Alla Nuova Igea Virtus basta un gol lampo di Franchina per espugnare il Kennedy di Santa Croce per 1-0 e mantenere un punto di vantaggio sul Siracusa. Su un campo insidiosissimo e contro un avversario che non aveva nulla da perdere, i giallorossi giocano la partita attesa, a tratti arrembante, ma senza offrire il fianco al contropiede dei padroni di casa.

Il Santa Croce si rende pericoloso solo su calcio di punizione poco dopo il gol di Franchina: il pallone calciato da Russo s’infrange sul palo alla destra di Staropoli facendo sudare freddo i tantissimi tifosi igeani al seguito. Da lì fino al novantacinquesimo è un monologo giallorosso. Occasioni su occasioni, sciupate a volte per scarsa lucidità, a volte per eccesso di sicurezza, a volte per la bravura del portiere locale Alcaraz. La Nuova Igea Virtus fallisce anche un calcio di rigore con Medina, peraltro autore di una buona prestazione.

La ripresa ricalca il cliché del primo tempo: igeani a trazione anteriore che inanellano almeno altre cinque nitide palle gol; Santa Croce che “vorrebbe ma non può”. Al fischio finale di Femia tanti giallorossi stramazzano a terra esausti, in riserva di energie non tanto fisiche quanto nervose. La posta in palio era di importanza capitale e Dall’Oglio e compagni sapevano di non poter fallire. Novanta minuti, il Modica e gli ultimi tre punti separano i barcellonesi dalla promozione diretta in Serie D.

Sezione: Eccellenza / Data: Lun 10 aprile 2023 alle 10:49
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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