“L'Fc ha deciso di evitare ulteriori conseguenze ed eliminare i pannelli collocati all'interno del terreno di gioco”: così l'assessore Pippo Scattareggia commenta gli esiti della riunione prefettizia convocata questa mattina per risolvere la questione dell'installazione del nuovo impianto pubblicitario all'interno dello stadio “Franco Scoglio”. “Presumo che nella giornata di oggi inizierà già lo smontaggio, l'Fc lo ha comunicato con una pec inviata a Palazzo Zanca”, ha precisato Scattareggia.

Ma perché l'Fc ha preso questa decisione? Per mantenere salva l'agibilità. Con il montaggio dell'impianto collocato da Infront, infatti, sarebbero cambiate le condizioni di sicurezza all'interno del rettangolo di gioco all'interno dello stadio. E sarebbe stata necessario un nuovo sopralluogo della Commissione prefettizia per accertare il mutato quadro e autorizzare la disputa di ulteriori eventi. Una procedura che difficilmente si sarebbe potuta compiere entro domenica, così che l'Acr avrebbe avuto problemi a disputare la prossima gara in programma, contro il Marina di Ragusa, allo stadio di San Filippo. Nemmeno la disputa a porte chiuse sarebbe stata una soluzione, perché le condizioni di sicurezza sarebbero mutate proprio all'interno del rettangolo di gioco, dove sono stati collocati i pannelli. Dunque a rischio sarebbero stati giocatori e personale di servizio.

Altra domanda, perché allora Fc Messina-Biancavilla si è regolarmente disputata? Perché la comunicazione dell'allestimento dell'impianto, agli organi di pubblica sicurezza, è arrivata solo sabato. E a comunicarlo non è stato l'Fc Messina o il Comune, bensì l'Acr Messina, chiedendo, come già anticipato nei giorni scorsi anche dal nostro sito, la chiusura dello stadio e la verifica delle condizioni di sicurezza generali dopo il montaggio dei pannelli. L'Acr, che ricordiamo sino al prossimo 30 maggio 2020 è concessionario-gestore dello Scoglio, non aveva autorizzato l'installazione dei pannelli a led e per questo sabato scorso aveva negato l'ingresso agli operatori di Infront, autorizzati invece dal Comune.

Perché l'Acr aveva detto no? Perché aveva in programma l'installazione di tabelloni propri e poi, così come da comunicazione, temeva che l'installazione estemporanea e senza una concordata procedura con gli organi di sicurezza, potesse influire sul rilascio dell'agibilità ottenuta invece dall'Acr da concessionario dell'impianto. Oggi, l'Fc, per evitare ulteriori e potenzialmente pesanti conseguenze nei rapporti tra tutte le parti in causa, ha deciso con senso di responsabilità di rimuovere i pannelli. Forse si proverà a rimetterli tramite una procedura stavolta pienamente concordata, sulla quale toccherebbe al Comune mediare magari attraverso un tavolo tecnico. Si vedrà, ma certamente ad oggi difficilmente si poteva imboccare una strada diversa senza evitare un scontro frontale.

Ci sono altri due passaggi da comprendere per sgombrare il campo da interpretazioni sbagliate. Punto uno: sul piano “autorizzativo” tra Comune (che puntava sul Regolamento comunale sugli impianti sportivi, al capitolo pubblicità) e Acr Messina (ispirato seccamente alla convenzione in essere) non è stata chiarita alcuna preminenza. Il cambio di rotta odierno, dunque, non è stato determinato da un'assunzione di consapevolezza rispetto al fulcro della diatriba sulla precedenza amministrativa rispetto alla gestione del capitolo pubblicità all'interno dell'impianto. Un punto che a prescindere, visto il rischio di difettosa lettura, andrebbe chiarito uniformando le direttive comunali. Punto due: l'impianto di Infront era a norma e il Comune, così come ribadito dallo stesso Scattareggia, ne aveva autorizzato l'installazione tramite gli uffici del dirigente Salvatore De Francesco perché ritenuto “migliorativo” rispetto all'attuale stato dell'impianto: "E' stato deciso così, anche nell'ottica di problemi avuti con il modello precedente di pannelli che sorgono a bordo campo”, ha spiegato Scattareggia. Ma certamente, per quanto riguarda le questioni legate alla sicurezza, per l'installazione andava seguita una procedura che prevedeva il diretto coinvolgimento dell'Acr Messina in quanto soggetto in possesso di tutto l'incartamento sull'iter autorizzativo legato allo Scoglio: su questo, evidentemente, aveva ragione l'Acr Messina che dopo la querelle dello scorso sabato mattina ha infatti immediatamente scritto agli organi competenti.

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 31 gennaio 2020 alle 14:11
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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