disordinato, producendo il nulla in fase offensiva e l’ammonizione di Catania, all’82’, dopo avere inseguito Russo per 30 metri, è specchio di questo atteggiamento collettivo. E’ l’ultima azione del calciatore milanese, sostituito da Curiale, per un estremo tentativo di 4-2-4, ma i soli cambiamenti tattici non aiutano le sorti giallorosse, anche perché una serie di errori banali aprono la strada a qualche ripartenza avellinese, non proprio spietata. Troppo facile per gli uomini di Taurino portare a casa la prima vittoria stagionale, vista l’inconsistenza della manovra di attacco della squadra in maglia nera per tutto il secondo tempo. Filì, all’ultimo minuto di recupero, perde palla ed atterra Gambale poco dentro la propria metà campo, si becca anche il cartellino rosso, togliendo, così, almeno un dubbio a mister Auteri per la prossima partita, visto che non è ancora riuscito a trovare uno schieramento difensivo base. Occorre una profonda riflessione da parte della società e dello staff tecnico-dirigenziale, perché la storia della gioventù non deve diventare un alibi. E sabato prossimo, c’è la sfida con il Catanzaro fermato a Cerignola. Sarà un’altra azione del “buon samaritano” Messina?
TABELLINO
AVELLINO-MESSINA 2-1
Marcatori: 21’ Dall’Oglio (A), 28’ Catania (M), 65’ Russo (A)
AVELLINO (4-3-3): Marcone; Ricciardi, Aya, Moretti, Auriletto; Dall’Oglio (dal 58’ Garetto), Franco (dal 46’ Matera), Casarini; Ceccarelli (dal 58’ Kanoute), Trotta (dal 73’ Gambale), Russo (dal 90’ Rizzo). In panchina: Pizzella, Antignani, Rizzo, Tito, Murano, Guadagni, Illanes, Micovschi. Allenatore: Roberto Taurino
MESSINA (4-3-3): Daga; Trasciani (dal 46’ Konate), Camilleri, Filì, Angileri; Fiorani, Marino, Fofana (dal 70’ Napoletano); Iannone (dal 62’ Grillo), Balde, Catania (dall’83’ Curiale). In panchina: Lewandowski, Berto, Zuppel, Ferrini, Versienti, Mallamo. Allenatore: Gaetano Auteri
Arbitro: Marco Emmanuele di Pisa
Assistenti: Matteo Pressato di Latina e Veronica Martinelli di Seregno
IV Ufficiale: Gabriele Scatena di Avezzano
Corner: 5-4
Ammoniti: 8’ Filì (M), 20’ Camilleri (M), 23’ Auriletto (A), 36’ Trasciani (M), 48’ Russo (A), 55’ Konate (M), 82’ Catania (M)
Espulso: 92' Filì (M)
Recupero: 2’ e 5’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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