L’urlo dei quasi mille spettatori presenti al “Franco Scoglio” saluta la vittoria più sofferta di questo campionato, ottenuta con le unghie e con i denti da una squadra che, altrimenti, sarebbe stata condannata anzitempo alla retrocessione. L’arrivo di mister Raciti fa tornare tutti a contatto con la realtà e, già questo, può essere un primo passo verso una salvezza ancora lontanissima.
PREPARTITA – E’ la gara del ritorno di Ezio Raciti sulla panchina del Messina dopo quel 16 aprile 2022 in cui, malgrado la sconfitta casalinga contro la Turris, i biancoscudati avevano già festeggiato la salvezza con un turno di anticipo. Nove mesi dopo, il tecnico catanese si appresta ad una impresa ancora più difficile, visto il distacco tra l’ultimo posto, occupato dal Messina, e la Gelbison sestultima a 12 lunghezze. La matematica concede ancora una chance, ma occorre partire subito con il piede giusto in questo sabato pomeriggio al “Franco Scoglio”, davanti ai soliti pochi intimi, con la contestazione ormai cronica in questa stagione fin qui tristissima per i tifosi biancoscudati. Ezio Raciti confeziona un 4-3-3 trasformabile in 4-4-2 o in 4-2-3-1, con il debutto di Fumagalli tra i pali, Trasciani, Berto, Filì e Versienti in difesa, centrocampo duttile con Fiorani, Mallamo, Fofana, Catania e Balde a supporto della punta centrale Curiale, cui il nuovo allenatore si affida per superare l’avversario odierno. La Virtus Francavilla, reduce da due vittorie consecutive in casa, schiera l’ex Avella in porta, Solcia-Minelli-Caporale trio arretrato, Pierno, Risolo, Macca e Cisco a centrocampo con Murilo e Maiorino liberi di spaziare dietro il totem avanzato Patierno.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Messina in maglia biancoscudata, ospiti in azzurro, calcio di avvio affidato alla Virtus. Catania, dopo 3’, entra in area avversaria, ma il suo tiro viene stoppato da Solcia. All’8’ ci prova Murilo dalla lunga distanza, Fumagalli devia sul fondo senza rischiare. La sblocca il Messina al 18’, grazie ad una azione lineare semplice, ma efficace, partita da Catania sulla sinistra, rifinita da una sponda di Curiale e conclusa con un tiro secco dal limite di Balde che si insacca alla sinistra di Avella. È il primo gol stagionale per il numero dieci che si sfoga con una esultanza rabbiosa insieme a tutti i suoi compagni. Il Messina sembra improvvisamente rinato, riparte in modo rapidissimo ancora con Balde che attira su di sé due difensori per poi servire Catania, controllo e botta molto forte sulla quale si esalta Avella deviando sopra la traversa. Biancoscudati abbastanza cattivi e determinati, si vede perfino un fallo tattico di Fofana sul cerchio di centrocampo al 21’ e primo giallo dell’incontro per l’ivoriano. Sospetto contatto tra Catania e Cisco in area pugliese al 29’ ma la signora Morrone non fischia il penalty, che manca, in favore del Messina, dalla prima giornata dello scorso campionato. Subito dopo, il direttore di gara ammonisce Murilo per un intervento duro a palla lontana su Fofana. Non succede nulla fino al duplice fischio di Marotta che manda le due squadre al riposo con il Messina in vantaggio, meritato per lo spirito propositivo degli uomini di Raciti e il buon approccio ad una gara da vincere a tutti i costi.
