Il Messina è vivo! Il presidente Pietro Sciotto ha ufficialmente iscritto la squadra alla prossima Serie C, riassumendo le lunghe, intense e difficili giornate vissute in una conferenza stampa. Vi proponiamo i punti salienti: “È finito un incubo, sono stati giorni complicati, di tensione massima. Non potevo permettere di chiudere e non iscrivere la squadra al campionato, la mia creatura. Questo mi ha combattuto molto, ho cercato di metterla in vendita, di regalarla e fare io da sponsor ed ero convinto di riuscirci, ma non ci sono state richieste. A quel punto dovevo scegliere se finire o continuare: il Messina è una mia creatura, io ne sono il primo tifoso ed esserne il presidente era il mio sogno di una vita. Non volevo perderlo e avevo ancora il desiderio di fare qualcosa di importante: oggi che ho già depositato l’iscrizione sono felice come se avessi nuovamente vinto il campionato. Da oggi ripartiamo”.

Una decisione presa anche per non uscire sconfitto, perché a oggi non ci sono state interlocuzioni: “Zero rassicurazioni, abbiamo parlato con l’Amministrazione lunedì ed esposto le nostre esigenze. Attendiamo risposte. Io però percepisco che tutti vogliono il Messina in Serie C, sono convinto che mai come oggi sia il momento giusto per fare qualcosa di importante a Messina. La miccia accesa in me? C’è entusiasmo perché ho iscritto la squadra, ieri sera ero distrutto, ma non volevo la macchia della mancata iscrizione per tutta la vita. Ora dico ai tifosi di dimenticarci il passato, uniamoci e partiamo. Si rilancerà forte perché io ora devo dare il massimo, ma con la partecipazione di tutti. Ho pensato eccome di non iscrivere la squadra: i miei figli non erano d’accordo, ero a un bivio, ma mi sono sentito di rischiare”.

Cosa si porta dell’esperienza dello scorso anno?A fine girone d’andata eravamo ultimi con 13 punti. Qualcuno ha detto che ci ha salvato il Catania, ma è errato perché noi abbiamo fatto 26 punti nel ritorno e ci siamo salvati con le nostre forze. Non potevo arrendermi, abbiamo fatto tanti sacrifici a gennaio e con un pizzico di fortuna ci siamo riusciti. Non voglio essere presuntuoso, ma sono in grado di fare un bilancio preciso su tutto della Serie C e ora so cosa occorre anche economicamente. Oggi sono stati fatti bonifici per 450mila euro tra stipendi, Iva e iscrizione e la fideiussione di 350mila, ma non ne voglio fare un discorso di soldi o economico. A oggi nessuno sponsor di è fatto avanti, ma sono fiducioso”.

Messina, quindi, che riparte anche se è ancora presto per fare i nomi del nuovo Direttore sportivo o del nuovo allenatore: “Io non riesco ad accettare la sconfitta, non sono un presidente che mette i soldi e si diverte, perché sono abituato a vincere e non voglio soffrire sempre. L’anno scorso non ho visto alcune partite, spegnevo la tv e chiedevo il risultato alla fine. Volevo fare un campionato tranquillo, da metà classifica, ora speriamo di fare qualcosa di diverso e nuovo. Ho chiesto a qualcuno “Vuoi venire ad allenare a Messina?” mi è stato risposto con altre domande su strutture e organizzazione logistica. Per questo abbiamo bisogno che amministrazione, imprenditori, stampa e tifosi stiano insieme a società, giocatori e staff: se queste componenti funzionano e camminano insieme, andrà tutto bene. Dobbiamo partire dalla base, dalle strutture pronte per fare qualcosa di importante e programmare”.

Abbonamenti?Lanceremo subito con il Direttore generale Lello Manfredi la campagna abbonamenti, perché vogliamo la partecipazione di tutti e sono convinto che stavolta ci sarà tutta la città che parteciperà. Si è capito che questo è un bene importante, che il Messina è dei messinesi e di tutti, anche di quelli a cui non interessa il calcio”.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 22 giugno 2022 alle 20:59
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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