Andrea Pensabene l’aveva detto alla vigilia della sfida tra Messina e Roccella, ma evidentemente non pensava che questa “verifica importante” potesse essere così negativa: “Ho capito il Messina in versione esterna - dice - sapevo che c’erano problemi di attenzione e oggi la squadra li ha confermati, subendo due gol su palla inattiva. È questo che mi dà fastidio, perché non è ammissibile prendere gol con queste disattenzioni, senza che l’avversario ti metta sotto sul piano del gioco. Ora, comunque, ho la visione più chiara e so dove e come intervenire”.

Messina che ha giocato con due moduli diversi (partito con il 4-3-3 è subito passato al 3-4-1-2 per poi tornare al 4-3-3) con Saverino, emblema di una situazione confusionaria, che ha cambiato ben quattro ruoli nei novanta minuti: “La squadra ha giocato - continua Pensabene - ha avuto un fraseggio importante con entrambi i sistemi di gioco e siamo arrivati parecchie volte sul fondo, ma negli ultimi dieci metri non siamo stati bravi nel concludere. Pazienza. Rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a lavorare sulle nostre difficoltà, intervenendo dove notiamo che esiste la carenza. La vittoria sulla Cittanovese faceva sperare che a Roccella avremmo dato seguito, invece siamo stati puniti dagli episodi: se questi ci girano contro e noi ci sciogliamo come neve al sole, è un problema. Bisogna aiutare questi ragazzi sul piano caratteriale, ma ora dobbiamo pensare a guardarci alle spalle, tirando fuori tutto quello che abbiamo”.

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 23:08
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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