Era il nodo più complicato da gestire ed è stato sciolto in dirittura di arrivo. Oggi scadeva il termine perentorio di assolvimento degli adempimenti ai fini della concessione della Licenza Nazionale 2021-2022, contenuti nei Titoli I), II) e III) del Comunicato Ufficiale n. 253/A del 21 maggio 2021, prorogati per l'Acr Messina in quanto vincitrice del girone I di serie D.
Si trattava dei criteri legali ed economico-finanziari, infrastrutturali, sportivi e organizzativi, tra cui vi era la necessità di includere uno stadio agibile alternativo al "Franco Scoglio", in attesa del completamento dei lavori di adeguamento degli impianti elettrico, di videosorveglianza e antincendio deliberati di urgenza dal Comune di Messina per adempiere alle prescrizioni da parte della Legapro, insieme alle manutenzioni e sistemazioni del terreno di gioco e delle aree adiacenti.
Il presidente Pietro Sciotto, la scorsa settimana, subito dopo la festa promozione, aveva confermato i contatti con Cosenza e Vibo Valentia per ottenere la disponibilità, ma, dopo alcune difficoltà riscontrate nel capoluogo silano, si era indirizzato decisamente ad intensificare i contatti con il presidente della Vibonese Caffo, che ha in concessione il "Luigi Razza", stadio da 5.000 posti in cui, ironia della sorte, l'Acr Messina, allora detentore della matricola FIGC del FC Messina Peloro della ultima serie A, disputò la gara conclusiva del campionato 2016-2017 di serie C, ottenendo lo 0-0 che assicurava la salvezza sul campo, poi vanificata dalla mancata presentazione della documentazione necessaria a metà luglio 2017 che portò alla scomparsa dai quadri professionistici e poi al fallimento di quella società.
Proprio la Vibonese retrocesse in quella occasione in D e perse la battaglia nell'ambito della Giustizia Sportiva in quanto riteneva che proprio il Messina, a gennaio di quell'anno, avesse ottenuto la possibilità di continuare a giocare quel campionato grazie alla presentazione di una fidejussione non regolare. Il Presidente Caffo denunciò in tutte le sedi questa, a suo avviso clamorosa ingiustizia, ma, evidentemente, ha rimesso nell'ambito delle brutte esperienze questa vicenda e ha concesso la disponibilità dell'impianto detenuto in concessione dalla sua società, nel frattempo stabilizzatasi in terza serie con una organizzazione di tutto rispetto.

Domani, invece, scade il termine per le certificazioni di competenza della Lega Italiana Calcio Professionistico, ultimo passo prima di ufficializzare l'iscrizione del Messina in serie C ed iniziare a programmare una stagione affascinante, piena di sfide classiche del calcio meridionale, pensando esclusivamente a coltivare e rinfocolare l'entusiasmo di una piazza desiderosa di tornare a palpitare per la biancoscudata.

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 13 luglio 2021 alle 21:50
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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