Stringono i tempi per il perfezionamento della iscrizione al prossimo campionato di serie C, con la data ultima fissata al 22 giugno prossimo e una serie di adempimenti che occorre espletare pena la mancata concessione della Licenza Nazionale per il torneo.
Il Presidente Sciotto ha più volte affermato, a partire dal 24 maggio scorso, di stare procedendo alla sistemazione burocratica, ma vi sono alcuni punti determinanti dai quali dipende, a questo punto, la possibilità di mantenere la categoria e qualcuno si deve assumere la responsabilità di portarli a termine.
Il comunicato della FIGC stabilisce come perentorio il termine di mercoledì prossimo per tanti adempimenti, alcuni dei quali dovevano essere stati definiti prima al 16 maggio e poi al 31 maggio, per non incorrere in multe da 10.000 euro o in penalizzazioni. Si tratta, ad esempio, del deposito, presso la Covisoc, di copia dei contratti relativi ad acquisizioni internazionali dei calciatori, a titolo definitivo o temporaneo, intervenute dall’1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, di copia della situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2022, del prospetto contenente l’indicatore di Liquidità determinato sulla base delle risultanze della situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2022 (parametro che, secondo quanto detto dall’Acr, sarebbe stato raggiunto rientrando nella misura minima di 0,7).
Ci sono poi i documenti da allegare alla domanda di ammissione, partendo dall’originale della garanzia a favore della Lega, da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta bancaria o assicurativa di istituto rientrante negli elenchi indicati nel comunicato, assolvere il pagamento dei debiti nei confronti della FIGC, delle Leghe e di società affiliate alla FIGC ed a quelle affiliate a Federazioni estere, assolvere il pagamento degli emolumenti dovuti, fino alla mensilità di maggio 2022 compreso, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega (incluse figure come medico, responsabile ufficio stampa, team manager, ecc), presentare la documentazione relativa alla rateazione di ritenute Ipref e contributi fino alla mensilità di aprile 2022, relative a tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega, ed eventuali altri documenti non presentati alle scadenze precedenti.

Si comprende, quindi, come sia fondamentale definire immediatamente la questione relativa ad una eventuale trattativa di vendita, poiché occorre, secondo quanto affermato dal presidente Sciotto, versare gli emolumenti residui fino alla mensilità di maggio 2022 (stimati in circa 300.000 euro al momento), in modo da svincolare la fidejussione relativa al campionato scorso e, sempre entro una settimana, presentare una nuova garanzia di 350.000 euro per la prossima stagione, augurandosi che tutto il resto sia pronto secondo le prescrizioni federali.
La giornata di oggi è trascorsa tra voci di incontri tra i legali di almeno un paio di gruppi interessati all’acquisto del Messina e della società giallorossa, anche se la famiglia Sciotto è stata colpita da un lutto. Ieri, si era registrato l’interesse manifestato, attraverso una nota stampa, da un gruppo non meglio identificato di imprenditori rappresentati dal duo Lombardo-Darone, oltre al quale vi è una proposta, articolata dal dott. Salvatore Cacace, noto professionista messinese, che ha già contattato lo studio Delia e sta approfondendo la questione.
Infine, nel tardo pomeriggio, è stato diffuso un comunicato dei tifosi della curva sud, nel quale si propone al neosindaco Federico Basile un incontro pubblico tra il presidente Sciotto e i rappresentanti delle associazioni di categoria e del tessuto economico cittadino e della provincia, per rendere possibile la transizione mettendo le quote nella disponibilità di soggetti credibili e, recita la nota, “soprattutto con un volto e un nome”. Tutto ciò per “assecondare la volontà della proprietà ma di consentire un traghettamento verso un unico potenziale acquirente o un coinvolgimento di più forze che riescano finalmente a riportare il Messina al centro di Messina e dei messinesi per ricreare quella simbiosi che ha fatto le fortune dei nostri colori. In questo modo anche le istituzioni si assumerebbero le loro responsabilità per un bene, lo ricordiamo, che appartiene a tutta la città.”
Una proposta che cerca di stimolare il superamento dello stallo nel quale non può precipitare il destino del Messina.

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 14 giugno 2022 alle 20:20
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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