Un sussulto di Mattia Maita, nella scorsa giornata di campionato, e poco altro, per i “messinesi” delle categorie professionistiche. Se, in massima serie, Fernando Forestieri (Udinese) e Alessandro Berardi (Hellas Verona) si accomodano in panchina, in serie B sono sei i calciatori della nostra rubrica a scendere in campo, senza, però, lasciare il segno nelle gare delle loro squadre.

Prestazione in chiaroscuro per Marco Crimi (Reggina), titolare nella vittoria amaranto contro il quotato Monza. La sua, come spesso accade, è una partita di sacrificio, utile per contenere gli attacchi dei brianzoli. Il centrocampista peloritano finisce sul tabellino solamente per un’ammonizione, rimediata al 36’ per un fallo su Frattesi. Ancora a secco, invece, Antonino Ragusa (Brescia), schierato titolare dalla coppia Clotet-Gastaldello nella trasferta di Frosinone. Non propriamente a suo agio, nella posizione di raccordo tra centrocampo ed attacco, esce al 61’ per Ndoj, che regalerà la vittoria alle rondinelle in pieno recupero. Inizio in panchina per Matteo Brunori Sandri (Entella), mandato in campo al 63’ per addormentare, ancor di più, la sfida tra Spal ed Entella. L’attaccante italo-brasiliano porta a termine la sua missione, tenendo palla sulla trequarti avversaria e guidando i liguri ad un insperato 0-0. Escluso, un pò a sorpresa, Amato Ciciretti (ChievoVerona), nella sfida tra il Lecce ed i clivensi. Sul 4-2 per i pugliesi, mister Aglietti lo getta nella mischia, per provare l’insperata rimonta: il miracolo non riesce ma, come sempre, el gordo si mette in mostra con giocate di fino che tengono impegnata la retroguardia giallorossa. Lotta come un leone, come di consueto, Federico Dionisi (Ascoli), ormai pienamente integrato nella mentalità della squadra marchigiana: mette continuamente in apprensione la retroguardia del Venezia, fa salire la squadra e si sacrifica anche in difesa quando le circostanze lo richiedono. Il pareggio acciuffato nei minuti finali dalla compagine bianconera, sotto di una rete contro i veneti, passa anche dalla sua grinta. Entra al 1’ della ripresa, in Pordenone-Pescara 0-0, Mirko Stefani (Pordenone), ai ramarri dal 2015 dopo l’esperienza in riva allo Stretto. Si occupa di guidare la difesa, sfruttando la sua esperienza, per blindare la gara e mantenere il pareggio nonostante la verve del Pescara, che colpisce due legni.

La vetrina della terza serie, invece, va a Mattia Maita (Bari), centrocampista dei galletti nativo di Messina. La sua rete, siglata nei primi minuti del big-match contro la Ternana, lascia presagire un pomeriggio di gloria per i pugliesi ma, sfruttando il calo di tensione degli ospiti, la compagine umbra riesce a ribaltare la gara nei minuti finali, fissando il risultato sul 2-1. Brutta giornata anche per il trittico etneo Calapai-Dall’Oglio-Giosa (Catania). I rossazzurri, infatti, vengono sconfitti al Massimino dal Teramo per 0-1, a causa di una sfortunata autorete del portiere Confente. L’unico a provare a cambiare il risultato, anche con una certa insistenza, è Dall’Oglio, ma il centrocampista milazzese esalta le qualità atletiche del portiere avversario Lewandowski. Solita prova autorevole, invece, per Pasquale Fazio (Catanzaro), abile ad addomesticare gli attaccanti del Francavilla: i giallorossi calabresi, grazie alla solidità difensiva ed al cinismo più puro, conquistano la vittoria con un risicato 1-0. Solo scampoli di gara, infine, per Peppe Rizzo (Triestina), in campo per i minuti di recupero di Triestina-FeralpiSalò 1-1 e per Sebastiano Longo (Casertana), inserito al 70’ di Casertana-Bisceglie 0-1.

Sezione: Erano a Messina / Data: Mar 16 marzo 2021 alle 11:00
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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