Scoppia una nuova grana in casa del Marina di Ragusa che, nella serata di lunedì, ha registrato le dimissioni del Direttore generale Nunzio Calogero, attualmente positivo al Covid e tra i principali protagonisti nelle dichiarazioni che hanno contraddistinto questo delicato momento della società iblea che mercoledì sarà ospite dell'Acr Messina nel recupero della penultima giornata.

L’annuncio arriva dallo stesso dirigente con una lunga lettera, che riportiamo integralmente, pubblicata sul proprio profilo facebook:

…COME NELLE FAVOLE…

Eh si, proprio così, come nelle favole, e in genere penso anche nella vita, a tutto c’è un inizio e a tutto c’è una fine. Troppo semplice ed entusiasmante vivere esclusivamente di inizi. Il mio è stato un cammino lungo, arduo, impegnativo sotto tutti gli aspetti, a tratti estenuante e forse troppo coinvolgente e sacrificante perché in questi anni ho sempre posto il Marina e le mie responsabilità da dirigente sopra qualsiasi cosa, tante volte trascurando anche ciò che dovrebbero essere gli elementi fondamentali per ogni Uomo, il proprio lavoro, la propria famiglia e soprattutto se stessi, il proprio tempo e la propria personalità.

Inutile nascondere però, anche perché è sotto gli occhi di tutti, che tutto questo è stato gratificato da tante vittorie, da tanti obiettivi di gruppo e personali raggiunti e soprattutto dalla consapevolezza di essere riuscito a far parte di una famiglia unica, composta da Uomini veri, di sani valori e principi, che grazie al loro infinito impegno, la piena fiducia posta nei miei confronti e la condivisione di una visione “diversa” del mondo calcio, tutti insieme siamo riusciti a creare una realtà meravigliosa, invidiata ed acclamata da tanti, “eccellenza” del nostro territorio e modello alla quale ispirarsi per tutti appassionati e gli addetti ai lavori.

Orgogliosamente e a testa alta posso dire di aver speso tutto me stesso, tutte le mie forze, tutta la mia grande voglia, la mia immensa passione per questo sport che mi accompagna fin da bambino, la mia, sicuramente poca, competenza e professionalità, il mio enorme amore per questo colori, per queste persone fantastiche, per amici veri con la quale ho condiviso e vissuto esperienze ed emozioni indimenticabili.

Premesso che la mia decisione di lasciare a fine stagione è maturata già qualche mese fa per diverse dinamiche che esporrò più avanti, se è vero che nelle favole c’è sempre un lieto fine, nella mia di esperienza purtroppo sono costretto e devo abbandonare in un periodo non troppo positivo, anzi direi “positivo” per taluni aspetti, perche il mio isolamento domiciliare imposto dal contagio al maledetto Covid-19, non mi permette di essere vicino, di capire, di rapportarmi e di conseguenza di proporre e supportare le decisioni del caso che necessitano di responsabilità, lucidità e prese di posizione, e chi mi conosce sa bene che questo mi rende inerme e mi fa star male perché sono stato abituato, soprattutto nei momenti difficili, a metterci la faccia e a prendermi le responsabilità per tutto e tutti, sempre. Peraltro, inutile girarci attorno, l’obiettivo prefissato ad inizio stagione, per i motivi vari e giudiziari noti, anche quando non si riuscisse a raggiungerlo sul campo, cosa che spero e della quale sono fiducioso, con molta probabilità si raggiungerà in tribunale l’8 luglio, dove la lealtà, l’onestà, la correttezza e la nostra serietà, valori che ci hanno sempre contraddistinto, saranno premiati a discapito della disonestà e dello schifoso modo di interpretare calcio da parte di altri addetti. Le difficoltà ed i limiti dimostrati ed evidenziati in queste due ultime stagioni, limiti strutturali (attendiamo ancora dopo circa 10 anni la ristrutturazione del nostro impianto), limiti umani (siamo sempre le stesse poche persone a gestire e portare avanti), e soprattutto limiti economici, nonostante il nostro profuso impegno per coinvolgere tanti altri, sommati alle esigenze ed incombenze di un campionato semiprofessionista come quello della serie D, non hanno permesso il proseguo del nostro percorso di crescita ed hanno covato, soprattutto nel sottoscritto, che ha sempre messo anima e corpo in questo progetto, una fonte di stress e serie difficoltà personali che inevitabilmente hanno comportato errori, poca lucidità, nervosismo e soprattutto mancato divertimento, che per chi come noi il calcio lo vive esclusivamente per amore e passione deve essere l’elemento fondamentale.

Il mio vero lavoro che mi gratifica a 360 gradi ed il mio continuare ad interpretare questo sport come una mera ed esclusiva passione, mi portano, dopo delle riflessioni lunghe più di un anno, a non poter disputare una categoria così impegnativa e di conseguenza ad abbandonare la FAMIGLIA Marina, che tanto mi ha dato e mi ha insegnato in questi splendidi 4 anni.

Ringrazierò personalmente tutte le persone che mi sono state vicine, un grazie di cuore a tutti, da tutti i calciatori e tesserati avuti a tutti gli addetti ai lavori, stampa, marketing, magazzinieri e staff con la quale ho collaborato, un grazie al Comune di Ragusa e i suoi referenti allo sport, un grazie a tutti i dirigenti/fratelli che mi hanno sopportato, in primis Elio Occhipinti, Gianni Gurrieri e Gianluca Proietto, un grazie particolare al Presidente Francesco Postorino, Uomo vero, con la quale abbiamo attraversato ed affrontato tutto insieme, momenti di tensione e difficili compresi, a Salvatore Utro, professionista ed amico sincero, e Saro Marangio, persona ed amico speciale prima ancora che grande professionista all’interno dello staff.

Grazie di tutto, sono certo che la favola Marina continuerà e stupirà ancora, la mentalità vincente dopo che la costruisci farà parte di te sempre e accompagnerà questa meravigliosa famiglia per tutta la Sua storia.

Ad Maiora e sempre Forza Marina

Sezione: Avversarie / Data: Mar 29 giugno 2021 alle 00:39
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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