Il comunicato dei Pescara Rangers con il quale è stata annunciata la fine del gemellaggio storico con il Messina, ha generato delusione in parecchi tifosi delle due piazze, legati da sentimenti reciproci di rispetto ed amicizia. Le motivazioni non sono state rese note ma restano nell'orbita della mentalità che anima gli ultras, dove un "codice" non scritto va rispettato tra coloro che parlano la stessa lingua.

La fine di questo rapporto, vivo da oltre 25 anni, non è stata condivisa da tutti tra le due parti, specie da chi, come i "Testi Fracidi 1990", ha costruito nel tempo un legame forte con i supporters abbruzzesi. Per questo il club peloritano ha affidato ad un comunicato i propri pensieri, confermando, per propria parte, l'unione: "Vorremmo capire le reali ragioni che hanno portato i Rangers a questa decisione, scelte che un tempo si prendevano seduti ad un tavolo, come succede in famiglia - si legge -. Forse abbiamo sopravvalutato "l'essere" di chi ha preso il comando di un gruppo che ha visto come unico grande capo il nostro fratello Bubù, uomo ed ultrà con principi e valori indiscutibili. Come pochi, un vero fratello. Ci fa piacere ricevere comunque attestati di eterna fratellanza da più parti della Pescara Ultras, gente che ha segnato e scritto la storia. Le città di Messina e Pescara restano per noi unite da qualcosa che va oltre lo stadio, qualcosa che un gruppo, sia esso di Messina o Pescara, non possono dividere. Prendiamo atto della decisione dei Pescara Rangers e auguriamo loro il meglio. In eterno con Bubù nel cuore"

Sezione: Dimensione curva / Data: Lun 25 gennaio 2016 alle 17:49
Autore: Emanuele Rigano / Twitter: @menelpallone
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