Doveva essere la gara della verità per capire se il Messina aveva la possibilità di uscire dal vortice di risultati negativi negli ultimi turni, e il verdetto suona in modo inequivocabile a sancire la chiara incapacità nel tenere il campo da parte degli uomini di Modica, coperti dai fischi al termine di una partita nella quale il Latina ha fatto il minimo sindacale per portarsi a casa tre punti. Dopo il triplice fischio, seduta di analisi sotto la curva sud da parte dei ragazzi in maglia biancoscudata, un rito che si ripete imperituro da anni, sperando che, almeno questa volta, non assisteremo al solito copione già visto.
PREPARTITA – Pomeriggio plumbeo ma senza pioggia, almeno in avvio, al “Franco Scoglio” per Messina-Latina, sfida tra due squadre con il morale diverso, seppure non opposto, perché i padroni di casa devono interrompere la serie negativa inaugurata 4 partite fa con la sconfitta subita sul campo amico dal Brindisi, attutita dal pareggio con tanti gol dello Scida, cui hanno fatto seguito altri due passi falsi a vantaggio di Taranto e Benevento. I pontini, invece, proseguono il loro cammino in serie C, tranquillo con qualche soddisfazione, inaugurato nella stessa stagione del ritorno del Messina tra i professionisti e continuato sotto la guida di un ottimo tecnico come Daniele Di Donato. Giacomo Modica sorprende nelle scelte della formazione iniziale, mixando gli under in maniera diversa rispetto alle ultime esibizioni. Davanti a Fumagalli, difesa relativamente più esperta, con Lia-Manetta-Pacciardi-Polito, mentre il centrocampo vede Buffa e Frisenna accanto a Giunta, considerato più pronto rispetto a Franco. Infine, Scafetta viene riportato sulla linea di attacco, insieme a Plescia ed Emmausso. Di Donato mischia un po’ le carte, affidandosi a un 3-5-2 con la possibile variante di Jallow posizionato da trequartista alle spalle delle due punte Mastroianni e Fella.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Grandi spostamenti di posizione in avvio, con il Latina che mette Mastroianni e Jallow punte con Fella in posizione di trequartista, mentre il Messina prova a opporsi uomo su uomo con Manetta, Pacciardi e Polito sui tre attaccanti nerazzurri. Prima azione con i crismi della pericolosità al 4’, di marca biancoscudata, con un tiro di esterno sinistro tentato da Emmausso, deviato sul fondo da Cardinali. Prima ammonizione del match al 7’, ai danni di Rocchi che colpisce Plescia con una gomitata. Gli uomini di Modica sembrano troppo leggeri nel gestire palla a centrocampo, lasciando la possibilità agli avversari di ripartire con tanto campo davanti. Al 18’, tentativo estemporaneo di Scafetta su rinvio di Fumagalli, Cardinali ritrova la posizione e respinge sul fondo. Dopo 20’ di gioco, Polito torna sulla sinistra e Manetta nella sua posizione di centrale. Giallo per Cortinovis al 25’, reo di un intervento scomposto su Polito. Pacciardi, un minuto dopo, perde banalmente palla su Fella, poi recupera su Jallow, servito solo davanti a Fumagalli dall’ex calciatore palermitano. Primo ammonito nel Messina al 36’: è Frisenna, che stende Di Livio in uscita dalla propria tre quarti. Sul calcio di punizione, palla da Di Livio a Jallow in profondità, giocata semplicissima a difesa schierata che pesca l’attaccante pontino con il tempo giusto per stoppare, portare palla avanti e fulminare Fumagalli per il vantaggio nerazzurro, giunto con estrema facilità, senza nemmeno forzare troppo. L’autore del gol, quasi nemmeno esulta, perché stramazza al suolo vittima di un infortunio muscolare e Del Sole prende il suo posto. Messina che non finisce di deludere e, allo scadere del primo tempo, Frisenna spende un inutile intervento falloso nella metà campo avversaria e becca il secondo giallo, lasciando la sua squadra in dieci per tutta la seconda parte di gara. Al triplice fischio del signor Zanotti, piovono fischi soprattutto dalla tribuna, mentre la curva continua ad incitare senza fermarsi, ma gli uomini di Giacomo Modica non stanno facendo nulla per meritarsi questo sostegno.
