Tra oneri manutentivi e operazioni di riparazione e adeguamento, lo stadio Franco Scoglio costerà, a chi dovesse aggiudicarsene la concessione, quasi 1 milione e 300mila euro. Cifra calcolata dal Comune sulla base delle spese annuali per la manutenzione (303mila euro cui aggiungere i 10mila per la concessione) e, soprattutto, per quelle di riparazione e miglioramento dell’impianto (990mila euro) e analizzata punto per punto nella tabella allegata all’atto propedeutico alla pubblicazione del bando.

Un documento nuovo, assente nella prima bozza, una sorta di alert per quanti non avessero mai gestito uno stadio di tale grandezza e che dà l’esatta dimensione dei costi. Vanno, però, evidenziati alcuni aspetti: qualora ad aggiudicarsi la gestione dello Scoglio fosse un’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa), al proprio interno potrebbe avere, per esempio, un manutentore di ascensori (spese previste tra manutenzione mensile e verifiche biennali pari a 8100€). A quel punto l’ammontare potrebbe essere inferiore. In ogni caso, chi gestirà lo stadio potrà servirsi, per ogni aspetto, dei propri contatti e fornitori.

Gli importi indicati, infatti, hanno il solo scopo di individuare i lavori e fornire ai concorrenti elementi utili alla redazione del Piano Economico Finanziario da presentare in sede di gara. Al punto 12 del capitolato d’oneri, infatti, si evidenzia come “Sono a carico del concessionario la manutenzione ordinaria, straordinaria programmata e a guasto ed ogni onere necessario all’esercizio dell’impianto, in conformità alle norme vigenti in materia di gestione degli impianti sportive e di sicurezza degli stessi, nonché gli eventuali necessari adeguamenti normativi”.

Tra i costi più onerosi da evidenziare, i 150mila euro per la sistemazione della foresteria (ripristino infissi, controsoffitti, apparecchi di illuminazione, sanitari, nuovi arredi, ecc.). Interventi che devono essere preventivamente autorizzati dal Comune che si riserva il diritto di indicare un proprio tecnico per la sorveglianza dei lavori. Il concessionario, pertanto, non potrà procedere a trasformazioni, modifiche o migliorie dell’impianto sportivo senza la formale autorizzazione del Comune.

Ci sono poi ulteriori 150mila euro per l’ennesimo ammodernamento del Gos, continuamente saccheggiato da vandali e consueto oggetto di furti estivi. Da mantenere, poi, il manto in erba naturale che, secondo le stime del Comune, prevede un costo per la manutenzione annuale pari a 65mila euro. Ricca, sia sul piano economico (oltre 140mila euro) che su quello degli interventi da realizzare, anche la parte relativa all’impianto elettrico, con la sostituzione, tra l’altro, delle 160 lampade delle torri faro, il ripristino dell’UPS (gruppo di continuità) e dei tornelli.

Estremamente onerosa, poi, la spesa relativa alla climatizzazione con la sola sostituzione dei tre chiller (refrigeratori) ubicati sul terrazzo della palazzina uffici pari a 270mila euro. “Le macchine esistenti - si legge nel capitolato d’oneri - hanno compressori e volani termici quasi del tutto fuori uso”. Andranno, poi, adeguati i relativi collegamenti, sostituiti i fan coil e revisionate le elettropompe di circolazione. Pari a 23mila euro, infine, i costi di manutenzione e adeguamento degli impianti idrico-sanitari.

Sezione: Fuori Campo / Data: Gio 14 maggio 2020 alle 19:08
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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