Come è costume di questa testata, abbiamo riportato testualmente le dichiarazioni del consigliere Sorbello, per esprimere le sue preoccupazioni sui tempi in cui dovranno essere eseguiti i lavori di adeguamento dello stadio "Franco Scoglio" in vista della disputa di gare ufficiali nel campionato di Serie C. Allo stesso tempo, non possiamo esimerci da alcune puntualizzazioni sulla base dei documenti pubblici citati anche dallo stesso consigliere Sorbello, che ci tiene a precisare di intervenire “non come tifoso dichiarato del Football Club, ma come cittadino preoccupato degli eventuali danni per tifosi ed entrambe le squadre cittadine, che potrebbero trovarsi costrette a giocare a porte chiuse. Sarebbe giusto che il Comune ne parlasse.”

Ma qual è il contenuto della delibera esitata dalla Giunta Comunale il 31 dicembre del 2019 (proroga dell'affidamento all'Acr)? Innanzitutto occorre ricordare che si trattava di tempi totalmente diversi da quelli che stiamo vivendo, con il Covid 19 forse presente in qualche provincia cinese, la classifica del campionato alla fine del girone di andata recitava Palermo 41 punti, Savoia 38, Licata 31, Football Club e Giugliano 29, con l'Acr Messina distanziato di tre lunghezze dalla zona playoff. Direttore Generale della società di Pietro Sciotto era Antonio D’Arrigo, dopo decenni la concessione annuale tra Comune e Acr per lo stadio in cui disputare le partite era stata stipulata prima dell’inizio della stagione, evitando emergenze e porte chiuse. Tutti i lavori necessari erano stati eseguiti e la Giunta Comunale decise di prorogare la concessione annuale del “San Filippo”, in scadenza il 31 maggio 2020, per consentire, in caso di ripescaggio, l’esecuzione di lavori di adeguamento dell’impianto per la disputa di campionati professionistici. L’Acr, inoltre, assumeva l’impegno di garantire lo svolgimento dei concerti programmati per il 27 giugno 2020 e il 15 luglio 2020, intrattenendo il rapporto giuridico con il soggetto organizzatore, sgravando l’Amministrazione da tutti gli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati, oltre che alla attività sportiva di carattere professionistico, anche a quella di spettacolo. 

Comunque, la durata della proroga era fissata al 30 maggio 2021, fermo restando che, in caso di firma in data precedente della concessione pluriennale all’aggiudicatario del bando, all’epoca ancora non pubblicato, la proroga deliberata il 31/12/2019 sarebbe stata conclusa. Non c’è bisogno di evidenziare, apparendo ovvio, che, a inizio marzo 2020, scoppiò la pandemia, il campionato venne chiuso a otto giornate dal termine, i concerti del 2020 e del 2021 saltarono a prescindere dal Covid perché il Comune decise, a maggio dello scorso anno, di revocare gli accordi presi con gli organizzatori degli eventi e, quindi, in sostanza, la concessione ha esercitato i propri effetti fino al 30 maggio 2021 senza che vi fosse obbligo o necessità, da parte dell’Acr Messina, di produrre un progetto esecutivo (e quindi con tutte le autorizzazioni previste dalla legge per il grado più completo di progettazione) di interventi di manutenzione straordinaria per assicurare la presenza del pubblico (le partite in serie D sono ancora a porte chiuse) o ottenere un ripescaggio o dovere disputare la serie D. Insomma, per tradurre: l'atto cesserà in queste ore di avere efficacia, effettivamente la concessione ha avuto valore ma non si sono realizzate le condizioni (ripescaggio o accesso tra i pro, così come l'organizzazione dei concerti) per le quali le parti avevano convenuto un eventuale intervento della società per rendere agibile la struttura.

E adesso? Qualche giorno fa sono state pubblicate le linee guida per l’iscrizione in Serie C e, al di là della scaramanzia, chi si trova a lottare per vincere il campionato di serie D, sicuramente avrà predisposto tutto sul piano societario per essere pronto alle prime scadenze (fideiussione in primis), fissate per il 28 giugno. Tra le prescrizioni anche la disponibilità di un campo di gioco, ovviamente, che va indicata in fase d'iscrizione. Non dovrebbero esserci problemi da parte di Palazzo Zanca per firmare il nulla osta, i problemi potrebbero effettivamente materializzarsi dopo, quando bisognerà procedere all'adeguamento dell'impianto per la terza serie nazionale. Toccherà all'Acr? Assolutamente no. O perlomeno, no se non dovessero arrivare nuove proroghe all'attuale accordo.

 La palla, infatti, con l'attuale concessione in scadenza tornerà al Comune, proprietario e responsabile dell'impianto, che potrà praticare tre strade: 

Curare direttamente la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto "Franco Scoglio", per consentire la disputa delle tre partite rimaste in Serie D nella settimana tra il 13 e il 20 giugno 2021 e poi procedere agli interventi necessari per garantire la disputa delle gare di Serie C (conosciamo bene, però, le difficoltà economiche che pendono sull'Ente).

- prolungare la concessione all’Acr Messina fino al termine del campionato di D o per un periodo più lungo, definendo, ma soprattutto quantificando esattamente, i lavori necessari per ottenere la licenza di pubblici spettacoli e l'agibilità del terreno di gioco e dell’impianto per la serie C. 

- identificare, attraverso una indagine di mercato sulle piattaforme telematiche riservate alle pubbliche amministrazioni, un soggetto terzo, tecnico e qualificato, che si occupi della manutenzione ordinaria fino al termine della stagione agonistica e dei successivi interventi successivi. Non un gestore, ma un operatore a cui affidare uno specifico incarico.

Ovviamente, il tutto, fermo restando il bando di gara in essere per l'affidamento pluriennale. Un'eventuale fumata bianca annullerebbe ognuna di queste altre ipotesi, ma per l'Amministrazione De Luca è sicuramente una scelta, anche politica, da assumere. Gestione ponte esterna in attesa degli esiti di gara oppure autodeterminazione? Lo vedremo. Da domani il San Filippo torna in mano al Comune. 

Sezione: Fuori Campo / Data: Dom 30 maggio 2021 alle 09:20
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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