Marco Manetta era già stato a Messina nel primo anno del nuovo Acr rinato nel 2017 dalle ceneri dell'ennesimo fallimento calcistico peloritano. Una annata caratterizzata dai mesi in cui proprio Giacomo Modica prese le redini tecniche dopo un avvio choc con un punto in 5 partite e l'esonero di mister Venuto, e proprio il difensore romano di nascita era stato tra i rinforzi del nuovo corso. Le sue prime parole sono proprio dirette a un sommario confronto con la sua prima esperienza in riva allo Stretto: "Sono tornato a Messina dopo sei anni, è un ritorno piacevole, sono passati 6 anni ed ho trovato tutto migliorato, soprattutto l’ambiente e penso di avere fatto la scelta giusta. Ho sensazioni positive in tutti i sensi. E’ un ambiente che ti responsabilizza, ma ci vedo uno dei maggiori stimoli nel nostro mestiere, perché se vedi accoglienze come quella del nostro primo allenamento qui non puoi che trarne belle impressioni, la pressione diventa una spinta in più per fare bene. Se fai il calciatore, vivi per queste cose."

Manetta ha poi vissuto il proprio periodo di prima maturità da calciatore: "Dopo l’annata a Messina, ho accumulato tante presenze in C nei gironi B e C, vengo da stagioni molto buone, sia personalmente che per le squadre in cui ho giocato, dove, in genere, partivamo per raggiungere la salvezza e, in tutti i casi, siamo arrivati vicino ai playoff. Sono stati anni di crescita, ma adesso ho fatto la scelta di venire a Messina per un salto di qualità, anche se si va step by step, ma bisogna anche puntare più in alto. Se a Messina fai un campionato importante, poi, vale dieci volte in più rispetto a un’altra parte."

Il difensore salterà per squalifica proprio l'esordio in campionato, tra l'altro per una espulsione subita nell'ultima gara della scorsa stagione, quando si trovava in panchina nel Taranto, durante la sfida contro il Messina allo "Iacovone", e venne coinvolto in un battibecco con il biancoscudato Celesia, appena mandato fuori dall'arbitro: "Purtroppo non ci sarò per squalifica al debutto, ma resterò vicino ai compagni in un match molto difficile come quello che ci attende a Cerignola. Stiamo lavorando bene, facendo anche qualche test di verifica della nostra condizione e dei meccanismi di goco, per conoscerci meglio. Modica ha un gioco molto offensivo, in cui non solo gli attaccanti devono andare sempre alla ricerca del gioco. Poi, anche noi difensori, non solo sui calci da fermo, sono sicuro che daremo un contributo in termini di reti segnate. Io lo conosco bene, ma anche altri compagni che sono alla prima esperienza con lui si stanno adattando bene seguendolo con attenzione. E’ importante essere pronti il 2 settembre, quando vedremo davvero a che punto siamo.

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 21 agosto 2023 alle 09:30
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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