Non sarà la partita della vita, come affermato da Ezio Capuano nelle interviste della vigilia, ma Messina-Fidelis Andria è uno dei crocevia di questa stagione per entrambe le contendenti, costrette insieme al penultimo posto prima di questo match che giunge al 16 turno del campionato.
Ezio Capuano non rinuncia al 3-5-2 pur in assenza di capitan Carillo e piazza al centro della difesa il tuttofare Fazzi, accanto a Damian e Simonetti, stante l’assenza per squalifica di Fofana, ecco Rondinella e Distefano sulle fasce, mentre Catania giostra da mezzala a destra.
Ginestra risponde mettendo in campo il neo arrivato Legittimo in difesa, preferendo poi il 2000 De Marino ad Alcibiade per completare il trio arretrato, poi Casoli, Di Noia, Bonavolontà, Gaeta e Nunzella sulla mediana, Bubas-Di Piazza coppia di attacco.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Parte benissimo il Messina, che, quando ancora non è finito il secondo minuto, passa in vantaggio, grazie ad una iniziativa personale di Lorenzo Catania. Il milanese approfitta di un errore del centrocampo andriese, si avvicina caracollando al limite, libera un sinistro, non forte ma precisissimo, e la palla termina in rete.
Reagisce in modo abbastanza veemente la Fidelis che, tra il 5’ e il 7’ prima Di Piazza, servito da Casoli, colpisce di testa in modo leggermente impreciso, poi Mikulic anticipa miracolosamente Bubas sfiorando l’autorete.
Il pareggio giunge al 13’ quando Bubas arretra per raccogliere palla e serve Di Piazza, mette quest’ultimo solo davanti e Lewandoski, piatto chirurgico del numero 9 biancoazzurro che si spegne all’angolino, rendendo vana l’uscita disperata del portiere polacco. L’ex attaccante del Catania resta in campo per altri 6 minuti, perché è costretto ad uscire per Tulli, a causa di un infortunio.
La squadra di Ginestra continua a controllare il gioco anche dopo il pareggio, approfittando di una certa difficoltà ad approntare la fase offensiva da parte del Messina, per usare un lieve eufemismo. Al 23’, ecco servita la frittata, confezionata a centrocampo con un doppio intervento incerto di Fazzi, ancora Bubas ne approfitta servendo Di Noia in posizione centrale solissimo al cospetto di Lewandoski, spinta di Fazzi all’avversario e giallo per il portiere polacco. Rigore per la Fidelis che Bubas si incarica di trasformare al minuto 25, piazzando la palla nel sette per il vantaggio pugliese, abbastanza meritato, considerando l’andamento del match. Il gol del 2-1 causa una veemente reazione solo da parte del presidente Sciotto, presente in tribuna, che fa ampi cenni di disappunto per poi avviarsi verso l’uscita, seguito da uno dei figli. Il proprietario dell’Acr resta all’interno dello stadio, cambiando postazione, alla ricerca almeno dell’aiuto della scaramanzia. In campo, invece, non succede nulla, se non una serie di passaggi orizzontali che terminano in lanci, facile preda della difesa ospite. Biancoscudati totalmente in barca, come dimostra al 36’ anche Mikulic anticipato da Bubas vicino al vertice sinistro della propria area malgrado fosse in netto vantaggio il croato, costretto al fallo e ammonito. Nei restanti 11 minuti, inclusi i due di recupero, non succede nulla, se non una protesta per il fallo di mano di Gaeta, almeno due metri fuori dalla propria area, su un passaggio di Catania verso Vukusic che definire “filtrante” sarebbe un insulto al gioco del calcio, ulteriore rispetto a quello cui hanno assistito le poche centinaia di tifosi presenti sugli spalti del “Franco Scoglio”.
