Il primo a presentarsi nella rinnovata sala stampa del “Franco Scoglio” è Angelo Costa, direttore sportivo della Vibonese, che appare arrabbiato per la direzione arbitrale: “Voglio iniziare con una nota, di solito non è carattere mio lamentarsi, non è nello stile della società, però veramente basta. Cioè, il gol del Messina abbiamo visto, sono due metri di fuorigioco. Non puoi non vedere un fuorigioco del genere condizionare una gara fino a quel momento, penso, gestita in maniera perfetta da parte della Vibonese. Durante la settimana si lavora per poi raccogliere sul campo i frutti, ma basta una svista e pregiudichi la partita. Sono stati bravi i ragazzi a riprenderla nei minuti finali, però veramente abbiamo tanto da lamentarci con le terne arbitrali, perché in questi ultimi periodi abbiamo subito troppi torti. Siamo stati in silenzio, ma adesso basta sinceramente, perché anche loro devono essere all'altezza, come lo siamo tutti noi e le squadre che partecipano a questo torneo”.
Uno sfogo che precede l’analisi della gara: “Per quanto riguarda la partita, avete visto anche voi? Siamo venuti qua per giocarcela, per cercare di poterla vincere. È stato bravo anche il Messina, in alcune situazioni, a contenerci. Sicuramente il campo appesantito ha dato fastidio a un po' quella che è la nostra ideologia di giocare a calcio, palla a terra. Però tutto sommato alla fine, lasciando stare le sviste arbitrali, ne è uscita fuori una bella partita. “


Costa vuole anche chiarire qualcosa sul suo recente passato in riva allo Stretto, nello staff di mister Modica: “Il mio ritorno a Messina? Sicuramente fa male, perché qui, il primo anno, ho vissuto forse il mio periodo più bello, mentre la scorsa stagione sapete tutti quello che è successo all'arrivo della nuova proprietà: io, lo stesso giorno, sono andato via. Mi dispiace averlo fatto in quel modo, essere stato frainteso su quello sfogo avuto a Biella, ma era un modo di chiedere aiuto all’ambiente perché mi sentivo solo, insieme al Mister e ad alcuni componenti dello staff, a portare avanti la baracca e sono sicuro che saremmo riusciti ad arrivare all'obiettivo. Questo non è stato possibile, quindi venire qua da avversario fa male veramente. Qui sono stato bene, a casa ed ho tanti amici. Però oggi lavoro per la vibonese e quindi mi devo comportare come tale ed avrei voluto che la Vibonese vincesse l'incontro. Faccio gli auguri veramente alla città di Messina e al Messina affinché la squadra possa raggiungere il suo obiettivo il prima possibile.”
Finito il momento “nostalgia”, il ds rossoblù elogia uno degli ultimi arrivati, autore del pareggio:“Lakzir è un giocatore che la società ci ha voluto regalare. Lo avevamo cercato all'inizio del mercato, poi lui era andato a Fasano e quando abbiamo deciso, grazie alla società, al Presidente Cammarata, al Presidente Caffo, al direttore generale Di Carlo, di dare un qualcosa in più, abbiamo iniziato a fare degli acquisti un po' diversi. Infatti, sono arrivati Keita, Kingsley e lo stesso Lakzir. Il giocatore penso che lo conosciate tutti, c'entra poco con la categoria. È un giocatore che ti può dare tanto, messo nelle condizioni giuste. Sicuramente oggi il campo non era suo amico."
Infine, un accenno agli obiettivi stagionali: “Noi abbiamo tanto da lavorare perché comunque siamo una delle squadre più giovani del torneo, credo dopo il Ragusa. Abbiamo giocatori di una certa importanza, molti tra i vent'anni e i ventun anni, quindi dobbiamo migliorare. Il mister lo sa bene e speriamo che possiamo andare sempre avanti su questa linea.”

Sezione: Avversarie / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 20:30
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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