Non si può ancora dire che ci sia la fumata bianca, ma dopo lunghe attese, delusioni e ad eccezioni di improvvisi cambi di programma dell’ultima ora, appaiono ormai pochi i dettagli da limare nella definizione della trattativa tra Acr Messina e Città di Messina, che porterà a un'unione di forze a tinte giallorosse.

Dopo intensi colloqui, tira e molla e gioco delle parti, le due società hanno messo nero su bianco su un cammino comune che nella prossima stagione di serie D le vedrà unite sotto un’unica bandiera. Una chiusura di trattativa che arriva dopo giorni di assordati silenzi ufficiali: Acr Messina e Città di Messina hanno lavorato sotto traccia e già negli incontri più recenti erano state stabilite le linee guida, tra riorganizzazione aziendale e definizione dei rispettivi ruoli di competenza.

Il Città di Messina continuerà a far crescere il proprio settore giovanile, mettendo a disposizione le proprie attitudini gestionali e professionali, mentre all’Ac Rilancio competerà la guida tecnica della prima squadra. Paolo Sciotto e Maurizio Lo Re saranno i due papà di questa nuova creatura, ognuno nei rispettivi rami aziendali.
Chi dovrebbe trovare posto nel nuovo organigramma sarà sicuramente il direttore generale del CdM, Giovanni Cardullo, mentre, secondo indiscrezioni, il Cda dell'Acr dovrebbe essere azzerato. Da risolvere, invece, la questione che riguarda la figura del direttore sportivo: Fabrizio Ferrigno resta alla finestra, è ancora sotto contratto con i biancoscudati, ma corteggiato dal Catania che può offrire la vetrina del professionismo; sembrano in discesa, invece, le quotazioni di Carmine Coppola, nell’ultima stagione responsabile del settore giovanile del Città di Messina.

Si procederà, quindi, a una "fusione" a due, mentre passo indietro del Camaro che, dopo aver presentato il proprio business plan al gruppo Sciotto, ha capito di non aver avuto margini di manovra nella possibile trattativa. La società neroverde continuerà il proprio percorso da sola in Eccellenza, puntando sui giovani del vivaio che stanno regalando grosse soddisfazioni, prova ne sia lo straordinario cammino della juniores che domani giocherà la semifinale di ritorno della fase nazionale ospitando la blasonata Romulea.

Operazione che attende solo di essere ufficialmente formalizzata dalle parti e, successivamente, si dovrà sciogliere il complicato nodo  legato alla reazione di un ambiente che da tempo ha scaricato gli Sciotto. La plateale reazione del presidente al termine della finale di Coppa Italia a Latina nei confronti della tifoseria e i cori degli stessi supporter biancoscudati nel corso dell’incontro avvenuto a Palazzo Zanca due settimane fa, lasciano poco spazio di manovra per una possibile ricucitura del rapporto.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 07 giugno 2019 alle 13:14
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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