“Dopo la vittoria dello scorso campionato di Promozione, la società aveva programmato una stagione tranquilla con l’obiettivo della salvezza. Nessuno, neanche nei momenti in cui la squadra si è trovata tra le prime 5 in classifica, aveva pensato a qualcosa di più e alla fine le previsioni sono state corrette”, così il direttore generale del RoccAcquedolcese, Sergio Mezzanotte, ha commentato la salvezza raggiunta dalla squadra con un turno d’anticipo.

“Per noi era importante conoscere le difficoltà del girone, che si sono dimostrate altissime, vista la presenza di squadre di categoria superiore e viste le estenuanti (e costose) trasferte. Noi, in particolare, siamo la squadra che ha dovuto affrontare i viaggi più lunghi. Voglio ricordare che eravamo partiti con la speranza di avere a disposizione il campo di Acquedolci (che per motivi burocratici non si è riusciti a completare per tempo), che abbiamo iniziato la stagione sul neutro di Sant’Agata allenandoci a Rocca, che poi il campo di Rocca è stato oggetto di interventi e ci si allenava in giro per il mondo (spesso nel campetto a 8 di Capo d’Orlando), che nel girone di ritorno abbiamo dovuto affrontare infortuni di ogni tipo e che ci allenavamo alle 19 perché il campo di Rocca era impegnato fino a quell’ora (oltre a dare alla possibilità di allenarsi a chi lavorava anche nel pomeriggio)”, ha specificato il dg che fa anche autocritica: “Piuttosto, se c’è da dare delle “colpe” a qualcuno per il mancato raggiungimento di posizioni di classifica più alte, non c’è dubbio che quel qualcuno è la società. Lo staff tecnico ha dimostrato di essere di altissimo livello. Mister Palmeri, il prof. Volo (preparatore atletico) e l’avvocato Pezzicara (preparatore dei portieri), hanno fatto un lavoro pazzesco tra mille difficoltà. I giocatori sono stati professionali al massimo (nonostante il 70% non aveva mai giocato in Eccellenza). Ho dato le “colpe” alla società perché non ha avuto la forza di intervenire sul mercato quando era necessario”.

Nonostante tutto il RoccAcquedolcese ha ottenuto la salvezza e nella prossima stagione disputerà ancora il campionato di Eccellenza. Mezzanotte però, analizzando la stagione, ha aggiunto: “C’è un momento in particolare che ha reso l’idea della differenza tra una grande società e la nostra piccola realtà. Era la tredicesima di campionato e affrontavamo in casa il Siracusa. Il mercato invernale si era riaperto in settimana. Noi eravamo terzi a 3 punti dalla vetta, mentre il Siracusa era sesta a 4 punti da noi. Loro hanno ingaggiato Pettinato, Privitera e Iraci e noi lasciavamo andare Merlino e Antony Genovese. Naturalmente non posso che essere soddisfatto per il raggiungimento della salvezza, soprattutto dopo aver conosciuto tutte le difficoltà di questo campionato e non posso non ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo”.

Prima del rompete le righe c’è un ultimo impegno da onorare: “Ora cerchiamo di chiudere meglio possibile la stagione nell’ultima partita domenica a Comiso, poi servirà riorganizzarsi facendo tesoro soprattutto degli errori commessi. Molto del nostro futuro dipenderà da alcune certezze, senza le quali sarà complicato andare avanti. Qualora queste certezze ci saranno garantite, ho in mente un progetto che ci consentirà di affrontare serenamente il prossimo campionato di Eccellenza, sperando anche in qualcosa in più rispetto alla salvezza”.

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 14 aprile 2023 alle 09:57 / Fonte: Polisportiva Acquedolcese
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print