L’Audace Cerignola passa al “Franco Scoglio”, approfittando delle distrazioni difensive del Messina, sfruttando al massimo la superiorità numerica maturata dal minuto 28 ed incrementa una classifica già ottima confermando la fama di squadra concreta e ben dotata dal punto di vista tecnico. I giallorossi non sfruttano l’ennesima occasione di tirarsi fuori dalle secche della zone caldissime, anche se resta la curiosità di sapere cosa sarebbe successo con le due squadre in parità numerica per tutto il match.
PREPARTITA – Il Messina ritrova il Cerignola 127 giorni dopo l’esordio in campionato, quando, in una serata estiva, i biancoscudati misero in difficoltà, in casa loro, gli uomini di mister Tisci, mettendo la testa avanti con un gol di rara precisione e potenza del giovane Tropea, alla sua prima gara tra i professionisti, andando sotto nel punteggio per la doppietta del bomber Malcore, raggiungendo infine il 2-2 con la parabola beffarda su punizione dipinta dal destro di Marco Firenze, quasi sui titoli di coda. Quel Messina sfrontato, con qualche difetto, ma anche capace di stare in partita contro chiunque avversario, sembrava essere ritornato nelle ultime 4 prove prima della sosta natalizia, almeno sul piano dei risultati (8 punti raccolti a dicembre), adesso serve confermarsi contro un avversario che arriva al “Franco Scoglio” dopo 2 vittorie pesanti ottenute nel derby col Foggia in casa e sul campo del Giugliano, rinfrancato anche dal recupero di alcuni elementi di peso infortunati nell’ultimo scorcio del girone di andata. Nessuna particolare sorpresa nelle formazioni iniziali, visto che Tisci conferma lo schieramento visto a Giugliano, con la sola eccezione di Capomaggio per Bianco in difesa, mentre Modica, con l’organico ridotto all’osso, mette subito dentro dal primo minuto Rosafio, lasciando in panca Emmausso.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Il vento ha liberato il cielo sopra il “Franco Scoglio” dopo la tempesta della scorsa notte, quindi appare anche un po’ di sole al momento del calcio di inizio davanti a quasi tremila spettatori. Al 3’ tiro di D’Ausilio centrale, blocca Fumagalli che, poi, al momento di rinviare, mette palla fuori e chiede l’intervento dello staff medico, facendo vivere al pubblico di fede biancoscudata il primo momento di ansia del match, considerando che in panca c’è il classe 2006 Di Bella. Il Messina arriva per la prima volta pericolosamente dalle parti di Krapikas al 12’, ma Plescia, ben servito in area avversaria, manda alto, anche se il secondo assistente Morotti sbandiera un offside del centravanti in maglia nera. Al 28’ arriva una situazione che potrebbe cambiare l’equilibrio una gara piuttosto equilibrata, quando il Messina spreca una punizione da ottima posizione lanciando il contropiede di Leonetti sul quale interviene Ortisi, da ultimo uomo, portando il signor Di Cicco ad estrarre il cartellino rosso. Nel parapiglia successivo D’Ausilio viene ammonito, poi si scatena una mini rissa, Frisenna stramazza al suolo, ma non ci sono ulteriori provvedimenti. Giacomo Modica attende prima di effettuare sostituzioni, preferendo spostare Ragusa sulla linea difensiva. I pugliesi non esercitano una pressione eccessiva, attendendo l’errore avversario per colpire. Si fa vedere il Messina al secondo dei tre minuti di recupero concessi dal signor Di Cicco, con un colpo di testa di Manetta su corner battuto da Firenze, parato facilmente da Krapikas. Risponde Leonetti allo scadere, tiro a giro dal vertice dell’area giallorossa che sfila un metro fuori alla sinistra di Fumagalli. E’ l’ultimo sussulto del primo tempo, che si chiude sullo zero a zero, specchio perfetto di quanto dimostrato dalle due squadre sul terreno di gioco.