SECONDO TEMPO – Come al solito, Capuano cambia tutto nell’intervallo, mettendo la difesa a 4 con Fazzi-Celic-Mikulic- Distefano, poi Catania, Simonetti e Damian, Balde e Russo alle spalle di Adorante. Escono, quindi, Vukusic e Rondinella per Balde e Russo. Al 48’ prima chance per il Messina con un cross radente di Catania per Russo, tiro di prima fuori misura, ma almeno i biancoscudati si sono visti in area avversaria. Perde tempo Dini e Monaldi lo punisce con un cartellino giallo. Si infortuna Distefano al 55’ e, al suo posto, Capuano inserisce Konate, Fazzi va a sinistra e Simonetti esterno destro difensivo. Al 57’ Casoli mette alle spalle di Lewandoski, ma si trovava in offside, secondo l’assistente numero due Spataru. Primo corner per il Messina al 59’, senza esito, e addirittura scatta una ripartenza per lo scivolone di Damian al limite dell’area andriese, sprecata dai biancoazzurri. Tiraccio al 70’ di Balde dai 20 metri, che costringe Dini alla deviazione sul fondo per il corner da cui nasce il pareggio. Damian mette al centro, tocca Balde , Mikulic, di testa, Dini salva miracolosamente, la palla finisce a Celic, botta radente su cui si avventa Adorante che mette in gol. Al 72’ Ginestra inserisce Bolognese e Alberti per Bubas e Gaeta. Costruisce una chance potenziale il Messina al 77’, ma Catania viene anticipato al momento di colpire a due passi da Dini. Grandi proteste per un tocco di Legittimo su Balde all’80, ma l’arbitro non vede e, tre minuti dopo, non si accorge di un tocco di mano nettissimo da parte di Nunzella, cross per Alberti, solissimo in mezzo a due centrali immobili ed è il gol del 3-2 per gli uomini di Ginestra. Il gol zittisce i tifosi del Messina, si sentono solo i cori dei supporters pugliesi, mentre Capuano toglie Catania per inserire Busatto, sostituzione già programmata dal tecnico biancoscudato. Il colpo del gol pugliese è decisivo per le sorti della partita, soprattutto dal punto di vista mentale, perché, nella parte finale, il Messina non riesce a costruire nulla, addirittura non mette nemmeno palla al centro su un calcio di punizione ottenuto in pieno recupero, e i fischi finali fanno degno corollario ad una prestazione al di sotto della sufficienza. I giocatori della Fidelis festeggiano davanti al settore ospiti e la classifica punisce in modo evidente una programmazione stagionale totalmente insufficiente.
TABELLINO
MESSINA-FIDELIS ANDRIA 2-3
Marcatori: 2’ Catania (M), 13’ Di Piazza (FA), 25’ Bubas (FA) su rigore, 71’ Adorante (M), 83’ Alberti (FA)
MESSINA: Lewandoski; Celic, Fazzi, Mikulic; Rondinella (dal 46’ Russo), Damian, Simonetti, Catania (dall’84’ Busatto), Distefano (dal 55’ Konate); Vukusic (dal 46’ Balde), Adorante. In panchina: Fusco, Fantoni, Marginean. Allenatore: Ezio Capuano.
FIDELIS ANDRIA (3-5-2) Dini; De Marino, Legittimo, Venturini; Casoli, Di Noia (dal 79’ Dipinto), Bonavolontà, Gaeta (dal 72’ Bolognese), Nunzella; Bubas (dal 72’ Alberti), Di Piazza (dal 19’ Tulli). In panchina: Vandelli, Paparesta, Carullo, Lacassia, Pelliccia, Graziano, Leonetti, Alcibiade. Allenatore: Ciro Ginestra
Arbitro: Marco Monaldi di Macerata
Assistenti: Luca Testi di Livorno e Costin Spataru di Siena
IV Ufficiale: Roberto Lovison di Padova
Ammoniti: 24’ Lewandoski (M), 36’ Mikulic (M), 52’ Dini (FA), 61’ Simonetti (M), 94’ Konate (M)
Corner 4-2
Recupero: 2’ e 4’
Biglietti venduti: Curva sud 404, Settore ospiti 75, Tribuna centrale 21. Incasso 4.721,00€
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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