Poco più di un'ora di colloquio tra il presidente del Messina Pietro Sciotto e il sindaco Federico Basile non è bastata per avere una risposta certa sul futuro immediato della società giallorossa: "Ancora la fumata bianca per l'iscrizione non c’è. - afferma Sciotto - Abbiamo parlato col sindaco, ho fatto le mie richieste per fare qualcosa di buono, vedremo. Ci aggiorneremo, scioglierò la mia riserva sulla iscrizione domani mattina. Abbiamo discusso col sindaco e sappiamo io e lui cosa ci siamo detti. Preferisco resti riservato il contenuto del colloquio”

Sciotto poi rievoca l’impegno suo e della famiglia con il Messina: "Nel 2017 siamo partiti tardi, nostro malgrado, poi abbiamo avuto nel nostro girone Bari prima e Palermo dopo, realtà non paragonabili a Messina, mentre, il quarto anno, con investimenti, abbiamo raggiunto la promozione e, nell’ultima stagione, sono riuscito a salvarla con sacrifici immensi. Io tengo moltissimo a precisare che non chiedo aiuto perché mi manca la disponibilità economica, sono un presidente che vuole spendere i soldi solo perché mi piace fare calcio e portare avanti il Messina, ma ci vuole la partecipazione da parte della città, non è giusto che sia solo io, perché ci vogliono le strutture adeguate, non andare in giro tra topi e situazioni complicate da sistemare. Ripeto, sono disponibile a spendere, ma poi vedo realtà come Bari, Palermo, Catania, dove c’è partecipazione, sponsor, e chiedo il coinvolgimento di tutti, non mi servono collette, ma vicinanza da parte di chi può dare apporto economico, pubblico, la città. Noi, quest’anno, abbiamo collezionato poco più di 17.000 spettatori, meno dell’Andria, per non parlare di Palermo, dove abbiamo visto lo stadio pieno di gente e di pubblicità. Noi dobbiamo fare due campionati per arrivare agli incassi di una gara del Palermo. Vogliamo essere il Messina? Dimostriamolo tutti con i fatti. Quest’anno ho incassato 20.000 euro di sponsor, il Comune ci chiedeva 3.000 euro al mese, le ultime sette-otto partite siamo stati graziati per il Covid, ma se considerate anche i 2.000 degli steward, i vigili del fuoco 600, e ne incassiamo da 3.000 a 4500 euro. Ci vuole partecipazione da parte di tutti. Questo mi darebbe serenità, al di là di quanto abbiamo parlato oggi con il sindaco, che mi riservo di valutare. Ma senza partecipazione della città, delle attività produttive, che non si sentono di farlo, non si può fare calcio a Messina a questo livello, si può solo ripartire dalla terza categoria. Proposte da parte di cordate? Siamo a meno di zero. Io sono disposto a regalare la squadra e a dare anche 100.000 euro di sponsor a chi si prende il Messina. Figuriamoci. Siamo arrivati all’atto finale e sarà domani mattina. Per quanto riguarda la fidejussione, quella della scorsa stagione di 350.000 euro è valida fino a dicembre, ma tenete presente che, nell’ultimo mese, abbiamo lavorato ogni giorno per inviare tutta la documentazione indispensabile alla federazione ed alla Covisoc. La nuova fidejussione per il prossimo campionato, sempre di 350.000 euro? La posso avere in 12 ore, non è assolutamente un problema".

Infine, ancora il presidente Sciotto, quasi ribadisce il proprio tormento interiore: "Non dormo da 15 giorni almeno. Non iscrivere la squadra sarebbe una grande sconfitta, vi ringrazio per il vostro slancio che deve essere trasmesso a tutti, perché questo alone di entusiasmo coinvolga tutta la città. Ripeto, non è per avere bisogno dei soldi che servono per l’iscrizione (350.000 euro di fidejussione e 500.000 euro per pagare le pendenze immediate), ma desidero la partecipazione da parte di tutti".

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 20 giugno 2022 alle 12:38
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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