SECONDO TEMPO – Modica esegue due sostituzioni nell’intervallo: fuori Plescia e Ragusa, dentro Polito, che si schiera come terzino, insieme a Zunno, nel ruolo di centravanti. Fumagalli, al 58’, chiude col piede, a protezione del palo più vicino al tiratore D’Ausilio, giunto in posizione vantaggiosa dopo scambio rapido con Leonetti. L’Audace attende e colpisce al 62’, con una azione lineare sull’asse D’Ausilio-Malcore, che approfitta di una uscita fuori tempo dalla linea difensiva di Pacciardi e appoggia di piatto alle spalle di Fumagalli. Gol semplice, realizzato senza nemmeno sudare troppo. Al 67’, improvviso, arriva il pareggio del Messina, sulla corsia di sinistra, dove Polito crossa, deviazione di Coccia e tocco vincente da due passi di Zunno, lasciato colpevolmente solo davanti a Krapikas. Giallorossi che si scuotono e, al 69’, il raddoppio sembra fatto con una doppia combinazione Rosafio-Polito sulla sinistra, cross radente del numero 70, sul quale Franco e Salvo non riescono ad intervenire. E’ l’ultima azione del neoacquisto peloritano, che esce dal campo, insieme a Franco per l’entrata di Emmausso e Scafetta. Risponde, dopo un minuto, Tisci, con una doppia sostituzione, Sainz-Maza e Tentardini subentrano a Leonetti e Coccia. Giallo, al 73’ per un nervosissimo Firenze, che prima scalcia un avversario e poi protesta in modo veemente a causa di un fallo di mano non riscontrato dal mediocre Di Cicco. Mischia in area giallorossa al 78’, risolta da Polito, mentre Ruggiero resta a terra e, poco più di un minuto dopo, viene sostituito da Sosa. L’Audace prova a spingere e, all’84’ approfitta di un movimento totalmente sbagliato della difesa giallorossa su una azione susseguente a corner, palla deliziosa di Malcore per Leonetti che appoggia al centro, dove c’è D’Andrea solo, insieme ad altri due compagni, liberissimo di appoggiare a porta vuota il gol del vantaggio gialloblù. Ultimo slot di cambi per Tisci che toglie dal campo D’Ausilio e inserisce Bezzon a 2’ dal 90’. Il signor Di Cicco, nei 5’ di recupero, estrae due gialli per Emmausso e poi Scafetta, il Messina non va oltre tanta buona volontà, i pugliesi ringraziano, incassano tre punti, proseguendo la serie di vittorie inaugurata due turni fa con il Foggia. Finisce, invece, la serie positiva dei giallorossi di Giacomo Modica, che resta in zona playout recriminando per una gara compromessa dall’ espulsione di Ortisi e da un atteggiamento non proprio adatto da parte della squadra, troppo nervosa e poco concreta, in una riedizione, a tratti, di quanto visto nel terribile mese di novembre.
TABELLINO
MESSINA- AUDACE CERIGNOLA 1-2
Marcatore: 62’ Malcore (AC), 67’ Zunno (M), 84’ D’Andrea (AC)
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Franco (dal 70’ Scafetta), Firenze, Frisenna; Rosafio (dal 70’ Emmausso), Plescia (dal 46’ Zunno), Ragusa (dal 46’ Polito). In panchina: Di Bella, Polito, Giunta, Scafetta, Cavallo, Emmausso, Luciani, Zunno. Allenatore: Giacomo Modica
CERIGNOLA (4-2-3-1) Krapikas; Coccia (dal 72’ Tentardini), Gonnelli, Capomaggio, Russo; Tascone, Ruggiero (dall’80’ Sosa); Leonetti (dal 72’ Sainz-Maza), D’Andrea, D’Ausilio (dall’88’ Bezzon); Malcore. In panchina: Fares, Trezza, Allegrini, De Luca, Tentardini, Bezzon, Sainz-Maza, Vitale, Sosa. Allenatore: Ivan Tisci
Arbitro: Giorgio Di Cicco di Lanciano
Assistenti: Davide Santarossa di Pordenone e Mattia Morotti di Bergamo
IV Ufficiale: Fabrizio Ramondino di Palermo
Corner: 4-3
Ammoniti: 29’ D’Ausilio (AC), 91’ Emmausso (M), 92’ Scafetta (M)
Espulsi: 28’ Ortisi (M)
Recupero: 3’ e 5’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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