È trascorso quasi un mese dall’ultima gara giocata in stagione dall’Acr Messina, fermato prima dal rinvio della sfida con la Gelbison e poi dallo stop imposto al regolare andamento dei calendari. Una lunga pausa che non ha modificato il lavoro di mister Raffaele Novelli, consapevole di come solo con la costante applicazione dell’intero gruppo si possano raggiungere gli obiettivi prefissati.

Certo, il rammarico è tanto, anche perché la squadra voleva mettersi alle spalle il ko nella stracittadina con il Football Club Messina: “Eravamo in buone condizioni - dice Novelli - sia sotto l’aspetto fisico che tecnico-tattico. La squadra era in crescita, però c’è un motivo valido per fermarci ed è la salute che è elemento prioritario della nostra vita. Nonostante tutto, stiamo cercando di essere pronti per la ripresa. Dobbiamo recuperare la partita con la Gelbison che sarà posticipata per la terza volta e siamo in attesa di capire quando la disputeremo. Intanto continuiamo ad allenarci, nonostante sia difficile farlo senza avere una data che permetta di programmare”.

Ma sotto questo aspetto, Novelli ha trovato un gruppo che ha una forte dedizione al lavoro: “Guido dei ragazzi che hanno grande volontà e voglia di apprendere e di crescere - continua il tecnico dell’Acr Messina - e questi aspetti ci devono sempre appartenere. Una crescita reciproca che aiuta loro ma anche per noi, come staff, e che può dare grandi benefici se ottenuta attraverso la qualità. Solo così possiamo arrivare a creare i presupposti per conquistare qualcosa di importante”.

Intanto, senza l’attuazione del nuovo protocollo sanitario, in mano alla Figc dopo la messa a punto da parte della Lega Nazionale Dilettanti, non si potrà ripartire in sicurezza: “Sono sincero - afferma ancora Novelli - il calcio per me è spettacolo e ci devono stare i tifosi, perché giocando senza pubblico viene meno l’essenza pura di questo sport. Non dobbiamo dimenticare che noi dobbiamo rendere felice la gente che si vuole divertire dopo una settimana di lavoro: ora non si può e sappiamo il motivo, perché bisogna tutelare la salute, ma continuare così è impossibile. Serve un protocollo simile a quello dei professionisti, altrimenti è inutile continuare in queste condizioni, con quasi 50 rinvii settimanali e squadre che devono recuperare 3/4 partite”.

Novelli, però, trova anche un aspetto positivo in questo lungo stop: “Le soste, se sono prese nel modo giusto sul piano mentale, ti aiutano a crescere anche in personalità e mentalità, qualità che trovi nell’allenamento quotidiano. Poi possiamo recuperare qualche giocatore che è stato infortunato a lungo e altri che devono riprendersi da precedenti acciacchi. Arriveremo alla ripartenza dopo tante settimane senza calcio giocato, ma questo non dovrà rappresentare un alibi perché siamo tutti nelle stesse condizioni”.

Ultima battuta concessa dal mister sul rigenerato manto erboso del Franco Scoglio, rinvigorito dall’assenza dell’allenamento giornaliero con l’Acr Messina impegnato prima allo Scirea di Santa Lucia del Mela e adesso nel nuovo impianto di Santa Teresa di Riva: “Sono sempre stato del parere che, prima di ingaggiare giocatori, allenatore e direttore sportivo, bisogna creare i presupposti di crescita e programmare ponendo le basi sulle infrastrutture. Iniziare in un certo modo ti fa programmare per durare bene nel tempo e sono questi gli aspetti fondamentali che ti aiutano a centrare gli obiettivi”.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 20 novembre 2020 alle 12:02
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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