SECONDO TEMPO – In avvio di ripresa, triplo cambio per il Messina, Ragusa al posto di Giunta, Tropea per Pacciardi e Cavallo sostituisce Emmausso. I biancoscudati si piazzano con un 4-2-1-2 in cui Cavallo sta dietro Plescia e Ragusa, mentre il Latina affonda negli spazi lasciati a disposizione, non appena i calciatori di casa perdono palla. Encefalogramma piatto nella prima parte del tempo, quasi in attesa del raddoppio, che arriva puntuale al 58’ quando i nerazzurri battono un corner dalla destra del fronte di attacco, Fumagalli va a vuoto, Cavallo si ferma e Paganini appoggia in rete solissimo. Di Donato fa due cambi dopo un’ora di gioco, inserendo Di Renzo e De Santis per Cortinovis e Rocchi. Saltano i nervi a Lia, protagonista di un fallo di frustrazione al minuto 62, che gli costa l’ammonizione. Il Messina non c’è più in campo e, al 63’ arriva il terzo gol, con un passaggio dritto per dritto di Riccardi verso Del Sole, che alza la testa, ha il tempo di stoppare, guardare Fumagalli e appoggiare di piatto in rete. Al 65’ sembra fatta per il poker, ma prima Fumagalli respinge sui piedi di Di Livio, che appoggia sul palo a porta vuota. Al 67’, il solito copione di ogni stagione in casa Messina: il presidente Sciotto abbandona la tribuna molto depresso e inizia qualche timido coro contro la squadra, accusata di non avere il carattere giusto per poter stare in campo. Il Latina fa accademia, sostituisce Fella e Crecco con Ercolano e Cittadino al 68’, sfiorando più volte il gol. Modica toglie Buffa al 72’e inserisce Franco, oltre a Salvo per Lia. Mastroianni, al 75’, spara un sinistro addosso a Fumagalli. Risponde, per modo di dire, Ragusa, un minuto più tardi, con un tiraccio di sinistro che rischia di rompere uno dei vetri dell’edificio alle spalle della Curva Sud, imitato, all’80’, da Scafetta, dopo un abbozzo di azione pericolosa condotta da Ragusa e Plescia. Molto più sciagurato, sul capovolgimento di fronte, l’errore di Mastroianni, che mira alla figura, consentendo a Fumagalli di fare il solito miracolo da mettere in bacheca. Finisce al 90’, senza nemmeno un minuto di recupero, quasi come quegli sport nei quali l’arbitro chiude la contesa per manifesta inferiorità. Quella dimostrata dal Messina anche stasera e il mese di novembre non è ancora finito, come purtroppo è tradizione da queste parti.
MESSINA-LATINA 0-3
Marcatori: 39’ Jallow (L), 58’ Paganini (L), 63’ Del Sole (L)
MESSINA (4-3-3): Fumagalli; Lia (dal 72’ Salvo), Manetta, Pacciardi (dal 46’ Tropea), Polito; Frisenna, Buffa (dal 72’ franco), Giunta (dal 46’ Ragusa); Scafetta, Plescia, Emmausso (dal 46’ Cavallo). In panchina: De Matteis, Di Bella, Darini, Firenze, Santoro, Zammit, Zunno. Allenatore: Giacomo Modica
LATINA (3-5-2) Cardinali; Marino, Rocchi (dal 60’ De Santis), Cortinovis (dal 60’ Di Renzo); Jallow (dal 40’ Del Sole), Di Livio, Crecco (dal 68’ Ercolano), Riccardi, Paganini; Mastroianni, Fella (dal 68’ Cittadino). In panchina: Bertini, Serbouti, Gallo, Perseu, Polletta. Allenatore: Daniele Di Donato
Arbitro: Andrea Zanotti di Rimini
Assistenti: Lorenzo Giuggioli di Grosseto e Stefano Franco di Padova
IV Ufficiale: Davide Galiffi di Alghero
Corner: 4-7
Ammoniti: 7’ Rocchi (L), 25’ Cortinovis (L), 36’ e 45’ Frisenna (M), 62’ Lia (M)
Espulsi: 45’ Frisenna (M)
Recupero: 3’ e 0’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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