L'ora della verità si avvicina, probabilmente tutte le società in stand-by da mesi torneranno ad attivarsi già dalla prossima settimana per programmare il futuro, attenendosi alle disposizioni di governo, federazioni e leghe. “Dietro l'apparente immobilismo c'è un mondo voglioso di ritrovare abitudini e spensieratezza - racconta il direttore generale della Messana, Ciccio De Luca -. Ovviamente bisogna mettere davanti a tutto la salute e la sicurezza, ma dietro a tutto questo c'è il calcio che oltre ad essere passione, è anche amicizia, rapporti umani e valori". Ma cosa c'è all'orizzonte per la compagine giallorossa? “Aspettiamo di capire le determinazioni della Figc, sia per quanto riguarda i verdetti degli attuali campionati considerati conclusi che sul futuro, soprattutto alla composizione delle varie categorie, per capire che tipi di investimenti bisognerà affrontare”.

Il campionato 2019/2020 si è fermato nel momento migliore per la Messana, che arrivava da sei risultati utili consecutivi grazie ai quali si era portato fuori dalla zona playout e, dopo avere battuto il Milazzo al “Salmeri” e il Real Aci al Despar, poteva chiudere i conti nel derby-salvezza contro il Gescal. "In effetti c'è un pizzico di amarezza, non solo per il filotto di punti collezionati ma anche perché finalmente stavamo iniziando a raccogliere i frutti di un duro lavoro condotto dalla società nel corso dei mesi. Rispetto a quando siamo rientrati in città la scorsa estate, fortunatamente potremo ripartire da questa base di struttura – ha proseguito De Luca ­-. Poi ovviamente bisognerà valutare singolarmente quali saranno le condizioni per andare avanti, il tipo di progetto, ma cercheremo di fare il meglio come è sempre stato nella nostra storia”.

Nelle ultime settimane, nonostante lo stop, in città sono circolate tante voci su possibili fusioni, che coinvolgono anche la Messana: “Con tutta sincerità al momento non c'è niente di vero o già concluso, perché abbiamo seguito la linea di attendere la chiusura definitiva dell'attuale stagione per pensare a quello che sarà. Ma a breve inizieremo a lavorarci. Al di là dei possibili sconti sulle spese federali, sarà un anno strano e difficile, tante aziende anche piccole difficilmente potranno ancora investire nel calcio, quindi tutte le realtà medio-piccole dovranno faticare parecchio per stare in piedi. La società si riunirà presto e a step studieremo il da farsi, coinvolgendo ovviamente anche la proprietà dalla famiglia Ammirata ai fratelli Pollicino, fino a Tommaso Autru. Proprio nella settimana che ha poi portato al lungo stop, con il direttore Emanuele Rigano avevamo iniziato ad immaginare un piano per migliorare ancora alcuni aspetti e crescere la competitività del progetto. Ma tutto andrà rivisto alla luce di quanto successo. Mi piacerebbe si ripartisse da dove avevamo lasciato, sia per quanto riguarda gli uomini che le prospettive. Sappiamo dove intervenire ma molto dipenderà dalle disponibilità. Ripeto, cercheremo di scegliere il meglio per il club. Senza nessuna preclusione”.

Sezione: Promozione / Data: Gio 21 maggio 2020 alle 12:17
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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