Se l’anno scorso Pietro Sciotto aveva deciso di prendere in mano la situazione e salvare il Messina, questo mercato invernale potrebbe essere la mossa decisiva per sancire più di una tregua tra il patron biancoscudato e tutta la tifoseria, per cinque stagioni e mezzo spaccata tra contestatori, scettici, tiepidi sostenitori e realisti, con percentuali diverse a seconda del momento o dei risultati ottenuti.

Le ultime ore sembrano avere portato una svolta, proprio dopo lo sfogo del presidente a conclusione della vittoriosa sfida contro l’Avellino, raccolto dai presenti in sala stampa, riportato nei giorni seguenti e tornato a galla dalle profondità delle chat sugli smartphone durante la giornata di ieri. Il muro contro muro sembrava avere condotto a una situazione di stallo, alle solite manovre, sotterfugi, pallide imitazioni in salsa peloritana delle congiure di palazzo (in realtà mediocri baruffe da cortile di terz’ordine), ma l’immenso orgoglio del professore Pietro Sciotto ha prodotto una di quelle giornate che i veri tifosi del Messina si augurano possa passare alla storia sportiva della nostra città, almeno in ambito calcistico.

Migliore testimonianza della passione con cui questo imprenditore di successo nell’ambito delle concessionarie automobilistiche vive il rapporto personale con la sua creatura calcistica non poteva esserci, con una scoppiettante chiusura del mercato invernale che apre prospettive diverse per il Messina, obbligato, adesso, a dare seguito, sul campo, agli investimenti fatti dalla proprietà.

Dopo Fumagalli, Kragl, Ferrara, Perez, Helder Baldè, Celesia, tra il pomeriggio e la serata di oggi è arrivata la “bomba” Antonino Ragusa, ma anche una promessa come Pasqualino Ortisi, nelle ultime partite messo ai margini della rosa del Casarano proprio per consentirgli di tornare in C dopo l’esperienza della scorsa stagione alla Fidelis Andria, oltre al classe 2003 Salvo, titolare nel Sestri Levante ai vertici nel proprio girone di serie D.

La determinazione del presidente Sciotto ha armato il direttore Pasquale Logiudice, che, insieme, a mister Ezio Raciti, ha iniziato la sua avventura a Messina quasi sottovoce, portando una ventata di aria nuova in un ambiente ormai rassegnato, chiuso nelle proprie routine negative, tra lamentele di basso cabotaggio e fantomatici salvatori della Patria sempre rimasti nell’ombra o nelle chiacchiere di chi gravita nell’ambiente.

La squadra è stata adeguatamente rinforzata, la struttura dirigenziale esiste, ora è indispensabile la vicinanza fisica di una città disillusa, quando non indifferente, nei confronti della propria squadra di calcio.

Pietro Sciotto lo ha dimostrato, questa volta in modo fragoroso e inequivocabile: le chiacchiere stanno a zero.

Non ci sono ragioni per restare freddi e distaccati. Domani la tappa di Giugliano deve dare continuità a quanto fatto in questo ultimo mese da un gruppo di calciatori diventato squadra partendo dall’ultimo posto. Ma da domani sera, comunque vada al "Partenio", il Messina, per salvarsi e costruire un futuro migliore, ha bisogno di tutti.

Sezione: Il focus / Data: Mar 31 gennaio 2023 alle 22:41
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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