Lo stop imposto dal Rup Salvatore De Francesco all'affidamento pluriennale del "Franco Scoglio" chiude la partita amministrativa legata alla gestione attuale dell'impianto, ma lascia aperti i tanti interrogativi posti mese dopo mese dalla nostra testata, molto prima dell'offerta dell'Fc Messina, sull'efficacia di un bando che alla resa dei conti si è rivelato inefficace.

Si sono persi mesi, con in mezzo la decisione di chiudere la stagione dei grandi eventi perché avrebbero potuto influire sull'interessamento di importanti gruppi stranieri che nessuno ha poi visto da queste parti. Il Covid ha ridotto l'impatto di una perdita che sarebbe stata clamorosa, ma viene spontaneo (e lecito) chiedersi se ne sia davvero valsa la pena. La questione pare ancora recuperabile, d'altronde i grandi organizzatori cercano solo un interlocutore con cui rapportarsi e se ne fregano delle beghe locali. Adesso la palla torna in mano pubblica, con l'Amministrazione comunale che, se lo vorrà, potrà riprendere i fili del discorso bruscamente interrotto quando l'ex assessore Pippo Scattareggia antepose in nome "del predominante interesse pubblico" il "bando del secolo" rispetto a concerti che per un decennio hanno rappresentato una grande occasione economica per il territorio messinese. Era il periodo in cui le compensazioni venivano quasi viste come un reato, mentre in altri contesti e Dipartimenti pochi mesi dopo furono rilette come risolutive. 

È il momento di azzerare e ripartire, toccherà farlo all'assessore Francesco Gallo che non ha più l'alibi di un percorso non avviato da lui. Il componente della Giunta De Luca è stato chiaro, sul "Franco Scoglio" si riparte dall'affidamento alla MessinaServizi, ma porte aperte ad altre soluzioni purché "con soldi sul tavolo". Traduzione italianazzata del più schietto messinese "picciuli avanti". Le quattro concessioni alla Msbc (San Filippo, Celeste, Cappuccini e Santamaria) lasciano presagire che per il momento non si seguirà nuovamente la strada della gara, discostandosi da quanto inizialmente previsto dal "Salva Messina". La politica sembra dire questo, gestione in house.

Intanto la questione bando con tutta probabilità si trasferirà in tribunale. Si da per scontato infatti che l'Fc Messina ricorra al Tar avverso la decisione del Rup, anche se dopo la pubblicazione della determina non è stata diffusa alcuna nota ufficiale del club (né sulla vicenda stadio né sulla questione delle mensilità arretrate resa nota qualche giorno fa dalle pagine di Gazzetta del Sud). Probabilmente la società starà elaborando il dossier completo da produrre prima di intervenire ufficialmente. La proprietà si è pronunciata solo attraverso il canale ufficiale di Radio Taormina: dichiarazioni che riportiamo per completezza d'informazione in un articolo a parte.

Sezione: Fuori Campo / Data: Lun 28 giugno 2021 alle 17:02
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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