Nella promozione dell’Acr Messina in Serie C, c’è impresso a grandi lettere il nome di Cocchino D’Eboli, Direttore dell’area tecnica biancoscudata, capace di costruire un gruppo solido e forte e di meritarsi una vittoria del campionato dopo un periodo buio sul piano personale: “Venivo fuori da una situazione bruttissima - dice ad Antenna gol, il format sportivo di Antenna dello Stretto - mi hanno colpito anche se non mi riguardava. Mi ero ripromesso di tornare a vincere e riportare Messina nella destinazione in cui merita di stare. Sono uno che quando dà la propria parola regala tutto sé stesso e che quando c’è da soffrire lo fa dentro e in silenzio. Conosco a tutti gli effetti il valore di questa realtà e per me era diventata una missione verso il popolo messinese: essere riuscito a centrare l’obiettivo mi inorgoglisce”.

Adesso l’intero ambiente peloritano attende la conferma di Cocchino D’Eboli: “In una piazza come questa bisogna operare in un certo modo - prosegue - e sono convinto che Sciotto e Del Regno si metteranno a disposizione. Si dovrà lavorare sulle strutture, meglio un giocatore in meno, ma attrezzature, centro recupero infortuni e campi d’allenamento funzionali: su questo anche mister Novelli è d’accordo, perché sono fattori che possono portare punti durante l’anno. Io sto già lavorando per il futuro del Messina e se avrò l’ok, nel giro di una settimana, potrei già chiudere per quei calciatori che ci garantirebbero il salto di qualità”.

Una squadra che, inevitabilmente sarà molto diversa rispetto a quella che ha vinto la Serie D: “Io li premierei tutti - afferma ancora D’Eboli - ma adesso l’asticella si alza. Bisogna anche tenere conto della cosiddetta premialità under, anche perché al primo anno non possiamo chiedere tanto a una società che ha già speso tanto senza incassare nulla. E poi io sono abituato a lavorare con i giovani, ne serviranno di già pronti e in questo senso potrò sfruttare le amicizie che ho con alcuni dirigenti di Serie A. Quest’anno siamo stati un gruppo unito al di là dei meriti al sottoscritto, siamo stati una corazzata, consapevoli sin dal primo giorno che saremmo arrivati sino in fondo. Il merito che mi riconosco? Essere stato pronto nei momenti difficili, ma il vero merito è dello staff tecnico, dei ragazzi che hanno ascoltato dal primo giorno e di una società che ha messo a disposizione quello di cui avevamo bisogno”.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 08 luglio 2021 alle 11:04
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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