La seconda settimana dopo la fine del ritiro di Fiuggi è trascorsa con il solito tran tran in casa Football Club, tra le sedute di allenamento sostenute al “Celeste”, in attesa del rinnovo della concessione stagionale, e l’atmosfera cameratesca, ma dedicata al lavoro, di un gruppo cementato nella scorsa stagione e mantenuto compatto dal trio Rizzieri-Ferrante-Grabinski. Uno staff tecnico che lavora in simbiosi andando oltre la componente onirico-motivazionale rivestita dalla versione-social del presidente Rocco Arena.

Il mercato della società peloritana ha vissuto di grandi suggestioni mediatiche (Fausto Rossi, Ledesma, Floccari, Crimi, Guidone), e poche, ma mirate, operazioni concrete, partendo, innanzitutto, dalla conferma della struttura base capace, nella monca stagione 2019-2020, di entrare in zona playoff e fornire un rendimento costante di buon livello. Il portiere Marone, i difensori Fissore, Domenico Marchetti e Quitadamo, i laterali Aprile, Casella e Gnicevicz, i centrocampisti Giuffrida, Camara, Alessandro Marchetti, Gille e Guzman, gli attaccanti Coria, Carbonaro e Bevis sono stati affiancati da tre innesti classe 2001 provenienti dal vivaio torinista, ben conosciuti da Rizzieri. Il laterale sinistro Ricossa, il centrocampista Garetto e l’attaccante Mukiele, pronti per misurarsi con la durezza di un campionato come la Serie D Girone I. Tra gli under, da segnalare anche Sanchez Noguera, 2002 prelevato dalla cantera dell’Elche, che può disimpegnarsi come mezzala o playmaker, viste le ottime doti tecniche evidenziate durante il ritiro di Fiuggi.

Tra gli altri arrivi spicca il nome di Max Barnofski, tedesco 25enne con alle spalle esperienza da veterano e qualche stagione resa difficile dagli infortuni, ma che già, in questo lungo pre-campionato, ha dimostrato di avere doti caratteriali, ma soprattutto tecniche oltre che fisiche, notevoli per la categoria e l’ambiente dell’Fc potrebbe costituire anche per lui, come l’anno scorso, ad esempio, per Carbonaro, un toccasana per la sua carriera. Premesse simili anche per il pari età Jordan Gaspar, recuperato nelle categorie minori spagnole, ma in possesso di tocco, progressione e tecnica di ottimo livello.

Palma, 26enne colonna del centrocampo della Turris, e il padovano di origini camerunensi Mike Kenny Ebui,1999 prelevato dal Bra, sono invece i “classici” acquisti di sostanza marcati FC, gente pronta ad essere messa in campo per mettersi al servizio dei compagni e portare a casa il risultato.

Mister Gabriele e il ds Cesar Grabinski collocano il Football Club tra le sicure protagoniste del torneo, ma pensano sia necessario chiudere al più presto con una punta centrale dotata di fisico e di senso del gol, anche per poter mettere in campo più spesso quel 3-4-2-1, facilmente rimodulabile, che fece le fortune degli azzurri-giallorossi nella fase di stagione avviata con la vittoria 3-0 sul campo del Troina nel primo match con Gabriele in panchina.

Le attese, ma soprattutto le aspettative, sono diverse e molto più alte rispetto alla prima stagione in cui il cambio di denominazione del Città di Messina e l’avvento del “ciclone rocco_turbo” non imponevano subito di vincere, al netto di quanto sognasse il Presidente.

Adesso, per il Football Club Messina, è tempo di capire davvero cosa vorrà fare “da grande”.

Sezione: Fc Messina / Data: Lun 14 settembre 2020 alle 11:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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