Il Rup Salvatore De Francesco ha deciso per la non aggiudicazione della gara per lo stadio “Franco Scoglio”, motivandolo la determina con il rischio di non raggiungimento degli obiettivi di superiore interesse pubblico nel caso in cui fosse stato sancito l'affidamento pluriennale all'unico concorrente. Cosa significa questo per Alessandro Russo, consigliere comunale del Pd che a lungo a seguito l'iter relativo al bando del San Filippo? “E' stato un percorso molto lungo – commenta -, in sostanza sono emersi dei forti dubbi del Responsabile Unico del procedimento, che nel corso dell'aggiudicazione aveva chiesto all'Fc Messina di chiarire alcuni aspetti, approfonditi nella relazione tecnica affidata a uno studio di esperti (Vermiglio, ndr). Quest'ultimo ha messo sotto lente tanti ambiti, come la capienza media allo stadio sovradimensionata ma anche ciò che avevo messo in evidenza io in diverse interrogazioni, cioè che non si valorizzava solo lo stadio ma anche le aree circostanti però non al centro del bando di concessione ma estese in fase di gara. Peraltro, non nella disponibilità totale immediata, sempre che fosse mai arrivata. Per cui non si poteva prevedere un diretto riscontro finanziario, senza averne accesso”.

Tempi lunghi, troppo o ragionevole vista la durata ipotetica? “Il Rup si è mosso in coscienza e autonomia, ha scelto questa direzione - ha proseguito Russo -. Una concessione per 99 anni significa di fatto attribuire una proprietà, era giusto stare molto attenti in questa fase, anche perché ci sarebbero state alte probabilità che poi i vertici proprietari cambiassero nel tempo. L'interesse predominante deve essere quello pubblico, dunque il bene stadio andava e va tutelato. Al Comune interessa che venga gestito bene, per questo spero ora che l'affidamento a Messinaservizi sia temporaneo e che il prossimo bando sia diverso. Se si arriva a questo fallimento non è certo di chi ha cercato di spiegare perché le cose andavano fatte in un altro modo”.

Ora cosa accadrà, legalmente e amministrativamente? “Seguendo la norma il parere negativo del Rup lega di fatto le mani alla Giunta, difficilmente potrà andare contro in un tesi così motivata. Sarebbe un atto dubbio sul piano della legittimità. La Giunta dovrà adesso adottare una delibera attenendosi alla disposizione, concludendo la gara e assumendosi la decisione finale sulla base delle risultanze delle istruttorie. Per quanto riguarda il possibile ricorso dell'offerente, il codice degli appalti prevede che sino a firma non vi sia nulla a pretendere, non solo il disciplinare del bando specifico. Ma ciò non toglie la via del ricorso al Tar resti aperta”.

La vera urgenza, adesso, è attivarsi per avere uno stadio disponibile per impegni ufficiali tra i professionisti del prossimo anno: “A noi però interessa che il Comune nell'immediato renda lo stadio fruibile coi numeri, con un impegno importante rispetto al passato, ritenuto inadeguato. L'assessore Francesco Gallo non si può fermare a buone intenzioni e auspici. Se dovrà essere Messinaservizi, vorremmo sapere cosa dovrà fare e con quali risorse. Perché curare il prato del Franco Scoglio non è come occuparsi di un'aiuola. L'atto di indirizzo assegna dei servizi già nel contratto di servizio, ma ne attribuisce altri non previsti dallo statuto. Msbc viene individuata addirittura come agente contabile. Il dubbio è legittimo, è un affidamento in house ma fatto in maniera singolare perché sono servizi a rilevanza economica, dunque andrebbe fatto in un certo modo secondo la Legge Madia. Quello che è importante è avere contezza della temporaneità. Se è una soluzione ponte si potrebbe comprendere, non una lunga gestione. Perché in quel caso andrebbe fatto una modifica allo statuto. È un dubbio su cui stiamo lavorando come attività di consiglio”.

Sezione: Fuori Campo / Data: Gio 01 luglio 2021 alle 12:19
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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