SECONDO TEMPO – Calabro nell’intervallo cambia i due interni di centrocampo Macca e Risolo con Tchetchoua e Di Marco, raccogliendo, dopo un minuto, il primo corner della ripresa, senza esito. La Virtus aggredisce l’area biancoscudata, mettendo in affanno gli uomini di Raciti, pur senza centrare la porta di Fumagalli. Pressione che dà i suoi frutti al 58’, quando Trasciani perde banalmente una palla sull’out di destra in fase di attacco, ripartenza immediata sulla rimessa laterale, Maiorino da sinistra serve Patierno tocco di testa che bacia il palo e scivola in fondo al sacco. Pareggio meritato, ma favorito da una clamorosa ingenuità del Messina, oltre che dalla mancata concessione del cambio a Raciti. Doppia sostituzione che arriva immediatamente dopo il gol, con Konate e Grillo al posto di Fiorani e Balde. Al 62’, Maiorino impegna severamente Fumagalli su punizione dalla traiettoria molto insidiosa, solo corner per la Virtus. Prima della battuta del calcio dalla bandierina, Marotta ammonisce Minelli che, sulla ripartenza del Messina, atterra molto ingenuamente Grillo e si becca il secondo giallo, lasciando il campo. Calabro corre ai ripari sostituendo Murilo con Idda per non perdere i tre difensori, e, contemporaneamente, Mallamo lascia spazio a Zuppel. Al 67’ Grillo prova la botta al volo, respinge Di Marco, proteste veementi per un sospetto tocco do mano. Due minuti più tardi, Grillo recupera palla, crossa prontamente, ma Catania ciabatta la conclusione da ottima posizione. Calabro vede la sua squadra in difficoltà per l’inferiorità numerica e, al 69’, toglie dal campo anche Maiorino per Cardoselli. Filì salta colpendo Patierno e, al minuto 72, prende un giallo abbastanza evitabile, considerando la diffida che pende sul capo del difensore biancoscudato. Sembra essersi placato il furore agonistico dei padroni di casa, confuso più che convinto, ma, all’82’ arriva un lampo nell’area biancoazzurra. Grillo crossa, respinta corta della difesa, Fofana controlla e piazza un destro imprendibile per Avella, riportando in vantaggio il Messina. Dopo due minuti, arriva l’ultimo slot di cambi a disposizione per i due tecnici. Raciti fa entrare Marino e Napoletano al posto di uno stremato Curiale e di Catania, Calabro sostituisce Pierno con Ejesi. Nei tre minuti di recupero la Virtus conquista un calcio di punizione e due calci d’angolo, ma le speranze di recuperare il pareggio si spengono sul colpo di testa di Solcia che finisce fuori proprio mentre la signora Marotta fischia la fine. Tre punti essenziali per tenere in vita la fiammella della salvezza, anche se adesso la palla passa al presidente ed al consulente Logiudice per portare a Messina quegli elementi che mancano per dare sostanza a questa rosa.
TABELLINO
MESSINA-VIRTUS FRANCAVILLA 2-1
Marcatori: 18’ Balde (M), 58’ Patierno (VF), 82’ Fofana (M)
MESSINA (4-4-2): Fumagalli; Trasciani, Berto, Filì, Versienti; Fiorani (dal 59’ Konate), Mallamo (dal 65’ Zuppel), Fofana, Catania (dall’84’ Napoletano); Balde (dal 59’ Grillo), Curiale (dall’84’ Marino). In panchina: Lewandowski, Ferrini, Iannone, Ngombo. Allenatore: Ezio Raciti.
VIRTUS FRANCAVILLA (3-4-2-1) Avella; Solcia, Minelli, Caporale; Pierno (dall’84’ Ejesi), Risolo (dal 46’ Tchetchoua), Macca (dal 46’ Di Marco), Cisco; Murilo (dal 65’ Idda), Maiorino (dal 69’ Cardoselli); Patierno. In panchina: Negro, Romagnoli, Giorno, Mastropietro, Carella, Enyan. Allenatore: Antonio Calabro.
Arbitro: Maria Marotta di Sapri
Assistenti: Markiyan Voytyuk di Ancona e Nicolo' Moroni di Treviglio
IV ufficiale: Mario Saia di Palermo
Corner: 5-8
Ammoniti: 21’ Fofana (M), 30’ Murilo (VF), 63’e 64’ Minelli (VF), 72’ Filì (M)
Espulso: 64’ Minelli (VF)
Recupero: 2’ e 3’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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