Nuova avventura per il messinese Christian Argurio, profondo conoscitore del calcio italiano ed europeo. Il cinquantenne peloritano, infatti, è stato di recente ingaggiato dal NK Istra 1961, principale compagine della città di Pola. Nella società gialloverde, militante nella serie A croata, ricoprirà l’incarico di dirigente dell’area tecnica, occupandosi del mercato e della prima squadra. Oltre ad alcuni consulenti del Deportivo Alaves, società proprietaria dell’Istra, nel gruppo di Argurio ci sarà anche Saša Bjelanović, in qualità di direttore sportivo. I tifosi più attenti, ne siamo certi, ricorderanno i trascorsi giallorossi dell’ex attaccante croato, al Messina per pochi mesi nella stagione 2014/2015.

Argurio, nel mondo del calcio, ha già ricoperto gli incarichi di addetto stampa, team manager, osservatore, responsabile scouting e direttore sportivo. Molto legato alla nostra città, il nuovo tesserato dell’Istra si è formato nel Football Club Messina Peloro, nel quale ha militato dal 2001 al 2007, prima come addetto stampa e poi come team manager. Con il fallimento decretato dai Franza, il dirigente peloritano ha fatto la spola tra il sud ed il nord del paese, ricoprendo vari incarichi in società blasonate come Udinese, Bari, Juventus, Catania ed Akragas. Attento conoscitore del calcio balcanico, nel 2019 è stato chiamato dall’Hajduk Spalato a ricoprire il ruolo di responsabile scouting.

L’ultima esperienza lo aveva visto nuovamente protagonista nella sua città: è lui, infatti, a creare il primo Messina professionistico della famiglia Sciotto. Dopo sei mesi, però, il direttore sportivo giallorosso ha lasciato la squadra, in coerenza con una svolta sancita dalla proprietà, lasciando comunque il segno per una serie di positive operazioni compiute quali quelle di Fofana, Goncalves, Fazzi, Morelli, Adorante e Russo, giusto per ricordarne alcune. La nuova occasione, per rientrare nel mondo del calcio, giunge nuovamente dalla Croazia, in una città che ha forti legami con la cultura italiana. Pola, infatti, è stata fondata (o rifondata) dagli Istri, popolazione proto-veneta di età preromanica. Dopo la colonizzazione dell’Impero, che ha lasciato alla città la splendida arena, il centro istriano gravitò sempre intorno all’area politico-culturale italiana, fino ad essere inglobata, tra il 1331 ed il 1797, nei possedimenti della Repubblica di Venezia. Dopo alterne vicende, l’ultimo legame con la nostra nazione risale al periodo tra il 1918 ed il 1943, dopo il quale Pola passò alla Jugoslavia prima ed alla Croazia poi.

L’attuale società di Argurio, fondata nel 1948 con il nome di Uljanik Pula, ha avuto, inoltre, un’antenata “italiana”, la quale è scesa in campo anche a Messina. A rappresentare la città istriana nel calcio, durante il periodo nel "Bel Paese", fu l’Unione Sportiva Giovanni Grion, meglio conosciuta come Grion Pola. Nel campionato di serie B 1932/33, nella prima stagione giocata al "Giovanni Celeste", i giallorossi rifilarono un secco 3-0 agli istriani, maturato grazie alle marcature di Ferrè, Lumia e Re. Speriamo che questa curiosità, di quasi un secolo addietro, possa regalare buone soddisfazioni a Christian Argurio.

Sezione: Erano a Messina / Data: Gio 22 settembre 2022 alle 08:36
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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